Home Notizie Il più grande (italiano di tutti tempi): la prima puntata in liveblogging PROMOSSA da TvBlog. Eliminati Garibaldi, Battisti, Padre Pio, Giovanni XXIII, De Filippo, Troisi, Sordi e De Sica. Fiorello ha accettato l’invito

Il più grande (italiano di tutti tempi): la prima puntata in liveblogging PROMOSSA da TvBlog. Eliminati Garibaldi, Battisti, Padre Pio, Giovanni XXIII, De Filippo, Troisi, Sordi e De Sica. Fiorello ha accettato l’invito

LA PAGELLA: TvBlog, nonostante la follia del meccanismo “pasticciato” e un sincretismo di generi mai visto in tv (si passa dalla domenica pomeriggio al quiz al varietà senza accorgersene) premia il coraggio di una formula al di fuori di ogni schema, la conduzione fresca – per quanto piena di gaffes – di Facchinetti e un

pubblicato 20 Gennaio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 19:14


    LA PAGELLA: TvBlog, nonostante la follia del meccanismo “pasticciato” e un sincretismo di generi mai visto in tv (si passa dalla domenica pomeriggio al quiz al varietà senza accorgersene) premia il coraggio di una formula al di fuori di ogni schema, la conduzione fresca – per quanto piena di gaffes – di Facchinetti e un gruppo di lavoro che riporta la professionalità di una grande produzione sul secondo canale. Sebbene perseguito in modo superficiale, l’intento di fare della tv un momento di riflessione e, perché no, di acculturazione è assolutamente prezioso.

stella facchinetti Su TvBlog parte il liveblogging più colto di sempre, quello de Il più grande (italiano di tutti i tempi). Ospiti, annunciati al Tg2, Alex Britti, Adriano Pappalardo e Gigi D’Alessio. Nomi da varietà cheap, più che da storia d’Italia…

In ogni puntata vedremo scontrarsi cinque terzine di grandi personaggi, al cospetto di una giuria composta da Vittorio Sgarbi, Pietrangelo Buttafuoco, Tinto Brass, Mara Venier e Giulia Innocenzi. Così spiega l’autore Giovanni Benincasa:

“Una terzina potrebbe essere composta da San Francesco, Garibaldi e Marco Polo: la giuria decide chi dei tre eliminare per primo e il pubblico decide chi salvare tra i due che restano. In studio ci saranno fan e sostenitori dei grandi personaggi e in ogni puntata se ne classificheranno cinque. I finalisti saranno venti. La gente da casa non solo potrà votare gli esclusi, ma potrà anche proporre nuovi personaggi che non fanno parte dei 50 tra cui scegliere. In questo momento via internet sono arrivati oltre 7.000 voti e 6.500 proposte di nuovi personaggi. Nel programma avrà un gran ruolo la multimedialità: chi avrà una webcam da casa potrà anche intervenire”.

Vedremo spezzoni di fiction, i personaggi in vita verranno invitati, e per i personaggi storici ci saranno le schede realizzate dai professori.

“Di Battisti e altri artisti canteremo le canzoni – ha aggiunto Facchinetti – in questa occasione tornerò così a cantare”.

“Fiorello, come Sofia Loren e Laura Pausini fanno parte dei cinquanta grandi italiani – ha detto Benincasa – il nostro sogno è averli in studio piuttosto che mostrare le loro schede e raccontarli”.

facchinetti rossi izzo

21.06 Facchinetti, Izzo e Riccardo Rossi che parlano di Puccini e Mazzini come se fossero al bar dello sport… Iniziamo bene. Scopriamo che il ruolo di Riccardo Rossi è di fare le candid nelle aule, con i bambini, in stile Pupa e il secchione per saggiarne l’ignoranza. Insomma è il tappabuchi dell’anteprima in attesa che l’access finisca. Dopo un momento imbarazzante di amabile cazzeggio in diretta tv, con nessuno che sa di andare in onda, parte l’rvm della trasferta italoamericana, per scoprire la conoscenza dei miti italiani oltreoceano.

