I Fratelli Benvenuti: l’ennesimo flop annunciato di Boldi si sposta al mercoledì (aggiornato)
UPDATE: La seconda puntata de I Fratelli Benvenuti, visto il flop di ieri sera, è stata spostata a mercoledì sera. Si scontrerà con l’Isola dei Famosi, come doveva essere fin dall’inizio, al posto del film di Pieraccioni Ti amo in tutte le lingue del mondo. Canale 5 potrebbe, così, spostare la serata cinematografica alla domenica
UPDATE: La seconda puntata de I Fratelli Benvenuti, visto il flop di ieri sera, è stata spostata a mercoledì sera. Si scontrerà con l’Isola dei Famosi, come doveva essere fin dall’inizio, al posto del film di Pieraccioni Ti amo in tutte le lingue del mondo. Canale 5 potrebbe, così, spostare la serata cinematografica alla domenica sera contro Tutti pazzi per amore.
E’ che Massimo Boldi, vicende personali a parte, inizia a ispirare tenerezza. Il suo repertorio da artista consumato, che non può fare a meno di dire ‘Che dolore’ e di ammiccare a una comicità d’annata tutta italiana, merita comunque rispetto. Boldi si inscrive in una tradizione ben precisa, con la differenza che i suoi ex-colleghi hanno avuto l’altrettanto rispetto, nei confronti del pubblico, di mettersi da parte.
Chi oggi scommetterebbe più in tv su Gianfranco D’Angelo? E chi riterrebbe credibile Paolo Villaggio ancora nei panni di Fantozzi? Anche Boldi ha smesso i panni di Cipollino, ma solo in apparenza, perché il suo rapporto con la fiction continua ad essere da sagoma, piuttosto che da attore interprete. E i risultati si vedono.
Come se non fossero bastati a Mediaset i tiepidi risultati di Due imbroglioni e mezzo e Caterina e le sue figlie, oltre al debutto in sordina dei Ris, non poteva che spettare a I Fratelli Benvenuti il titolo di vero flop all’esordio: 3.783.000 telespettatori, share 13,82% nel primo episodio e 2.649.000, 12,51% nel secondo (il netto è pari a 3.207.000, 13,24%).
E dire che lo stesso Boldi aveva già aperto con un flop il periodo di garanzia Mediaset: domenica 6 settembre il film tv Un coccodrillo per amico, con i soliti compagni De Rossi e Mattioli, fu umiliato da Sister Act 2 (2.659.000 spettatori, 16,08% di share, contro i 3.879.000 spettatori, 21,21%, di RaiUno). Flop che doveva già essere previsto, vista la caduta libera del marchio Ciclone in famiglia 3, che affossò l’apertura di garanzia autunnale 2007 per poi dividersi la prima serata primaverile con i Cesaroni 2 (che ci rimisero in ascolti).
Fratelli Benvenuti, con Barbara De Rossi e Massimo Boldi dal 21 marzo su Canale5
Chi ieri si fosse sintonizzato su I Fratelli Benvenuti avrà notato un vistoso errore di fondo alla base: trasmettere in prima serata su Canale 5 l’extended version di uno spot Rovagnati. Boldi, nel ruolo di un salumiere di lungo corso, è persino credibile e i siparietti con le vecchiette che combattono tra i gustosi insaccati e i trigliceridi alti strappano quasi un sorriso. Il resto della fiction cosa vuole essere?
Un miscuglio di camei assolutamente forzati, per dare lustro ad “attrici cagne di grido” (per dirla alla Boris, video) come Elisabetta Gregoraci ed Elisabetta Canalis, e ad attricette e attorucoli confermati dai cinepanettoni, nonché legati personalmente a Boldi.
E una trama assolutamente raffazzonata, seppure la confezione del prodotto – questa volta – fosse pure promettente, dalla fotografia accesa alla sigla in inglese.
Boldi è costretto a chiudere bottega in pieno centro città e a trasferirsi in un centro commerciale con tutte le remore del caso. I Fratelli Benvenuti, oltre al titolo della fiction, è il marchio della salumeria, che ha visto Mediaset aprirsi a partnership nel settore con catene realmente esistenti in Italia. A gestirla, oltre al protagonista, una Barbara De Rossi “retrocessa” allo stantio ruolo di chioccia zitella e un Enzo Salvi più contenuto del previsto (quindi inutile).
Insomma, una serie tra amici che sembra nata per fare un piacere al cast, più che al pubblico, oltre che per onorare il rapporto storico che lega Boldi a Fininvest. Ma perché sprecare una buona occasione? Perché su Canale 5 non si può più sperare in una fiction composta da veri attori, anziché da tanti raccomandati in grado di oscurare i pochi artisti coinvolti (ieri sera Paolo Ferrari e Gloria Guida sparivano nel mucchio)?
Un set così popolare, ispirato ai Grandi Magazzini, sarebbe potuto diventare la risposta Mediaset a Commesse, figlia di un’era in cui stelle come Nancy Brilli e Sabrina Ferilli facevano ancora le attrici in fiction corali di qualità. E invece è venuto da rimpiangere Centovetrine, i cui intrighi reggono di più dei nonsense di Boldi, ossessionato dall’inserire monologhi alla Drive In in piena sceneggiatura.
Quale target vorrebbe acchiappare Boldi, oltre alla categoria dei salumieri italiani? I giovani e le famiglie, ieri, erano tutti su Tutti pazzi per amore 2, a cui vado dato il merito di aver innovato la fiction italiana, dando un senso anche alle battute recitate con lo spaghetto in bocca. A I Fratelli Benvenuti veder ordinato il prosciutto cotto senza polifosfati ti fa solo pensare alla spesa del lunedì mattina… altro che Cesaroni del Nord.