Home Notizie Diario semiserio di una redattrice a progetto – Un libro di Sara Lorenzini

Diario semiserio di una redattrice a progetto – Un libro di Sara Lorenzini

Come sarà la vita all’interno di una redazione televisiva? Probabilmente se lo chiedono molti nostri lettori, fra quelli “non addetti ai lavori”. E così, ci piace segnalarvi, per una volta, un libro – un romanzo – che provare a rispondere a questa domanda, che prova a raccontare la televisione dal suo interno, in un’inedita rappresentazione

pubblicato 22 Gennaio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 19:10


Come sarà la vita all’interno di una redazione televisiva? Probabilmente se lo chiedono molti nostri lettori, fra quelli “non addetti ai lavori”. E così, ci piace segnalarvi, per una volta, un libro – un romanzo – che provare a rispondere a questa domanda, che prova a raccontare la televisione dal suo interno, in un’inedita rappresentazione del mondo del precariato all’italiana. Perché i precari si annidano anche in tv, cosa credete?

Il libro si intitola Diario semiserio di una redattrice a progetto e rappresenta l’esordio di Sara Lorenzini nella scrittura. Pur giovane, la scrittrice sa bene di cosa parla.

Infatti, ha lavorato in televisione. Per la Publispei (reparto editoriale de I Cesaroni e Tutti pazzi per amore), ma anche come consulente redazionale per Magnolia, nelle redazioni di Markette, Donne, Uomini, Frankenstain, Chef per un giorno e, soprattutto, Ricomincio da qui.

Un programma, quello della D’Eusanio, cui sembrerebbe ammiccare A cuore aperto, titolo di fantasia del programma per cui lavora a progetto la giovane Emma, protagonista del romanzo. In verità, A cuore aperto è qualcosa di più.

Un people show di prima serata in cui drammi quotidiani, malattie, morti, fatti di cronaca, storie d’amore finite male sono il pane quotidiano.

Una conduttrice spietata, un bizzarro team di autori, una caporedattrice ansiosa e una squadra di colleghi amici con i quali condividere giornate, frustrazioni, conversazioni messanger e status facebook.

In più una serie di storie vere, popolate da personaggi improbabili, da raccogliere e raccontare ogni giorno in tv. Vite altre che finiscono inevitabilmente per intrecciarsi a quella della protagonista, creativa e operaia all’interno di una enorme macchina produttiva alla ricerca di disgrazie, problemi e fatti altrui. Con una buona dose di cinismo e immancabile ironia, abbinate ad uno stile scarno e secco, verrà descritta la realtà televisiva, quella vera, quella degli addetti ai lavori, che si costruisce e consuma dietro lo schermo.

Una realtà filtrata da una ragazza pulita, semplice, piena di sogni e con un fidanzato sbagliato (scenografo per una mielosa soap opera e pieno di segreti) una madre bambina (dalla quale emanciparsi) e una storia d’amore con un uomo molto più grande che ancora non si decide (un amore platonico che diventerà di carne, per un tradimento e una nuova consapevolezza).

Puntata dopo puntata, Emma affronterà la sua prima occasione di un lavoro vero dopo lo stage. Nulla è dato per scontato. Perché i precari non sono solo i call center, ma anche quei privilegiati che lavorano nel ricco, fasullo mondo della televisione. Emma ha solo tre mesi per trovare una storia forte, la storia bomba, che le garantirà un rinnovo di contratto. E non sarà facile. Anche se con lei ci sono le amiche colleghe di sempre, indispensabile surrogato di famiglia.

Tra un’intervista e l’altra da mettere in scena, Emma dovrà fare i conti con la sua vita privata. E mentre cercherà disperatamente di convincere un nano a partecipare alla diretta televisiva, scoprirà che la storia che ha sempre cercato è proprio la sua. Più che una storia bomba… Una bomba a mano, che esploderà all’improvviso mandando per sempre all’aria tutte le sue certezze.