L’Isola dei Famosi 7 – L’ultimo confessionale di Aldo Busi: “Vivo all’insegna di una ricerca di democrazia”
Update: Aldo Busi telefona in trasmissione durante una pausa e precisa che non ha mai subito processi per atti osceni in luogo pubblico. Il che risponde al vero. La Setta insiste. Ricorda l’apologia che fece della pedofilia in televisione, mette insieme tutto e di tutto. Busi meriterebbe la possibilità di spiegare. E meriterebbe che qualcuno
Update: Aldo Busi telefona in trasmissione durante una pausa e precisa che non ha mai subito processi per atti osceni in luogo pubblico. Il che risponde al vero. La Setta insiste. Ricorda l’apologia che fece della pedofilia in televisione, mette insieme tutto e di tutto. Busi meriterebbe la possibilità di spiegare. E meriterebbe che qualcuno facesse, una volta per tutte, il panegirico dell’arte della provocazione. La Setta insiste ancora – sbagliando – e si prende gli strali di Ventura e Diaco, il quale dice prima siamo garantisti a fasi alterne, poi parla, vivaddio, della provocazione e del fatto che non si possa giudicar Busi con moralismo. Perché, semplicemente, vuol dire non averlo capito. La Setta ne esce con le ossa rotte. E, visto che Busi non ha potuto precisare, lo facciamo noi.
Eccolo, l’ultimo confessionale di Aldo Busi.
Io non sono figlio di borghesi. Non mi è stata regalata neanche l’alfabetizzazione.
Lavoravo come interprete, raccoglievo la frutta, andavo ai mercati generali, mi sbattevo: la vergogna era o rubare o essere mantenuto.
Basta all’ignoranza, non è possibile che i trentenni si vantino di non conoscere la lingua italiana.
Io ero alla ricerca di maestri, questi ragazzi no, non possono trovare nulla. Non vogliono ascoltare.Non ho lasciato una cosa a metà solo perché me ne sono andato prima: la parabola era compiuta. E’ giusto che gli italiani vedano la differenza dell’Isola con Busi e dell’Isola senza. Sarà stato anche un riso amaro, a volte anche di collera, ma c’è stato anche un divertire, un andar fuori dal solito tracciato.
Vivo all’insegna di una ricerca di democrazia. E vivo all’interno di una sola contraddizione: essere coerente tra il dire e il fare.
La Setta annuncia che la prossima settimana un settimanale uscirà con un’intervista esclusiva con Busi:
La collega che l’ha intervistato mi ha raccontato di un uomo molto provato, molto dispiaciuto, che ha sofferto molto.
Le ragioni della sofferenza riguarderebbero più che altro la sua impossibilità di parlare in studio. E la Setta rivede le sue posizioni. Be’, meno male che lo fa lei.
La Setta dice che sicuramente Busi ha sbagliato, anche se non crede nel regime: siamo in una democrazia solidissima dice. E ci tiene a ricordare che Busi fu processato per atti osceni in luogo pubblico. Poi prosciolto con formula piena.
La Ventura, invece, continua – giustamente – la difesa di Busi:
Bisogna lottare perché Busi e altri possano parlare in questa società
E rinnova la sua lotta contro la censura.