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Ci vediamo domenica: la D’Eusanio sa fare televisione sempre

Ci vediamo domenica è il primo talk show della televisione italiana in onda alle 10 del mattino di domenica. Stiamo parlando delle Colonne d’Ercole del tubo catodico, ovvero una fascia sinora inesplorata ed eternamente snobbata dagli inserzionisti. Per questo hanno pensato di parcheggiarci Alda D’Eusanio, perché se ne stia buona e riceva il contentino di

pubblicato 25 Ottobre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 21:54


ci vediamo domenica

Ci vediamo domenica è il primo talk show della televisione italiana in onda alle 10 del mattino di domenica. Stiamo parlando delle Colonne d’Ercole del tubo catodico, ovvero una fascia sinora inesplorata ed eternamente snobbata dagli inserzionisti. Per questo hanno pensato di parcheggiarci Alda D’Eusanio, perché se ne stia buona e riceva il contentino di un programma, senza recar fastidio ai più raccomandati volti di punta. Perché una come lei crea una contraddizione in termini in Rai: fa più ascolti di molti colleghi intoccabili, ma non è benvoluta da nessuno, anzi è spesso invisa ai dirigenti.

La D’Eusanio è un esempio, più unico che raro, di professionista di valore confinata nei bassifondi del palinsesto, perché al confronto la programmazione quotidiana non ne esca sconfitta con tutte le sue pecche. In Ci vediamo domenica la vediamo valorizzare ai massimi livelli il concept del “salotto di casa”, in cui accogliere amici vip con tono confidenziale. Nulla a che vedere con l’ambaradan volgarotto di Verissimo o con le chiacchiere da portinaia della D’Urso. L’Alda nazionale fa rivivere alla domenica mattina le suggestioni della televisione di Raffaella Carrà, con un salotto bianco incantevole, toni soffusi e riprese morbide.

La confezione è di quelle stilisticamente ineccepibili, persino teatrali, e per il telespettatore è come scartare un confetto zuccherosissimo, con la teiera sullo sfondo che ispira aria di focolare domestico, di bella tv rassicurante, di una casa in cui sei finalmente al sicuro. Se a questo aggiungiamo il recupero di una scrittura autoriale convincente e al tempo stesso misurata, con l’ospitata di artisti degni di questo nome (oggi Sandra Milo e Tosca D’Aquino), il mondo dello spettacolo ne esce sublimato più che in molti show di prima serata.

Ci vediamo domenica
Ci vediamo domenica d'eusanio
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Ci vediamo domenica d'eusanio milo
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Ci vediamo domenica d'eusanio

Sembra quasi di assistere a un docu-reality, come se la D’Eusanio invitasse davvero questi amici nel salotto di casa sua e noi li guardassimo estasiati, con la voglia garbata di esserci.

E l’eleganza di una scenografia dai colori pastello, la grazia di una regia soft, con gli inserti comici di una caratterista d’eccezione come Anna Longhi – qui reclutata come cameriera di altri tempi – rendono inevitabile la promozione di Ci vediamo domenica a pieni voti. Una promozione che, purtroppo, non verrà presa in considerazione dai vertici per un semplice motivo: la D’Eusanio non si chiama Monica Setta e le tocca ogni volta Ricominciare da zero.

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