grande italiano tempi

21.16 Con una bandiera patriottica che avvolge l’intero studio – sembra di stare all’Eredità – Facchinetti fa la sua solita apertura pomposa, in questo caso decisamente appropriata. E poi interagisce con una signora del pubblico. Gli hanno dato da imparare un bel compitino come quelli degli one man show? E’ decisamente più preparato che a X Factor… ma non fa a meno della sua consueta umiltà, nel rimarcare che è l’italiano più piccolo che potesse presentare un programma simile.

il piu grande italiano

Complimenti, però, alla sigla: sembra quella di un grande kolossal. E viene annunciata la lista dei 50:
Lucio Battisti, Roberto Benigni, Mike Bongiorno, Caravaggio, Giosuè Carducci, Cristoforo Colombo, Fausto Coppi, Eduardo De Filippo, Vittorio De Sica, Dante, Leonardo Da Vinci, Federico Fellini, Enrico Fermi, Enzo Ferrari, Falcone e Borsellino, Fiorello, Rita Levi Montalcini, Giacomo Leopardi, Sofia Loren, Galileo Galilei, Giuseppe Garibaldi, Vittorio Gassman, Giotto, Anna Magnani, Nino Manfredi, Alessandro Manzoni, Guglielmo Marconi, Marcello Mastroianni, Giuseppe Mazzini, Michelangelo, Mina, Aldo Moro, Padre Pio, Papa Giovanni XXIII, Giovanni Pascoli, Laura Pausini, Luciano Pavarotti, Sandro Pertini, Francesco Petrarca, Luigi Pirandello, Marco Polo, Giacomo Puccini, Valentino Rossi, San Francesco, Santa Rita da Cascia, Alberto Sordi, Totò, Massimo Troisi, Giuseppe Verdi, Alessandro Volta

fiorello atteso

Un programma culturale è nelle mani di Fiorello, dopo l’annuncio strapagato sul Corriere che reclama a tutti i costi l’ex animatore (forse) più sopravvalutato di tutti i tempi. Il programma però, per ora, promette una ventata d’aria fresca: interazione col pubblico, studio dinamico (pure troppo, per qualche fastidiosa voce di sottofondo), interattività pura: sembra una produzione all’altezza di RaiUno, ma con il valore aggiunto di uno stile meno ingessato.. Viene presentata la giuria di “risolutori”, tra cui addirittura “Sua Maestà Tinto Brass”. Sgarbi, addirittura, viene annunciato a parte con tanto di passerella. Facchinetti esige che Sgarbi lo chiami capra prima di aprire le danze. Firma un patto con gli italiani: qualora sentisse banalità sconcertanti non darà in escandescenza e non userà parole sconvenienti per tutta la durata del programma. Insomma, l’hanno blandito.

21.27 Che macchina pazzesca, Il più grande. Ci sono anche i corrispondenti esteri, ma Facchinetti subito alleggerisce la materia, dicendo al pubblico di gridare ‘Slot’.

Parte la prima terzina, composta dal patriota Garibaldi l’eroe dei due mondi, il cantautore Battisti e il compositore Puccini. C’era bisogno di usare come stacchetto My Sharona del Grande Bluff, che come titolo sa di premonitore?

garibaldi puccini battisti

Facchinetti chiede la chitarra e annuncia, con la suspence riservata a una “stella di nome e di fatto”, Martina Stella. Lo risentiamo cantare ‘Bella’ di colui che non è mai riuscito ad emulare come avrebbe voluto, Jovanotti. E la Stella questa sera ha un vestitino fucsia mozzafiato, per il suo debutto televisivo (in realtà ha già dato con un altro naufrago che vinse l’edizione dell’Isola di Facchinetti, Sergio Muniz, nella conduzione da cani del Galà della pubblicità).

