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Il più grande italiano di tutti i tempi: i 50. Pausini, Battisti e Santa Rita fanno fuori Santa Caterina da Siena, Cavour e Meucci

Il più grande italiano di tutti i tempi Debutta mercoledì 20 gennaio su RaiDue Il più grande (italiano di tutti i tempi), erede del format 100 Greatest Britons della Bbc. Quattro puntate, con la produzione di Bibi Ballandi e Giovanni Benincasa come capoprogetto, in diretta dallo Studio 3 di Cinecittà, individueranno il nostro connazionale più

pubblicato 14 Gennaio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 19:29



Il più grande italiano di tutti i tempi
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Debutta mercoledì 20 gennaio su RaiDue Il più grande (italiano di tutti i tempi), erede del format 100 Greatest Britons della Bbc. Quattro puntate, con la produzione di Bibi Ballandi e Giovanni Benincasa come capoprogetto, in diretta dallo Studio 3 di Cinecittà, individueranno il nostro connazionale più famoso e più amato di tutti i tempi.

Una ricerca preliminare tra gli italiani, realizzata dall’Eurisko, ha selezionato una rosa di 50 nomi che verranno votati dal pubblico da casa nel corso delle serate. Gli scontri verranno decisi dal televoto in un meccanismo che unisce informazione, curiosità, talk e spettacolo. Ogni “confronto/scontro” sarà pretesto per creare un momento di talk e/o di intrattenimento attraverso ospiti musicali e di spettacolo.

In studio ci saranno storici ed esperti per illustrarne le gesta, ma anche testimonianze dirette e, si spera, la presenza fisica di alcuni “grandi” prescelti ancora in vita. Il pubblico, attraverso il sito internet della trasmissione, ha la possibilità di votare liberamente il proprio “PIU’ GRANDE”, anche se già eliminato o non presente in gara, e farlo giungere direttamente in finale.

Facendo delle ricerche nei meandri della rete, ecco aggiornata rispetto a qualche giorno fa la lista degli aspiranti, di cui si può diventare fan – partecipando alla trasmissione in studio – aderendo a questo gruppo su Facebook. Non ci si spiega come mai Laura Pausini e Lucio Battisti siano prevalsi su Antonio Meucci e Cavour, inseriti nella lista iniziale… Il pop ha avuto la meglio? La lista non doveva essere fissa? Anche nella guerra tra Sante, Rita Da Cascia ha avuto la meglio su Caterina Da Siena.

    Lucio Battisti, Roberto Benigni, Mike Bongiorno, Caravaggio, Giosuè Carducci, Cristoforo Colombo, Fausto Coppi, Eduardo De Filippo, Vittorio De Sica, Dante, Leonardo Da Vinci, Federico Fellini, Enrico Fermi, Enzo Ferrari, Falcone e Borsellino, Fiorello, Rita Levi Montalcini, Giacomo Leopardi, Sofia Loren, Galileo Galilei, Giuseppe Garibaldi, Vittorio Gassman, Giotto, Anna Magnani, Nino Manfredi, Alessandro Manzoni, Guglielmo Marconi, Marcello Mastroianni, Giuseppe Mazzini, Michelangelo, Mina, Aldo Moro, Padre Pio, Papa Giovanni XXIII, Giovanni Pascoli, Laura Pausini, Luciano Pavarotti, Sandro Pertini, Francesco Petrarca, Luigi Pirandello, Marco Polo, Giacomo Puccini, Valentino Rossi, San Francesco, Santa Rita da Cascia, Alberto Sordi, Totò, Massimo Troisi, Giuseppe Verdi, Alessandro Volta

Il più grande italiano di tutti i tempi
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[Il più Grande – il sito ufficiale]

Alla conduzione del programma ci sarà Francesco Facchinetti, erede dell’inizialmente previsto Emanuele Filiberto di Savoia, poi passato tra i Raccomandati di RaiUno. La sua partner non sarà nè Belen Rodriguez né Roberta Giarrusso… ma Alessandra Barzaghi e nel cast ci sono anche Biagio Izzo e Riccardo Rossi.

A noi di TvBlog questo programma sembra una bella scommessa: puntare sui linguaggi del talent, e sul volto di X Factor, per fare divulgazione in modo – si spera – interessante. Riuscirà questo programma a intercettare, quantomeno, il target di Voyager in rispetto della linea editoriale, a cui ad un primo sguardo sembrerebbe poco adatto?

Una cosa è certa: dalla lista almeno non sono previsti personaggi scomodi, come assassini e dittatori, che potevano provocare “casi politici” (vedi il dittatore Salazar eletto nella versione portoghese). Perché, come esclama Facchinetti nel promo, “questo non sarà un semplice programma, ma un’elezione”. Gli accademici usciranno dalla torre d’avorio per condividere la cultura con le masse o grideranno al revisionismo storico?