Uomini e Donne: la signora Rosetta lancia il dating over 60. Gli anziani possono dire parolacce senza bip

Uomini e donne over 60

PREMESSA: Questo post è una pura cronaca di quanto sta andando in onda, ma non faremo mancare “a freddo” i nostri giudizi critici.

E’ nato Uomini e Donne della terza età, da una costola di C’è Posta per te e della busta recapitata alla signora Rosetta (la cognata di Bartolo), qui riciclata con sua cognata nelle vesti di opinionista. Su TvBlog lo seguiamo in tempo reale.

A caccia di compagno sono le signore Franca, Annalisa, Pina Molina, Anna, Concetta, Francesca, Rita, Ada e Miresa… I signori sono Salvatore, Andrea, Aldo 1 e Aldo 2, Antonio, Fortunato, Carlo Alberto, Fernando, Elio, Franceschino (quest’ultimo rivolge una seria di complimenti a Maurizio Costanzo). Da notare che la Fascino ha risparmiato “agli over” l’entrata dalle scale…

Maria De Filippi motiva così questa formula “un po’ più particolare” del solito:

“Questo non è un vero e proprio trono, ma un modo anche per condividere una semplice telefonata a scopo di amicizia. Questa trasmissione inaugura forse un ciclo di puntate simile a questa, ma di certo non durerà mai tre mesi”

Conosciamo per prima Concetta, che ha uno slang particolare dovuto all’aver vissuto in America. Si è sposata due volte, il primo marito era americano e lei è rimasta vedova due volte. E’ single e ride parlando dei suoi mariti morti, uno è defunto in camera da letto.

Fernando, per gli amici Robert De Niro, “vuole fare conoscenza e avere della bellissima amicizia”. Le signore sono colpite: in effetti è un signore molto elegante e va detto che gli uomini, come spesso accade alla terza età, sono più sobri. Addirittura cita anche Facebook:

“Non è detto che uno debba navigare per chattare con donne. Io non lo faccio. L’importante è donare qualche fiore a una donna per fare conoscenza”.

Rosetta apprezza: se non avesse l’età che ha ci farebbe un pensierino. Fernando si esibisce anche in My Way e il ritmo della trasmissione si allenta: oltre al macchiettismo c’è spazio per la riflessione e toni più sentimentali.

E’ la volta di Annalisa, una signora elegantissima che gioca a bridge, ammette di non essere rifatta e accetta le sue rughe. Anche Rosetta le fa i complimenti e intanto cerca sempre il suo Amos, l’uomo che ha conosciuto in tempo di guerra e non ha più ritrovato… Annalisa fa ironia sull’alzhaimer, ma con buon gusto si intende, per il fatto che gli anziani sono sempre smemorati.

E su Canale 5 al pomeriggio vediamo ballare un bel valzer… Era da anni che in daytime non c’era tanta “classe” e zero rissa: speriamo che gli ascolti non ne risentano. Poi la parola passa a Pina, che è stata 35 anni sposata con il marito, senza toccare uno strumento. Dopo la sua morte i figli le hanno regalato una chitarra e ha imparato a suonare: ha ritrovato con questa passione la voglia di vivere.

A 87 anni suona ‘Ma la notte no’… In studio c’è commozione e un’aria decisamente più pulita. Perché una cosa è certa: gli anziani non fingono mai.

Carlo Alberto ci tiene a specificare che… gli piacciono “solo” le donne. Si interessa di politica e ha come filosofia di vita:

“Io vivo come se dovessi morire domani e penso come se non dovessi morire mai”.

Le signore apprezzano la sua classe: ‘sti uomini vanno via come il pane…

“E allora, cazzo”… Rosetta pronuncia la prima parolaccia geriatrica della puntata: detto da lei non è volgare, ma non si esageri. Fa il bis e non parte il bip neanche stavolta.

Miresa è la vamp e si lancia nelle mosse della Monroe. Sono il solo a pensare che lei e Tina paiono due coetanee, nel senso che la signora se li porta bene i suoi anni, mentre la Cipollari… Gli anziani hanno pregiudizi duri a morire nel loro linguaggio:

“In vita mia ho lavorato come una negra”.

Carlo Alberto regala la rosa rossa a Francesco e poi si fa portare in studio un mazzo di rose rosa per tutte le signore (ma lui mette anche l’argento) e un garofano bianco per tutti gli uomini.

Maria annuncia che c’è la possibilità di isolarsi in una specie di esterna (a pochi metri dallo studio).

Francesca fa del carpe diem la sua filosofia di vita e dichiara di amare mettersi in gioco, è alla ricerca di trovare un amico/compagno e si dichiara pronta a tutto:

Io sono Francesca, sempre bella e sempre fresca.

Carlo Alberto fa il cascamorto: Io sono un giocatore.

E poi, eccola, Francesca, esibirsi in un ballo sotto gli occhi divertiti di Maria e sulle note de La Isla Bonita di Madonna.

Miresa chiude la puntata (che ovviamente continua…) sdoganando una volta di più la parolaccia anziana: O sei un fetente, o sei un figl’androcchia.