Analisi Auditel 2.0 – Chi vuole essere milionario?
Dopo aver analizzato la composizione del pubblico de “L’Eredità” di Carlo Conti è la volta oggi di andare a radiografare quello del diretto competitor “Chi vuol essere milionario” di Gerry Scotti, in onda su Canale5 dal maggio del 2000. Un appuntamento inizialmente proposto per brevi periodi, poi diventato punto fermo del preserale della rete. Negli
Dopo aver analizzato la composizione del pubblico de “L’Eredità” di Carlo Conti è la volta oggi di andare a radiografare quello del diretto competitor “Chi vuol essere milionario” di Gerry Scotti, in onda su Canale5 dal maggio del 2000. Un appuntamento inizialmente proposto per brevi periodi, poi diventato punto fermo del preserale della rete. Negli anni il format ha testato anche la prima serata del palinsesto italiano con speciali di beneficenza con concorrenti Vip. Si ricordano ancora le risposte di Vieri e Gattuso o la scalata di Patrick e Carolina nello speciale dedicato al Grande Fratello.
Partiamo dunque insieme in questo viaggio attraverso i vari target auditel per scoprire il “volto” della gente che segue il preserale di Canale5. L’analisi è fatta dalla media dei dati di tutte le puntate andate in onda da settembre ad oggi, partiamo con i dati nudi e crudi dei valori assoluti e dello share, che sono rispettivamente di 3.824.000 telespettatori ed il 21,72%. Cominciamo ora la danza dei target dal sesso, che anche in questo caso come lo era per l’eredità, fotografa una sostanziale parità con una leggera prevalenza del pubblico femminile che risulta essere del 51,56% contro il 48,44% di quello maschile.
Per quello che riguarda la distinzione fra il pubblico responsabile d’acquisto si e no, c’è una maggioranza del secondo gruppo che risulta essere del 57,67% contro il 42,32% del primo. Per quello che riguarda le fasce d’età il programma è più visto dagli over 64 nella percentuale del 20,82% seguito dal pubblico 35-44 con il 16,97%. Fissando l’età dettagliata è il pubblico con 43 anni (che è anche il più corposo in assoluto composto da 1.258.000 unità) con il 2,19% a seguire più numeroso il programma condotto da Gerry Scotti. Per titolo di studio sono i telespettatori con licenza di media superiore la maggioranza, mentre per ampiezza di centri abbiamo quelli fra 10 e 100.000 abitanti con il 44,98%.
Passiamo ora alle aree geografiche dove vediamo in testa il nord ovest con il 26,49% seguito dal sud con il 23,67%. La classe socio economica con la percentuale più alta è la MA (la seconda categoria per ampiezza on il 31,3% sul totale, rappresenta la vasta classe media: soprattutto impiegati, con livelli medio-alti sia d’ istruzione che di reddito) con il 33,06% seguita dalla MB (la categoria più ampia, 31,9% della popolazione, racchiude livelli socioeconomici medio-bassi: famiglie piuttosto numerose, monoreddito, con livelli d’ istruzione inferiori) con il 30,06%. Entrando nel dettaglio regionale scopriamo che la regione con la percentuale più alta sul totale è la Lombardia con il 16,15%.
Dopo il salto oltre che la rappresentazione grafica dei dati anche il verdetto per stili di vita secondo la famigerata mappa Eurisko:
Anche per il Milionario, come per l’Eredità la maggior parte del pubblico fa parte della categoria “Lavoro e svago” 10,3% (ca. 4.990.000 individui):
Un gruppo prevalentemente maschile, di mediobasso, basso profilo sociale dove è fortemente (e pressoché esclusivamente) presente la cultura del fare ma non quella del pensare in modo evoluto. Il gruppo non presenta ambizioni forti e cultura, per cui non ha grande successo sul piano dell’avere; agisce nella vita in modo piuttosto “basico”, con un “onesto” livello di partecipazione e obiettivi semplici. E’ un gruppo costituito per la quasi totalità da uomini, di età giovane/tardo-giovane, distribuiti trasversalmente sul territorio nazionale, in centri medio-piccoli. Sono medi, sia per livello di istruzione che di reddito e status. In parte praticano le professioni autonome e in gran parte sono operai. Valori individuali e sociali: conducono una vita semplice, senza troppe pretese, se non quella di un posto di lavoro sicuro. Fra le mete primarie, dunque, vi è il denaro e una certa sicurezza di base. Sono abbastanza attivi anche politicamente: ne discutono spesso, assistono a manifestazioni, talvolta sono iscritti ad un partito. In pochi acquistano e leggono libri, e sempre in pochi assistono a manifestazioni culturali. Gli eventi sportivi sembrano essere il primo e quasi unico passatempo. Acquistano d’impulso e spesso cambiano marca.
Partiamo con la rappresentazione grafica di alcuni dati iniziamo dall’età :
Titolo di studio :
Stili di vita mappa Eurisko :
Regioni :
Classi sociali :
Di seguito una breve legenda per capire cosa si nasconde dietro alle “lettere” che definiscono le varie classi sociali:
«AA» (14, 2%) sono le famiglie più ricche e più colte: composte soprattutto da liberi professionisti, con un’ alta presenza di laureati.
«MA» (la seconda categoria per ampiezza, 31,3%) rappresenta la vasta classe media: soprattutto impiegati, con livelli medio-alti sia d’ istruzione che di reddito.
«AB» (solo 6,5%) comprende famiglie composte da soli adulti (per esempio con un figlio già occupato), con un alta dimensione economica (tutti i membri sono percettori di reddito) ma una bassa scolarità.
«BA» (una minoranza del 6,7% delle famiglie) presenta bassa dimensione economica ma alta dimensione sociale: sono famiglie piuttosto numerose (3,1 componenti), principalmente giovani e frequentemente monoreddito, con un livello d’ istruzione superiore alla media.
«MB» (la categoria più ampia, 31,9% della popolazione) racchiude livelli socioeconomici medio-bassi: famiglie piuttosto numerose, monoreddito, con livelli d’ istruzione inferiori.
«BB» (circa 9,4% delle famiglie italiane) indica bassa dimensione economica e sociale: sono famiglie poco numerose, spesso costituite da un solo componente che ha più di 65 anni.
Analisi a cura di Marco Pozzoni e Simone Rosa