LA7.tv – L’offerta di LA7 ora anche sul web in alta definizione
La7 merita senza dubbio un applauso per la nuova iniziativa, partita ieri, de LA7.tv. Come già accaduto in casa Rai, ma stavolta con una qualità ancor maggiore, LA7.tv propone – o meglio, ripropone – agli internauti ciò che è andato in onda in tv, semplicemente e senza vincoli di orario. Il nuovo servizio web on
La7 merita senza dubbio un applauso per la nuova iniziativa, partita ieri, de LA7.tv. Come già accaduto in casa Rai, ma stavolta con una qualità ancor maggiore, LA7.tv propone – o meglio, ripropone – agli internauti ciò che è andato in onda in tv, semplicemente e senza vincoli di orario. Il nuovo servizio web on demand di La7 infatti, permette a tutti, gratuitamente, di scegliere i propri programmi preferiti dal palinsesto televisivo della Tv di Telecom Italia Media. Un nuovo servizio che mette il telespettatore al centro del palinsesto, liberandolo dai vincoli del telecomando e degli orari.
La7 ha scelto Internet come piattaforma per i propri contenuti in chiaro, direttamente sul pc a tutto schermo e con una qualità audio e video di un DVD. Chiunque abbia una connessione Internet a banda larga può usufruire del servizio e vedere tutte le produzioni della Rete in qualsiasi momento, per una settimana dal giorno della loro messa in onda. Su LA7.tv saranno disponibili i programmi televisivi più importanti, da Otto e mezzo di Lilli Gruber a Exit di Ilaria D’Amico, da Niente di personale di Antonello Piroso a L’Infedele di Gad Lerner, da Victor Victoria di Victoria Cabello a Così stanno le cose di Luisella Costamagna fino a Effetto Domino di Myrta Merlino e molto altro ancora.
In aggiunta l’Archivio cult, una carrellata storica delle puntate più belle di tutti i programmi Tv, a disposizione on line a partire dalla seconda settimana di programmazione. La7, attraverso questo passaggio, oltre a fornitore di contenuti, si fa strumento di servizio per i propri telespettatori, rispondendo alle mutate abitudini del consumo tv: da una parte sempre più frammentato, dall’altra sempre più rappresentato da generazioni di “nativi digitali”, abituati a consumi non lineari di prodotti video.