Parte il ritratto di Enrico Vaime, in stile documentaristico. Questo programma ha coraggio: raccontare il Risorgimento con Viva la vida come soundtrack è piacevolmente insolito. Tra l’altro, per ricordarci che non siamo a Super Quark, le schede durano meno di un videoclip. I nostri lettori segnalano che in mezz’ora non è successo nulla, mentre il sottoscritto apprezza il ritmo e il giusto mix, mostrato finora, tra cultura e intrattenimento senza che nessuno dei due ne esca ko. Per Puccini si prestano persino una voce da documentari e Caprarica; le presentazioni si fanno apprezzare per sintesi e chiarezza. Parte la prima polemica accademica: perché definire il re del melodramma “leggero”?

21.39 C’è qualcosa di teneramente naif, nel fan del pubblico che si alza e riceve voce in prima serata: chiede più considerazione per il suo Puccini, il miglior ambasciatore italiano all’estero.

Parte il verdetto della giuria, chiamata a decidere la sorte di questi personaggi. Chi verrà nominato per tre volte non approderà alla fase del televoto. Questa giuria, però, forse ha troppo potere non essendo propriamente ‘accademica’… Altrettanto “colossale” la musica tensiva in questo snodo. Per Buttafuoco Battisti è meno gigante degli altri, la Venier è in difficoltà (e ci credo, una che ha solo ‘strucato il boton’ in vita sua): esclude Puccini. Per Sgarbi ci sono modi diversi di interpretare la grandezza e, nel caso di questi personaggi, non comparabile: fa cadere Garibaldi. L’Innocenzi non butterà mai Garibaldi e Puccini (non si può togliere uno che ha creato Madama Butterly): fa la scelta più radicalchic, come le hanno insegnato ad Anno Zero. Comunque la pensata di filtrare l’anarchia del televoto, con la mediazione di una giuria seppur patinata, è più che giusta. Anche Brass sega Battisti, vittima di una standing elimination, neologismo del Facchinetto:

“Battisti, sei un grande ma non sarai il più grande, a meno che non ci sia il ripescaggio sul nostro sito”.

Al televoto vanno Puccini e Garibaldi. Scatta la musichetta Sorrisi and magic, della serie sacro e profano, per attendere l’arrivo in limousine, sul red carpet, di Fiorello. Peccato che dalla macchina esca… Biagio Izzo. Facchinetti ci ricorda che, oltre alla postazione web, c’è anche il presidio radiofonico di Radio2. Questo programma continua a incuriosire follemente chi scrive, se non altro perché su RaiDue una produzione Ballandi fa la differenza. Sono soltanto indeciso su una cosa… se si divertono solo loro o no. Parte la battuta sulla D’Addario che non figura tra i 50. E a me viene la battuta sul perché Facchinetti debba strimpellare la chitarra cantando Battisti: questo ragazzo tra un po’ potrà anche condurre il Tg senza che nessuno si indigni.

pappalardo

Ora, però, la gara – se di gara si può parlare – sta perdendo tensione e sembra cazzeggio da domenica pomeriggio. Questo è l’unico programma in cui chi viene eliminato ha più spazio di altri: ancora a cantare Battisti… persino la Stella ammette di essersi data alla gara di stecche. A disonorare Battisti, sulle note di Il tempo di morire, ci pensa l’ospite Pappalardo: un altro ex naufrago tanto per cambiare.

Interessante, però, il concetto dell’artista di oggi che si presta a celebrare i miti musicali. Alex Britti, ora, canta Con il nastro rosa. E la Stella lo accompagna con quell’aria da gnocca che, in quanto dichiaratamente cagna rispetto agli intenti del programma, è persino godibile. Forse, però, avevano fatto male i loro conti, visto che non ha molto senso celebrare uno che è stato appena eliminato, mentre Garibaldi e Puccini non se li fila nessuno… Qualcosa dalla Turandot, no?

d'alessio grande

21.59 Arriva anche Gigi D’Alessio e l’effetto oratorio di Domenica in è dietro l’angolo, ma lo diciamo con simpatia perché ‘sto programma resta proprio caruccio nella sua assurdità. Mentre la Stella ha fatto un corso accelerato di Top of The Pops, arriva Facchinetti Father a sorpresa intonando Non è Francesco. Chiudono con Il canto libero e Battisti è già vincitore morale, mentre i libri di storia soffrano un po’ rispetto alla deriva culturale del pop.

