Lost è il migliore telefilm degli Anni Duemila, secondo i lettori di TvBlog
Sono i naufraghi ed i misteri di “Lost” (Abc, 2004) a vincere il nostro sondaggio sul telefilm-simbolo del decennio appena conclusosi. Per la serie di Carlton Cuse e Damon Lindelof sono arrivati 1.161 voti, pari al 22% delle preferenze totali. Un successo per una serie quasi alla conclusione, che ha saputo accendere la passione verso
Sono i naufraghi ed i misteri di “Lost” (Abc, 2004) a vincere il nostro sondaggio sul telefilm-simbolo del decennio appena conclusosi. Per la serie di Carlton Cuse e Damon Lindelof sono arrivati 1.161 voti, pari al 22% delle preferenze totali. Un successo per una serie quasi alla conclusione, che ha saputo accendere la passione verso i suoi personaggi in milioni di persone di tutto il mondo e che anche per questo merita di essere ricordata come telefilm che ha segnato gli anni Duemila.
“Lost”, però, non vince con un netto distacco dalla seconda serie classificata, ovvero “Desperate Housewives” (Abc, 2004): questa è stata votata 997 volte (19%), confermandosi come una serie dal forte impatto sul pubblico che ancora oggi, alla sesta stagione, riesce a coinvolgere senza stancare.
Con 882 voti (17%), invece, si classifica terzo “Dr. House” (Fox, 2004), il telefilm più visto in Italia degli ultimi anni, e che ha reinventato il medical drama introducendo il metodo investigativo ed un protagonista molto lontano dal classico stereotipo del medico-eroe: debole, drogato, egoista, Gregory House ha dato il via a tanti altri personaggi borderline.
867 voti (16%) per “Grey’s anatomy” (Abc, 2005), il medical drama da molti ritenuti l’erede di “ER” ma che, col tempo, ha assunto una personalità tutta sua, portando in corsia molte più tinte rose di quanto il suo predecessore avesse fatto.
Quinta posizione (697 voti, 13%) per “Scrubs” (Nbc/Abc, 2001), una delle più innovative serie del decennio grazie alla sua fusione tra il genere medical e la comedy, e che ha saputo conquistare il pubblico anno dopo anno nonostante il rischio di risultare esagerata per certi argomenti, trattati però sempre col giusto tono.
Conclude la nostra classifica (alla quale siamo giunti dopo due round che hanno visto lottare 40 titoli andati in onda tra il 2000 ed il 2009) la dramedy “Una mamma per amica” (The Wb/The Cw, 2000), con 682 voti -13%-. Lorelai e la figlia Rory si sono imposte nei ricordi dei nostri lettori per aver presentato un nuovo modo di raccontare il rapporto madre-figlia, forse poco reale nei dialoghi ma con una morale ben definita fin dalla sigla iniziale.
Prima di chiudere questo post, frutto della vostra partecipazione numerosa, per la quale vi ringraziamo come sempre, ci teniamo a segnalare una “menzione d’onore” per una serie che non è rientrata nel round finale ma che ha incontrato, nei commenti, i consensi di molti lettori: “Six feet under”. Sicuramente una serie che ha aiutato la categoria telefilm ad essere più apprezzata anche dai detrattori del genere, grazie ad uno stile ed ad un cast pari (se non superiore) a quello di una produzione cinematografica. E se questo è ormai un trend per la maggior parte delle serie che vengono realizzate, lo dobbiamo proprio a serie come questa.