Che Tempo che Fa – Torna la grande musica classica su RaiTre con Carreras e Abbado
Mentre la Rai, nelle persone dei suoi lungimiranti vertici, pondera se licenziare o no Michele Santoro, il piccolo fortino di bellezza e libertà che è RaiTre continua imperterrito nella sua piccola rivoluzione di qualità: stasera, sabato 27 marzo e domani, domenica 28, a Che Tempo che Fa, scrigno d’oro mediatico di Fabio Fazio, torna la
Mentre la Rai, nelle persone dei suoi lungimiranti vertici, pondera se licenziare o no Michele Santoro, il piccolo fortino di bellezza e libertà che è RaiTre continua imperterrito nella sua piccola rivoluzione di qualità: stasera, sabato 27 marzo e domani, domenica 28, a Che Tempo che Fa, scrigno d’oro mediatico di Fabio Fazio, torna la grande musica dopo lo speciale di dicembre scorso con Barenboim, Lissner, Pollini ed Emma Dante che trovò anche i favori del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Stasera il grande tenore José Carreras intratterrà la platea, domani sarà la volta del maestro Claudio Abbado. Due puntate monografiche di grande interesse culturale che andranno in onda alle 20.10 su RaiTre. Carreras eseguirà dal vivo tre brani del suo repertorio: Lejana Tierra mia, Me sò mbriacato ‘e sole e Passione. Con Abbado, invece, si parlerà soprattutto del suo ritorno alle scene dopo 24 anni: dirigerà l’Orchestra Filarmonica della Scala, il 4 e il 6 Giugno con la seconda sinfonia di Mahler. A proposito della sua carriera (50 anni) il maestro dirà: “Non esiste la carriera per me, esiste il fatto che quando avevo 7 anni sono andato alla Scala, Antonio Guarnieri dirigeva Debussy, i Notturni, e ho detto ‘questa è magia, un giorno vorrei realizzarla”.
Una curiosità: Luciana Littizzetto, durante la puntata, suonerà Jingle Bells al flauto dolce per Claudio Abbado: “Trovatemi voi una canzone di Pasqua da suonare sul piffero”, commenterà lei. La solita commistione di “alto” e “basso”, per Che Tempo che Fa, che ci testimonia, ancora una volta, come sia possibile creare un’alchimia giusta di servizio pubblico come si deve.