Ti lascio una canzone, l’originale che diventa una brutta copia
A guardare gli ascolti, Ti lascio una canzone sembra un programma “intoccabile” (gallery della seconda puntata). Fa i numeri giusti, batte la concorrenza e questo basta per proclamarlo, anche in questa nuova edizione, un successo. A ben vedere però, non è del tutto così. Se da una parte alla conduttrice, Antonella Clerici, non si possono
A guardare gli ascolti, Ti lascio una canzone sembra un programma “intoccabile” (gallery della seconda puntata). Fa i numeri giusti, batte la concorrenza e questo basta per proclamarlo, anche in questa nuova edizione, un successo. A ben vedere però, non è del tutto così. Se da una parte alla conduttrice, Antonella Clerici, non si possono muovere delle critiche – al timone di questo tipo di programmi sa dare il meglio -, dall’altra le due puntate andate in onda fino ad ora hanno mostrato delle “mancanze”.
Sia chiaro, la trasmissione non è certo da buttare, ma rispetto alle precedenti edizioni si respira un’aria diversa. E lo si nota soprattutto in quello che dovrebbe essere l’aspetto principale del talent, ossia le esibizioni dei “bambini”, che tanto bambini poi non sono, visto che i solisti hanno un’età media piuttosto alta (fino a 16 anni compiuti), mentre i più giovani, che potrebbero dare un qualcosa “in più” ad uno spettacolo che ha come fulcro proprio i “piccoli”, sono costretti ad esibirsi in gruppo.
Si nota inoltre come, nel ritornare in onda, la “macchina” di Ti lascio una canzone abbia probabilmente sofferto la messa in onda di Io canto. Una sofferenza che non riguarda certo i dati d’ascolto, ma un confronto qualitativo più temuto di quanto lasciasse presagire la vigilia dell’esordio. Il programma di Gerry Scotti, dopo un rodaggio forse difficoltoso e le tante critiche per la formula identica a TLUC, è riuscito comunque a catturare una buona fetta di pubblico e a creare uno spettacolo piacevole, con alcuni talenti che hanno spiccato su altri fin dalla primissima puntata.
Il cast di Ti lascio una canzone di questa nuova edizione non è invece forte come quello delle edizioni precedenti, e in più occasioni si sono sentite forti stonature. L’emozione di ragazzi non abituati alle telecamere e ad un pubblico così vasto, dirà qualcuno. Ma se fino a pochi mesi fa le esibizioni risultavano quasi sempre impeccabili, non si capisce per quale motivo solamente quest’anno i bambini debbano essere peggiorati, senza contare che alcuni di essi erano presenti anche nelle scorse edizioni.
Problemi d’audio? Preparazione più scarsa? Può darsi. Quel che è certo è che la qualità dello show è calata rispetto alle edizioni precedenti. E non si tratta di partigianeria, di tifo verso Canale5 o quant’altro, ma di giudizio obiettivo su una trasmissione che continua ad essere un piacevole passatempo per un sabato sera casalingo, ma che ha perso, senza motivazioni “comprensibili”, in carattere ed eleganza rispetto al passato.