Alla finale del più Grande, che si disputerà alla quarta puntata, approda… Puccini col 52%. Sgarbi polemizza:

“Questa trasmissione è truccata, rifate la votazione”

grande italiano tempi

San Francesco, Giovanni XXIII e Padre Pio: questa è dura. Il momento ‘attenti alla scomunica della Chiesa’ per ora è ben fatto. “Pace e bene a voi”, detto da un fraticello devoto a Padre Pio, fa specie in prima serata… e la partigianeria per San Pio è evidente. Per Buttafuoco Padre Pio è così santo, da poter essere riconosciuto senza essere chiamato come santo, ma semplicemente Padre Pio. Giusta osservazione. Giovanni XXIII, dovendo escludere qualcuno, è da escludere per il rapporto diverso istituito con la Chiesa. Alla Venier non si può toccare il Papa Buono, patriarca di Venezia. La Venier fa fuori San Francesco. Per Sgarbi, in questa volontà di far saltare i presidi, dovrebbe saltare San Francesco in quanto patrono d’Italia, come Garibaldi… Sgarbi si astiene perché, come piccolo uomo non santo, non può decidere il destino di tre uomini santi. Purtroppo non può per regolamento. Brass gli dà del vigliacco e Sgarbi ribatte:

“Si può scegliere tra tre puttane, non tre santi”.

L’Innocenzi continua a fare la Santoro di turno… facendo cadere Padre Pio. E il fraticello insorge: “non è figura controversa, ma un santo meraviglioso”. Brass giustamente dice di non capirne niente di questi personaggi, ma dato qualche barlume di conoscenza… dice di aver ricevuto una sberla dal Papa Buono in quanto patriarca di Venezia… esclude Padre Pio.

Sgarbi è risolutore con il suo verdetto: sega San Francesco. Deve intervenire la corrispondente dalla Germania perché c’è parità: chiede di essere perdonata, ma non ce la fa. La palla passa a un altro corrispondente tedesco, dal timbro piuttosto esilarante: fa fuori Padre Pio ed è sommossa popolare. Facchinetti che dice a Padre Pio sei un grande fa venire i brividi. Parte il televoto tra San Francesco e Papa Giovanni XXIII.

san francesco giovanni paolo

Sgarbi legge gli sms che gli hanno appena mandato:

“Questo programma mi fa venire il mal di testa, una santa è la tua compagna”.

Per Sgarbi, da critico d’arte, non c’è nulla di più brutto delle sculture realisticamente goffe di Padre Pio, mentre di San Francesco rimane Giotto.

Vince San Francesco. E il conduttore Francesco fa una gaffe che lascia inorridita la corrispondente francese: per lui Charles De Gaulle è quello dell’aeroporto. Poco prima aveva dato delle racchie a tutte le cantanti liriche per elogiare la singolare bellezza di Rosaria Misseri. Lo show mantiene, comunque, ancora vitalità e i battibecchi tra giuria e corrispondenti potrebbero passare alla storia… della tv (o dei flop?, lo scopriremo domani). Viene specificato, per ovvi motivi, che non si possono inserire politici viventi. Si chiede a Sgarbi, in prima serata, la differenza tra spirito e anima. Questo programma sta decisamente elevando il background di Sgarbi, mostrandolo finalmente in tutti i suoi pregi culturali:

“Lo spirito ce l’abbiamo tutti, l’anima quelli che credono”.

