Alice (nel paese delle meraviglie) si fa moderna per SyFy
Siamo abituati a ricordare la protagonista di “Alice nel paese delle meraviglie” come una ragazza sprovveduta, alle prese con un mondo magico ed una perfida Regina di Cuori. Stanotte e domani, invece, SyFy mostrerà agli americani un’inedita versione del classico di Lewis Carrol con “Alice”, miniserie in due puntate (in attesa del film di Tim
Siamo abituati a ricordare la protagonista di “Alice nel paese delle meraviglie” come una ragazza sprovveduta, alle prese con un mondo magico ed una perfida Regina di Cuori. Stanotte e domani, invece, SyFy mostrerà agli americani un’inedita versione del classico di Lewis Carrol con “Alice”, miniserie in due puntate (in attesa del film di Tim Burton del prossimo anno).
Dimenticate le atmosfere della Disney: l’Alice di oggi (interpretata da Caterina Scorsone, protagonista di “Missing”) è una mora istruttrice di arti marziali che capita nel Paese delle Meraviglie con il chiaro intento di voler salvare il fidanzato Jack (Philip Winchester, protagonista di “Crusoe”) dalle grinfie della Regina di Cuori, interpretata da una sempre brava Kathy Bates.
La rivistazione del romanzo da parte del regista e sceneggiatore Nick Willing (che aveva già lavorato nel 1999 ad un riadattamento televisivo della storia, per la Nbc) si fa così più moderna e lontana dalla classica versione dei fatti che conosciamo, e gioca molto col tema della “creazione di emozioni”. Dopo il salto, il trailer della miniserie.
Il Paese delle Meraviglie, infatti, altro non è che una citta fatta di torri costrutite con carte da gioco e casinò, all’interno dei quali vengono portate (o meglio, rapite) le persone del mondo reale, per volere della Regina stessa. Queste servono a nutrire l’intera città grazie alle loro emozioni, che vengono estratte ed imbottigliate per rendere gli umani delle cosiddette “ostriche”.
La moderna Alice giungerà in città, dicevamo, per salvare il fidanzato, rapito su commissione della Regina da parte della misteriosa associazione che porta il nome di “Bianco coniglio”. Qui, troverà ad aiutarla vari personaggi, tra cui il leader di una Resistenza chiamato Dodo (Tim Curry, che ricordiamo come il protagonista di “The Rocky Horror Picture Show”), il guerriero Hatter (Andrew-Lee Potts, Connor in “Primeval”) ed il Cavaliere Bianco (Matt Frewer).
Un mondo, quindi, totalmente diverso da quello che già conoscevamo e che osa reintrerpretare la storia di Carrol per un pubblico adulto, aggiungendo temi prettamete sci-fi e d’azione (due esempi: il fenicottero con cui Alice gioca a cricket diventa un mezzo di trasporto volante, mentre Tweedledum e Tweedledee -Pinco Panco e Panco Pinco nella versione Disney- saranno i torturatori ufficiali della Regina). Il tutto, per trarre la morale di un mondo in cui le emozioni acquisiscono un valore di scambio, e vengono mercificate ai fini di una globalizzazione sempre più spietata e noncurante dell’umanità. Almeno così la pensa Welling in un’intervista rilasciata a “Scifiwire” e di cui vi forniamo uno stralcio tradotto dai ragazzi di Italiansubs nel loro blog:
“La cosa che mi interessava era [l’idea di] poter fabbricare le emozioni. Una delle cose che temo possa accaderci è che scambieremo le nostre emozioni genuine per qualcosa che ci verrà dato. Piangiamo per uno spot in TV e pensiamo che quelle siano lacrime genuine. Non mi affascinava tanto il modo in cui si possa diventare dipendenti da queste cose, quanto il fatto che stiamo lentamente costruendo un mondo dove si scambiano emozioni genuine per qualcosa di fabbricato a basso costo. Il paese delle meraviglie sembrava un buon posto dove ambientare questa cosa, perché la Regina di Cuori ha quel tipo di personalità nel libro.”
Dopo il controllo dei singoli da parte delle multinazionali raccontate nel remake de “Il Prigioniero”, insomma, un altro classico conferma la propria adattabilità ai temi che preoccupano di più la nostra epoca. Non avremmo mai detto di vedere un’Alice così determinata ed ipertecnologia, ma si sa, le vie dello sci-fi sono infinite.