Report: da domenica si fa sul serio. La prima inchiesta sarà sull’edilizia. La Gabanelli: “Censure mai, pressioni sempre”
Parliamo di un programma necessario. Report. Tante chiacchiere nelle ultime settimane: copertura legale, non copertura legale. E’ tempo di tornare a parlare di contenuti, di entrare nel merito di una delle trasmissioni giornalistiche di inchiesta più importanti della storia della televisione italiana. Domenica 11 ottobre alle 21.30 su RaiTre, Milena Gabanelli torna a fare sul
Parliamo di un programma necessario. Report. Tante chiacchiere nelle ultime settimane: copertura legale, non copertura legale. E’ tempo di tornare a parlare di contenuti, di entrare nel merito di una delle trasmissioni giornalistiche di inchiesta più importanti della storia della televisione italiana. Domenica 11 ottobre alle 21.30 su RaiTre, Milena Gabanelli torna a fare sul serio con la tredicesima edizione. Basta giochini: la prima puntata va subito al dunque e si intitola “La via del mattone”. La firma è quella di un “colosso” del programma, Bernardo Iovene: norme edilizie, abusivismo, burocrazia creativa, nuovo piano casa e molto altro. Argomentazioni puntuali come le malattie esantematiche, considerato quanto sta accadendo nel nostro Paese alla voce edilizia, con intere città rase al suolo in seguito ad eventi naturali che in altri paesi europei e del mondo sarebbero transitati senza colpo ferire.
Report avrà, come sempre, cadenza settimanale e si aprirà una strada tra le argomentazioni più d’attualità della nostra vita comune. Dal problema economico alla situazione politica: “Esiste un equilibrio tra i tre poteri dello stato, legislativo, esecutivo e giudiziario?”, sarà la domanda degli autori in una delle prossime puntate. “Se il potere di fare le leggi si sposta sempre di più dal Parlamento al Governo, si può ancora parlare di democrazia?”. Questioni che le inchieste di Report proveranno a chiarire, nella speranza – sempre più pressante – di una libertà d’espressione quantomeno serena. Ancora: inchieste sul segreto bancario nei paradisi fiscali europei, situazione tornata recentissimamente alla gogna mediatica con la questione dello scudo fiscale. Naturalmente la sanità, con l’obiettivo puntato su quella privata convenzionata: “Se quella pubblica spesso fornisce un servizio scadente – riflettono gli autori – a fronte di un pessimo utilizzo delle risorse, quella privata appare sempre più florida anche perché può contare su oltre 20 miliardi di euro di denaro pubblico. A usufruirne sono in pochi: chi sono e soprattutto in che modo viene gestita”.
Lei, Milena Gabanelli, la conduttrice, l’autrice, la “faccia”, racconta così questa nuova avventura nel corso della conferenza stampa di presentazione:
“Dal 1997, da quando è iniziato ‘Report’, posso dire di non avere mai ricevuto censure. Pressioni sì, quelle tante. Senza una copertura legale un programma come il nostro non potrebbe essere fatto. In 13 anni abbiamo accumulato una grande quantità di querele, molte delle quali assolutamente pretestuose. In Italia non c’e’ alcun limite alla possibilità di querelare. Fermo restando il diritto di chi si sente diffamato a farlo, devo però dire che sono tante le querele pretestuose e prive di fondamento. Per questo, quando era ancora in forse la copertura da parte dell’azienda e fino alla condanna eventuale del dolo o colpa grave, ho cercato degli istituti che coprissero il nostro lavoro. Ne ho trovati due, uno americano e l’altro inglese. Entrambi però coprivano soltanto l’eventuale risarcimento dovuto e non le spese processuali. Abbiamo faticato parecchio, ma l’importante adesso è esserci”.