22.50 Terzo slot… interrotto inutilmente dalle incursioni comiche di Biagio Izzo. Certo è che in un programma come questo si possono imbucare tante persone… e magari avremmo preferito un monologo di Riccardo Rossi.

de filippo troisi pirandello

22.58 Continua il corteggiamento a Fiorello: fatelo papa, magari si convince. Che amarezza… Il primo della terza triade è Eduardo De Filippo, dice Facchinetti che è roba della Stella: aiuto. Poi ci sono Pirandello e Troisi: anche questa è tostissima. Continua la mission divulgativa. Massimo Ranieri in un filmato si astiene dal celebrare Pirandello perché non si sente all’altezza. E il corrispondente dalla Germania è già un personaggio irresistibile. Sgarbi legge il nuovo messaggio:

“Scherza con i fanti, ma lascia stare i santi”.

Troisi viene celebrato attraverso una poesia di Benigni. E dal suo amico di infanzia:

“Massimo è stato uno degli attori più umili di tutti i tempi, di allora e anche di adesso”.

Mentre Sgarbi non può fare a meno di messaggiare col cellulare, i risolutori devono decidere. Per Buttafuoco, che Facchinetti chiama Pierluigi, va via De Filippo perché gli mancano le sue spalle. Per Mara deve andare via Pirandello, a dire di Sgarbi è insensato e non può fare un caso personale per tutto:

“Tu tieni i parenti e gli amici”.

Un fan ringrazia le citazioni indirette di Pirandello, Sgarbi che è entrato in studio come in Sei personaggi in cerca d’autore:

“Pirandello è tra di noi. E’ il più grande drammaturgo dell’età contemporanea”.

La Venier si pente di essere qua: Sgarbi la sta massacrando e lei lo tiene buono con un bacio. Secondo Vittorio lei è troppo influenzata dal gusto personale e quindi soggetta a corruzione. Che coppia, che programma, un miscuglio di generi che non annoia mai (e nel pasticcio ogni tanto educa, il che non guasta). A Sgarbi tocca escludere Troisi e legge l’ennesimo sms della figlia, andata a letto perché le hanno toccato i santi. La Innocenzi spara a zero sulla Rai che non manda in onda le opere di De Filippo, per questo le elimina. Magari potrebbero mandarle al posto di AnnoZero. Che giuria, lo ribadisco, una delle migliori viste in tv. Brass è d’accordo con Sgarbi, non per demerito suo ma per meriti degli altri va via Troisi.

Vista la parità tra Troisi e De Filippo, sceglie la stampa estera (ma che è, la supercommissione di Amici?). La corrispondente americana fa fuori De Filippo per esclusione. Anche lui è un grande, ma non il più grande. E D’Alessio celebra la napoletanità a modo suo, con Non dirgli mai. Annuncia ufficialmente che Gigi, questo sono io, con Giovanni Benincasa che è anche capoprogetto del Più grande, parte giovedì 25 febbraio e termina il successivo 4 marzo su RaiUno, perché a suo dire la musica batte anche sull’uno e Facchinetti è il futuro della Rai.

facchinetti stella

23.25 Facchinetti ironizza sul fatto che “la stampa estera parla sempre bene dell’Italia” e che “l’italiano è morto da quando ha iniziato a parlarlo lui”. W la sincerità! Ok, il programma è caruccio ma la stanchezza si fa sentire. E vai, Pirandello col 57% batte doverosamente Troisi. La Venier ammette di aver, forse, sbagliato a escludere Pirandello.


De Sica, Caravaggio e Alberto Sordi sono la quarta e ultima terzina. Facchinetti fa il coming out più esilarante della tv:

“Io e Brando De Sica (figlio di Christian e nipote di Vittorio, ndr) è la prima volta che non ci vediamo in discoteca e prima dell’1 di notte”.

La Stella, giusto per ricordarci che è un’attrice (cagnaaaa, maledettaaaa), fa un plauso a Monica Vitti. Arriva il momento della giuria: per Buttafuoco Caravaggio è il Carmelo Bene della pittura ed è l’unico più grande a livello universale, nell’universalità grande è anche De Sica e va via, perciò, Sordi. Mara Venier, che è ufficialmente la Simona Ventura de Il più grande, ricorda che le è arrivato un messaggino di Zequila dopo che ha rivisto la Venier e Pappalardo insieme nello stesso programma (è vero, non ci avevo pensato). La Venier, siccome gli altri sono amici suoi, non si smentisce elimina Caravaggio. La gag di Sgarbi che legge i messaggi in diretta tv è esilarante: ancora una volta lui gioca ad astenersi, ma dovendo valutare… elimina Caravaggio (ma come?). Per l’Innocenzi è una provocazione e lei, che è radicalchic, lo tiene, Sordi ha dipinto una grande Italia… fa fuori il papà del papà dei cinepanettoni insomma. Brass, fra Sordi e De Sica, elimina Sordi.

