Home Notizie Bored to death: l’investigatore per noia (ma che diverte) su Fx da stasera

Bored to death: l’investigatore per noia (ma che diverte) su Fx da stasera

Ancora uno volta, Hbo vede e rilancia al suo pubblico con una comedy irresistibilmente…noiosa. No, non ci stiamo sbagliando: “Bored to death” (da stasera alle 22:45 su Fx, canale 119 di Sky) prende spunto proprio dal rischio che la noia possa portarci a compiere azioni che mai avremmo pensato di fare, ed a trasformarci in

pubblicato 4 Marzo 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 17:56


Ancora uno volta, Hbo vede e rilancia al suo pubblico con una comedy irresistibilmente…noiosa. No, non ci stiamo sbagliando: “Bored to death” (da stasera alle 22:45 su Fx, canale 119 di Sky) prende spunto proprio dal rischio che la noia possa portarci a compiere azioni che mai avremmo pensato di fare, ed a trasformarci in soggetti totalmente diversi (e, perchè no, migliori).

La storia, scritta dal fumettista e sceneggiatore Jonathan Ames è molto semplice: protagonista è Jonathan (nome e cognome sono gli stessi del creatore), interpretato da Jason Schwartzman -prima di diventare attore è stato il batterista dei Panthom Planet, quelli della sigla di “The O.C.”, per intenderci- uno scrittore in crisi che non riesce a dare il via al suo secondo romanzo. Mollato dalla ragazza, che lo considera troppo immaturo ed incapace di lasciarsi alle spalle le sue dipendenza da marijuana e vino bianco, decide quindi, per noia, di pubblicare un annuncio su Craigslist.

Spinto dalla sua passione per i gialli (in particolare quelli di Raymond Chandler), Jonathan si offre come “investigatore privato senza licenza”, a prezzi modici. Il suo non è un modo per guadagnare soldi (tant’è che spesso dovrà pagare di tasca sua pur di risolvere un caso), ma un escamotage al solito vivere quotidiano, che lo trasforma in un protagonista di una comedy-noir non esplosiva, ma leggera al punto giusto da essere vista con piacere.

Bored to death
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Nel cast, si segnala anche la presenza di Zach Galifianakis (era il medico-capo di Eliza Dushku in “Tru Calling”, mentre al cinema l’abbiamo visto in “Una notte da leoni”) nei panni di Ray, fumettista migliore amico di Jonathan, e di Ted Danson (noto per “Cin Cin” e “Damages” in tv, al cinema per “Tre scapoli e un bebè”), in quelli di George, direttore di una rivista e capo del protagonista.

I “casi” di Jonathan non sono tanto il centro della serie, ma aiutano lo scrittore a mettere un po’ di sale nella sua vita fin troppo monotona ed amara. Così, la noia, iniziale, presto lascia posto alla curiosità, all’intraprendenza ed alla voglia di dimostrare a sè stessi di poter essere chiunque si desideri.

Con un ritmo ed una sceneggiatura divertenti sì, ma non comici, “Bored to death” si fa apprezzare per lo stile con cui la storia è raccontata: non ci sono antieroi o drammi psicologici, ma la normalità dello spunto da cui parte la serie smuove la voglia da parte dei telespettatori di sapere fin dove il protagonista si spingerà.

Non è una serie per tutti, ma non pensate sia un punto debole. Se “Bored to death” vi conquisterà sarà anche perchè si fa apprezzare da un pubblico ristretto, il che gli permette di non dover correre troppo nel racconto e di prendersi tutto il tempo necessario per coinvolgerci anche nelle vicende di Ray e George. E se otto episodi vi sembrano troppo pochi per una stagione, non preoccupatevi: Hbo ha già rinnovato la serie per l’anno prossimo.



Bored to death
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