Il Codacons debutta a Unomattina. Ogni domenica i consigli dell’Avv. Rienzi: “Finalmente la Rai fa servizio pubblico”
Alla fine l’avvocato Carlo Rienzi ce l’ha fatta. A suon di comunicati tumultuosi con cui il suo Codacons spalleggiava, più o meno concretamente, i consumatori e i telespettatori dalle “truffe”, concreti e morali, per così dire, perpetrate dalla televisione, il presidente della nota associazione passa dalla parte del nemico e finisce in televisione. Avrà una
Alla fine l’avvocato Carlo Rienzi ce l’ha fatta. A suon di comunicati tumultuosi con cui il suo Codacons spalleggiava, più o meno concretamente, i consumatori e i telespettatori dalle “truffe”, concreti e morali, per così dire, perpetrate dalla televisione, il presidente della nota associazione passa dalla parte del nemico e finisce in televisione. Avrà una rubrica fissa all’interno del contenitore di RaiUno, Unomattina Weekend, dal titolo I consigli dell’Avv. Rienzi: tale spazio si occuperà di fornire consigli e istruzioni utili ai cittadini, aiutandoli a risparmiare sulla spesa, evitare fregature, far valere i propri diritti e così via. Una sorta di Mi manda Rai Tre su Raiuno. Non certamente l’apice del’originalità, dobbiamo dirlo. L’impressione, non a caso, è che l’operazione abbia una duplice furbesca motivazione: la prima, attribuire alla tv di Stato quell’allure da servizio pubblico che troppo spesso viene definito inefficiente, se non inesistente; la seconda rendere più simpatico e accomodante un personaggio, Carlo Rienzi, spesse volte tacciato dagli stessi consumatori che dovrebbe difendere come troppo pedante e retorico nelle sue “missioni”.
La rubrica, in ogni caso, partirà domenica 14 febbraio alle ore 7.30 del mattino, con il tema delle battaglie energetiche e i consigli su come risparmiare sulle bollette. Se la storia ci ha insegnato qualcosa, nei suoi corsi e ricorsi, è che nessun sistema si rovescia dal suo interno. La missione di Rienzi, allora, di educare a una buona televisione e a un buon consumo, sembra fallace in partenza. Non a caso ecco le parole di Rienzi:
“Finalmente la tv di Stato diventa servizio pubblico a tutti gli effetti, dimostrando sensibilità verso la categoria degli utenti e le fasce più deboli. Ringraziamo il DG Mauro Masi e tutto il suo staff per l’impegno mostrato nel voler fornire un servizio concretamente utile ai telespettatori”.
Chiaro il meccanismo?