La parola va ancora una volta alla stampa estera, in particolare il corrispondente della Spagna:

“Sarebbe immorale non dare il voto a Caravaggio, quindi elimino Sordi”.

Va detto, tutte scelte gigione, anziché televisive. Piuttosto Fiorello ha accettato l’invito a Cinecittà sui titoli di coda.


Fiorello, dicevamo, ha accettato l’invito a Il più grande, che dopotutto è il programma del suo Ballandi.

“Ho visto cinque minuti: andrete tutti all’inferno. Giovanni XXIII sembrava Marco Carta, cambiate la grafica: sembra Amici. Mia madre mi ha chiamato indignata perché avete eliminato Padre Pio. Con un invito così, fatto su un quotidiano, è costato un botto… Voi siete matti, ora vi chiudono. Vi siete giocati quel poco di budget che avete. Cosa mi dovete dire, che sono nei cinquanta, con chi mi mettete in gara?”.

Arriva Billo che porta l’urna con le palle… E Fiorello gli chiede come mai dopo tanti anni fa ancora il Carramba boy. Forse perché l’ultimo programma che ha fatto è Libero con Benincasa?

Fiorello si prende anche a insulti ‘Capra, capra’ con Sgarbi e bacia la Venier: momenti di alta televisione. Sta a lui estrarre i suoi sfidanti:

“Manca Guillermo Mariotto. E fatemi capire, io sarò avanti a Giovanni XXIII? Se vince Don Matteo su Padre Pio non c’è più religione”.

Fiorello si sfiderà con Carducci, di cui lui stesso ha cantato San Martino:

“Con tutti i soldi che gli ho fatto arrivare di Siae… E chi non conosce le figlie, Gabriella e Milly”.

E si sfiderà con Galileo Galilei:

“Il sole… la terra… Vuoi mettere col karaoke?”.

Facchinetti ammette di aver mandato indietro i titoli di coda solo per Fiorello, che ha accettato l’invito nonostante domattina debba alzarsi presto:

“Sono venuto per Sgarbi, sono invidioso di te. Più tempo passa, più bello diventi. Se gli dici così non si incazzerà mai, ha un colore di capelli posacenere… Cenere hai detto tu, scusa”.

Fiorello si rifiuta di dire ‘stop al televoto’: ha promesso che non l’avrebbe mai fatto nella sua carriera:

“Sembra una festa di amici, non c’è neanche tensione televisiva. Benincasa è colui che ha messo in piedi questa cosa e si prende le critiche domani”.

fiorello ballandi

Arriva il letto in studio e Fiorello fa notare che è una citazione da Stasera pago io. E si sbraca sul letto con Facchinetti e la Stella:

“Chi non ha visto una mostra di Caravaggio? Io”.

Vince Caravaggio su De Sica. E Sgarbi inveisce contro Facchinetti:

“Dobbiamo chiudere, hai sforato. Chiudi”.

Questo momento nonsense viene tagliato bruscamente. Cioè, hai Fiorello e lo tagli. E’ davvero il più grande pasticcio di tutti i tempi! Ah no, era solo la pubblicità: questi vanno avanti canticchiando fino a domattina:

“Senza fine, ‘sto programma è senza fine”.

Sulle note di Alba chiara, un finale da gran varietà (o da parodia dello stesso?) Comunque, qualcosa che non dimenticheremo tanto facilmente.

fiorello grande

caravaggio de sica sord

Il più grande

Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande
Il più grande