Home Antonella Clerici Sanremo 2010: le novità di Antonella Clerici e Gianmarco Mazzi

Sanremo 2010: le novità di Antonella Clerici e Gianmarco Mazzi

Antonella Clerici è partita con la campagna mediatica in vista di Sanremo 2010, in onda su RaiUno dal 16 al 20 febbraio. Ieri sera il servizio di Vincenzo Mollica al Tg1, quello dei grandi numeri, quello che raggiunge le famiglia al desco serale. Ebbene le novità a cui fa accenno Antonella sono relative a già

di marina
pubblicato 17 Novembre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 21:12


Antonella Clerici è partita con la campagna mediatica in vista di Sanremo 2010, in onda su RaiUno dal 16 al 20 febbraio. Ieri sera il servizio di Vincenzo Mollica al Tg1, quello dei grandi numeri, quello che raggiunge le famiglia al desco serale. Ebbene le novità a cui fa accenno Antonella sono relative a già annunciate novità di cui anche noi di tvblog abbiamo parlato: sarà una grande festa con amici che la raggiungono sul palco per interagire con lei; i vestiti che indosserà non saranno sobri. Rispetto all’introduzione del dialetto per i testi delle canzoni, cosa di cui i cantautori napoletani non saranno mai abbastanza grati, si esprime il direttore artistico, Gianmarco Mazzi citando Benigni che declama Dante e che riferisce di dialetti che hanno dato vita alla lingua italiana.

La Clerici, però, non si sbottona oltremodo e lascia intendere che sarà una padrona di casa molto festaiola. Antonella è una conduttrice che amo, generosa oltre ogni limite e per questo spero possa non eccedere e equilibrare le sue scelte in virtù del fatto che la kermesse è canora e non culinaria.

Qualche dichiarazione in più, arriva da Gianmarco Mazzi (è stato direttore artistico anche nell’edizione Bonolis del 2005, Panariello 2006 e Bonolis 2009; segue la direzione artistica per Tony Renis) che intervistato da Rockol svela parte dei suoi piani per Sanremo:

Agli ospiti nazionali e internazionali che saliranno sul palco quella sera chiederemo di mettere al centro della loro esibizione la reinterpretazione e il riarrangiamento di un brano entrato nella storia del Festival. E se si tratterà di artisti che vi hanno partecipato li pregheremo ovviamente di scegliere un brano altrui. E’ un’occasione celebrativa, certo, ma abbiamo pensato di giocarcela in maniera non convenzionale. A me e ad Antonella (Clerici) piace l’idea di artisti contemporanei che interpretino la storia della canzone, come i Negramaro hanno saputo fare così bene con ‘Meraviglioso’. Come direttore artistico, mi incaricherò di allestire un cast adeguato per la serata. Faccio due esempi del tutto ipotetici: un Charles Aznavour o un Michael Bublé sarebbero adatti a un’occasione di questo tipo. Altri artisti internazionali non in linea con il progetto potranno sempre essere ospitati nel corso di altre serate.


Anche per quest’anno gli ospiti internazionali duetteranno con i concorrenti in versioni rivistate. E in proposito Mazzi spiega il meccanismo che prevede che il duo (cantante + ospite) eliminato sia ripescato dopo uno spareggio e che nella serata del giovedì si possano esibire due volte anziché una:

Ci abbiamo riflettuto e ne abbiamo concluso che il meccanismo in qualche modo si autoregola da sé: cantare il brano con l’ospite offre forse una chance in più a chi parte leggermente svantaggiato perché eliminato in prima battuta. Ma quel vantaggio svanisce in occasione della ripetizione di una performance che il pubblico ha già visto. Ci sembra che gli effetti si compensino.

Capitolo classifiche, dice Mazzi:

Ci limiteremo, sera per sera, a comunicare i nomi dei non ammessi al turno successivo, per entrambe le categorie. Gara ed eliminazioni sono sacrosante, fanno parte della tradizione di Sanremo e sono valide a maggior ragione oggi che il meccanismo viene ripreso con successo da altri programmi e manifestazioni. Ma rendere pubblica l’intera graduatoria non ci sembra utile ed è una soluzione che non ci piace.

Capitolo giovani. Ecco le novità dette da Mazzi:

Sanremo Nuova Generazione, un nome un po’ altisonante ma adatto anche al contesto. Tranne me, sono tutti nuovi: conduttrice, dirigenza Rai, amministrazione comunale di Sanremo. Il termine di iscrizione scade alle 18 di martedì 15 dicembre e chiunque può cominciare a mandare il suo brano da subito, sotto forma di cd audio e dvd con relativo video: noi, già a partire dal 3 dicembre, cominceremo a metterli in rete per l’ascolto in streaming e da quel momento i candidati potranno iniziare a promuovere il brano nei modi che ritengono più opportuni, anche attraverso le radio, purché non vadano a cantarlo in televisione. Vogliamo lavorare alla selezione confrontandoci anche con il gradimento del pubblico e degli addetti ai lavori, che potranno ascoltare, commentare, indicare le loro preferenze. Sceglieremo in piena autonomia, alla luce del sole: correndo eventualmente il rischio di passare per incompetenti, se tralasceremo qualche candidato che in seguito avrà successo… Si tratta di fare un lavoro molto coscienzioso, l’obiettivo è di scovare un paio di grossi talenti.

Altra novità è che le canzoni dei sei giovani prescelti da Sanremolab e i due di Sanremo Academy avranno sul sito www.sanremo.rai.it i video e le canzoni saranno in vendita un mese prima dell’inizio del festival, dal 18 gennaio 2010, mentre è eliminata la gara sul web e dunque non ci sarà un SanremoFestival.60.

Spiega Mazzi:

No, sarebbe un doppione, proprio perché il Web verrà utilizzato in quest’altro modo, diventando una tappa di avvicinamento per i giovani che vogliono salire sul palco dell’Ariston. Se Arisa o Malika Ayane, che è esplosa due mesi dopo il Festival, avessero potuto cominciare la promozione con un mese e mezzo di anticipo sarebbe stata una cosa utile per tutti. Stavolta i giovani potranno arrivare sul palco con una canzone già conosciuta dal pubblico: la combinazione artista sconosciuto con canzone sconosciuta, come sappiamo, fatica ad attirare l’attenzione del pubblico televisivo. Se, per ipotesi, prima del Festival uscisse una compilation dei brani dei giovani sarebbe tanto di guadagnato anche per l’industria, che un tempo utilizzava Sanremo come un marchio di qualità. Avendoci lavorato, ho grande rispetto per le case discografiche che restano il nostro interlocutore privilegiato. I giovani artisti, tuttavia, potranno anche presentarsi per conto loro. L’industria rappresenta il portone d’accesso principale al Festival ma vogliamo lasciare aperta una piccola fessura anche a chi non è ancora stato intercettato dai professionisti del settore: in quel caso, se potremo, saremo noi a svolgere un lavoro di talent scouting.

[Via | Rockol]

Antonella ClericiRai 1