Home Al Chiambretti Night ieri la Squallor Story con Ciro Ippolito e Alfredo Cerruti

Al Chiambretti Night ieri la Squallor Story con Ciro Ippolito e Alfredo Cerruti

Nel locale più cool della tv, come direbbe il buon Piero Chiambretti, ieri si è celebrata la serata dedicata agli Squallor, un gruppo musical-demenziale ignoto probabilmente ai più ‘ciòvani’, divenuti dei cult nel loro genere facendo la storia della discografia degli ultimi 30 anni.Il Pierino nazionale al Chiambretti Night ha accolto in studio il canuto

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pubblicato 8 Aprile 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 16:53


Nel locale più cool della tv, come direbbe il buon Piero Chiambretti, ieri si è celebrata la serata dedicata agli Squallor, un gruppo musical-demenziale ignoto probabilmente ai più ‘ciòvani’, divenuti dei cult nel loro genere facendo la storia della discografia degli ultimi 30 anni.

Il Pierino nazionale al Chiambretti Night ha accolto in studio il canuto Ciro Ippolito, produttore anche di due film tratti da ‘opere’ degli Squallor e prima ancora di pellicole per così dire storiche come “Lacrime napulitane” con Mario Merola. Per l’occasione Chiambretti si è agghindato con una parrucca stile Fab4 dei Beatles, un caschetto che riportava la trasmissione agli anni ’70. E gli anni della disco music sono stati rievocati anche dal balletto di Bill Goodson, coerentemente calato in quel periodo.

Per chi non lo sapesse, gli Squallor sono stati un’operazione di marketing discografica riuscitissima sul finire degli anni 70 e poi 80 e 90: grazie a dei titoli forti, spesso decisamente volgari, (Troia, Tocca l’albicocca, Cappelle, Uccelli d’Italia, Arrapaho, Cielo Duro) divennero un vero e proprio caso prima discografico e poi per l’appunto cinematografico grazie a Ciro Ippolito. Merito anche di una campagna pubblicitaria che faceva il verso al tabu sessuale dell’epoca e tra i primi a trattare l’omosessualità. Il primo film, “Arrapaho“, come ha spiegato il produttore napoletano che ha al suo attivo anche una storia d’amore con Laura Antonelli, costò 150 milioni di lire e incassò ben 5 miliardi di allora e il successivo, “Uccelli d’Italia”, qualcosa meno ma fu sempre un successo. Un vero e proprio fenomeno non casuale: a far parte degli Squallor, a dissacrare l’intero mercato della discografia di allora erano delle menti grigie che nei vinili ci lavoravano. Due di loro purtroppo sono scomparsi ma il terzo, Alfredo Cerruti, è apparso ieri in trasmissione nelle vesti di pentito, nascosto da un paravento, perchè più noto per la voce che per la faccia.

Per capirci, chi si ricorda di “Indietro Tutta“, Cerruti era quello che da un finto megafono ripeteva costantemente “Volante uno a volante due…“. La voce di Cerruti era più nota del suo cognome anche per Pierino che più volte l’ha chiamato Cerutti… e Alfredo con la consueta ironia lo ha rimproverato dicendogli: “Cerutti, cerutti… cerutt’o cazz…“.

Squallor al Chiambretti Night
Squallor al Chiambretti Night
Squallor al Chiambretti Night
Squallor al Chiambretti Night

Vari aneddoti sono stati raccontati sia da Ippolito sia da Cerruti insieme a Chiambretti. Cerruti era il direttore artistico della CGD e Giancarlo Bigazzi, Daniele Pace e Totò Savio erano tre parolieri famosissimi che hanno lavorato con Marcella Bella, con Umberto Tozzi e altri. In sostanza, dissacravano con toni decisamente forti ciò che la censura di allora non consentiva di mandare e di cui trattavano quotidianamente.

Per quanto riguarda Arrapaho, essendo più corto rispetto alla durata canonica, fu montato inserendo nel finale, sui titoli di coda, lentissimi, un’inquadratura dello stesso Ippolito che fungeva da direttore d’orchestra. E nei titoli di coda veniva scritto tra l’altro “Altri interpreti invisibili Marlon Brando, Robert De Niro, Liz Taylor, Michael Jackson, Paul Newman, Matt Dillon, Shirley Maclaine …”. A rammentare inoltre la storia degli Squallor, sono intervenuti anche Renzo Arbore, che con Cerruti aveva lavorato, e in collegamento Gianni Boncompagni che ha ricordato anche la partecipazione di Gigi Sabani, specie all’ultimo lavoro datato 1994.

Una serata cult per la musica dunque ieri al Chiambretti Night, tra l’amarcord di tutte le opere squalloriane e lo sberleffo della voce di Cerruti che non ha risparmiato neppure il cast fisso del programma, dalla Coniglia Micol Ronchi a Costantino Della Gherardesca. Un bell’esempio di trash come forse ormai in tv non se ne vede più. Per chi volesse informarsi sulle opere degli Squallor o volesse recuperare i due film che hanno fatto in qualche modo storia, consigliamo di consultare la sempre fornita Wikipedia.

Squallor al Chiambretti Night

Squallor al Chiambretti Night
Squallor al Chiambretti Night
Squallor al Chiambretti Night
Squallor al Chiambretti Night
Squallor al Chiambretti Night
Squallor al Chiambretti Night
Squallor al Chiambretti Night
Squallor al Chiambretti Night
Squallor al Chiambretti Night
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Italia 1Piero Chiambretti