La “passione” di Mauro Marin al Grande Fratello 10. Divertimento o “blasfemia”? Il video.
Nella puntata del day-time di ieri del Grande Fratello 10, abbiamo assistito ad una sorta di messinscena tutta al maschile: la “purificazione” dell’anello (e non solo) di Mauro Marin, considerato dai ragazzi della casa un porta sfortuna. Questa presunta purificazione, ideata in prima battuta da Gianluca Bedin per fare in modo che Mauro trovasse la
Nella puntata del day-time di ieri del Grande Fratello 10, abbiamo assistito ad una sorta di messinscena tutta al maschile: la “purificazione” dell’anello (e non solo) di Mauro Marin, considerato dai ragazzi della casa un porta sfortuna. Questa presunta purificazione, ideata in prima battuta da Gianluca Bedin per fare in modo che Mauro trovasse la sua Cenerentola e non prendesse più “due di picche”, prevedeva che Mauro, vestito da Gesù, venisse “flagellato” da un boia (Giorgio Ronchini) dopo essere stato portato al patibolo fittizio da due sacerdoti (lo stesso Gianluca e Alberto Baiocco).
La scenetta, che si concludeva con un lancio in piscina di Marin per una “purificazione totale”, ha destato non poche perplessità tra il pubblico. Se da una parte i ragazzi paiono averla interpretata al solo scopo di divertirsi, tant’è che lo stesso Baiocco, il “credente” della casa, si è prestato al gioco senza alcun problema, dall’altra alcuni “passaggi” sono forse risultati di dubbio gusto. Tra le mail che ci sono arrivate, riportiamo uno stralcio di quella della nostra lettrice Sara:
ho malauguratamente assistito ad una scena che mi ha fatto venire il mal di stomaco. Quella gente ignorante e depravata che hanno messo là dentro ha fatto, non so se per Carnevale o per quale altro assurdo motivo, una scenetta a dir poco oscena che ricalcava la passione di Gesù Cristo impersonificato da Mauro con tanto di flagellazione. Ora, io non so il motivo di tale scena, ma a me ha fatto davvero venire da vomitare…l’ho trovata davvero irrispettosa e OSCENA, ripeto, innanzitutto per la sofferenza di un uomo condannato a morte (questo che si creda o meno in Dio ed in Gesù) e poi, non secondariamente, nei confronti di chi crede in Lui e in quello che la sua Passione significa.
Insomma, con la religione, soprattutto nei reality, non si scherza e questa è un’ulteriore conferma. Non sta a noi dare un giudizio su quanto inscenato da dei ragazzi rinchiusi da oltre 100 giorni in una casa, ma abbiamo voluto dare voce a chi si è sentito “toccato” da quanto andato in onda. Il video della “flagellazione di Mauro Marin” lo trovate dopo il salto.