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Boris 3, da stasera sul nuovo Fx (video)

Fx cambia pelle e lo fa con l’esordio della terza stagione di “Boris”, la comedy tutta italiana che debutta sul canale 119 di Sky da stasera alle 22:45, dopo l’anteprima consumata al teatro Palladium di Roma giovedì scorso, organizzata dal Roma Fiction Fest e della Fondazione Roberto Rossellini per l’Audiovisivo (e che ha “costretto” la

pubblicato 1 Marzo 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 18:04


Fx cambia pelle e lo fa con l’esordio della terza stagione di “Boris”, la comedy tutta italiana che debutta sul canale 119 di Sky da stasera alle 22:45, dopo l’anteprima consumata al teatro Palladium di Roma giovedì scorso, organizzata dal Roma Fiction Fest e della Fondazione Roberto Rossellini per l’Audiovisivo (e che ha “costretto” la produzione a fare il bis per la grande affluenza di pubblico).

“Un’altra televisione è possibile”: con questo titolo esordiscono i primi due episodi della serie, scritta da Luca Vendruscolo, Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, diretta da Davide Marengo. Lo stile rimane quello di sempre: prendere in giro la fiction nostrana, a volte ipocrita altre fin troppo sopravvalutata, a suon di battute e personaggi che anche stavolta non le manderanno a dire.

Primo tra tutti, il regista Renè (Francesco Pannofino) che, dopo aver chiuso con la soap “Gli occhi del cuore” ed in attesa di girare il thriller storico “Machiavelli”, si butta in un’avventura tutta milanese. Trattasi del pilot della sit-com “Troppo frizzanti”, esperimento mal riuscito fatto di comici e tormentoni senza senso. Basterà qualche occhiata per far capire a Renè, Arianna (Caterina Guzzanti) e Duccio (Ninni Bruschetta) che Cologno Monzese può aspettare… Dopo il salto, due clip dei nuovi episodi.

Boris 3
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Così, il ritorno a Roma è segnato da un nuovo progetto: “Medical Dimension” (con riferimento al Medical Division del “Dr. House”), una fiction ospedaliera che promette temi caldi e scandalosi, con un occhio di riguardo sull’attuale condizione della sanità italiana. Peccato che, come spesso accade con le fiction nostrane, i troppi interessi in gioco smonteranno l’idea e la riproporranno in una chiave più addolcita.

Un bello schiaffo alla serialità italiana, fatta di buone intenzioni ma di poco coraggio, con le mani legate dietro compromessi che fin dai primi passi di una nuova produzione trattengono le idee realmente innovative a favore di altre, già viste ma più rassicuranti per il pubblico italiano (chi l’ha detto poi che questo voglia essere sempre e per forza rassicurato?).

“Morale” a parte, in “Boris” è la comicità ad essere la vera protagonista, grazie ad una scrittura che dà ritmo alla storia ed a un progetto che non si risparmia mai quando si tratta di lavorare su dei personaggi che possono passare per antipatici all’inizio, ma di cui poi non possiamo fare a meno.

A proposito del cast, in “Boris 3” rivedremo , oltre ai già citati, anche Pietro Sermonti nei panni di Stanis e Alessandro Tiberi in quelli dell’ormai ex stagista. Ed ancora, Paolo Calabresi tornerà ad interpretare Biascica ed Antonio Catania il dirigente Lopez.

A loro, si aggiungono delle nuove entrate: Valerio, un attore “maledetto” (Marco Giallini) e Fabiana (Angelica Leo), ai primi passi nel mondo dello spettacolo. Senza dimenticare le guest star, sempre più presenti: Filippo Timi, Laura Morante, Massimiliano Bruno, Paolo Sorrentino ed altri.

Il pesce rosso più sgangherato della tv è pronto a tornare. E speriamo che grazie a lui nella nostra tv ci possa essere un po’ più di “Boris” e un po’ meno “Medical Dimension”.



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