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Parlomat: con la Gialappa’s Band la presa in giro…paga

Vi piacciono i game show e siete fans della Gialappa’s Band? Direttamente dal gruppo di Facebook Parlomat vogliamo presentarvi un pilota per un nuovo divertente e originale gioco che ci si augura possa andare presto in tv. Si tratta per l’appunto di Parlomat perchè, come in un bancomat, uno pseudo-concorrente parlando, dovrà racimolare più denaro

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pubblicato 20 Ottobre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 22:01

Vi piacciono i game show e siete fans della Gialappa’s Band? Direttamente dal gruppo di Facebook Parlomat vogliamo presentarvi un pilota per un nuovo divertente e originale gioco che ci si augura possa andare presto in tv. Si tratta per l’appunto di Parlomat perchè, come in un bancomat, uno pseudo-concorrente parlando, dovrà racimolare più denaro possibile.

Tutto ruota all’interno di un piccolo studio, appunto il Parlomat, dove il questuante, ossia un partecipante accetta di essere preso di mira dai terribili ragazzacci della Gialappa’s Band pur di raccogliere più denaro possibile. Sostanzialmente, ogni concorrente chiede una cifra che vuole raggiungere per un sogno, un desiderio, un oggetto o una necessità e comunica al pubblico a casa un numero di telefono che appare in sovraimpressione.

A quel punto, ogni telespettatore può donare un euro alla volta per aiutare il malcapitato, mentre allo stesso tempo questi viene massacrato dalle prese in giro ficcanti dei tre ragazzi di Mai Dire. Ma attenzione: ogni concorrente è dotato di cellulare e deve tenerlo obbligatoriamente acceso perchè, se sfortunato nel ricevere una chiamata mentre sta giocando, non solo perde tutto il denaro accumulato ma deve anche far parlare l’interlocutore con la Gialappa’s che certamente non è benevola….



Il tempo per ogni questuante è di 3 minuti: al termine, tutto quello che è stato racimolato, anche se non effettivamente la cifra richiesta all’inizio, viene consegnato in denaro sonante immediatamente da una mano fuori campo. Il gioco è un pilota, ovvero non ancora venduto ad alcuna rete televisiva. Bazzicando qua e là su Facebook abbiamo notato il gruppo Parlomat e siamo rimasti entusiasti dell’originalità del prodotto e della genialità del gioco. Si dice spesso che la tv non ha più idee, ecco in questo caso dobbiamo proprio smentire categoricamente.

Dietro a questa simpatica novità nel campo del game c’è una vecchia conoscenza, Giovanni Benincasa della Wellinhouse (che poi è il cognome tradotto in inglese), autore tra gli altri del primo Libero con Teo Mammucari o di Carramba che Sorpresa o del più recente Aquarius in onda su GXT. Dal nostro punto di vista questo gioco, che dovrebbe essere trasmesso a striscia della durata di circa una mezz’ora per puntata (salvo allungamenti), potrebbe funzionare in una tv che sperimenta sempre meno. Ci potrebbero essere delle varianti, per esempio con dei vip, oppure un pubblico in studio. Oppure ancora potrebbero intervenire coppie o famiglie intere anzichè un concorrente singolo.

Parlomat è un nuovo game show a basso costo che gioca soprattutto sull’intrattenimento grazie alla bravura della Gialappa’s Band e ad un casting ricercato che per forza di cose dovrebbe puntare su personaggi più strani, quasi gotici con i motivi più disparati e divertenti. Chissà se i dirigenti delle reti generaliste e di Sky prenderanno in considerazione questo nostro piccolo suggerimento non interessato. E voi cari lettori cosa ne pensate?