Romanzo Criminale 2 – Giancarlo De Cataldo: “Colma un vuoto dopo 30 anni di cattiva televisione”
La migliore serie televisiva “criminale” italiana (e non solo, a mio modesto parere) sta per tornare sugli schermi. Pochi mesi, novembre per l’esattezza, e la storia, liberamente ispirata alle vicende della Banda della Magliana, tornerà sui piccoli schermi per la griffe di Sky Cinema. Prodotta da Cattleya e diretta dal bravissimo Stefano Sollima, la serie
La migliore serie televisiva “criminale” italiana (e non solo, a mio modesto parere) sta per tornare sugli schermi. Pochi mesi, novembre per l’esattezza, e la storia, liberamente ispirata alle vicende della Banda della Magliana, tornerà sui piccoli schermi per la griffe di Sky Cinema. Prodotta da Cattleya e diretta dal bravissimo Stefano Sollima, la serie Romanzo Criminale ha ammaliato tantissimi spettatori nel corso della prima stagione, grazie soprattutto a una sceneggiatura strepitosa, a una recitazione sorprendente e una caratterizzazione di Roma e della romanità a dir poco perfetta. Commenta Giancarlo De Cataldo, autore dell’omonimo libro che ha dato il via alla celebrazione narrativa della criminalità:
“In Romanzo criminale 2 ci saranno sorprese: racconteremo gli anni ’80, recuperando parti del romanzo ma anche fatti veri per descrivere il rapporto perverso che si creò tra la banda della Magliana e i terroristi e i pezzi deviati dello stato. Tutta la nuova serie avrà come tema ‘Chi ha ucciso il libanese?’ e la risposta non sarà scontata. Romanzo Criminale viene dopo 20-30 anni di cattiva tv, una narcosi inaudita che fa brillare fiction di coraggio come questa”.
Un commento anche del regista Sollima:
“E’ chiaro che l’empatia si può generare nello spettatore, ma prima o poi entra in conflitto con quello che fanno. E a chi già nella prima serie mi chiedeva del fascino di criminali esaltati, rispondo ‘aspetta di vedere tutta la serie’. Per noi infatti Romanzo Criminale 2 è il secondo tempo della prima serie: se prima erano simpatici, caciaroni e facevano cose bizzarre, ora mettono paura”.