TvBlog entra con Carlo Conti nel backstage de L’Eredità

In attesa di trovare domani sera Carlo Conti alla guida del nuovo varietà comico di Raiuno “Voglia d’Aria Fresca“, TvBlog è andato a trovare il presentatore dietro le quinte del suo programma del cuore. Parliamo de “L’Eredità“, il quiz partito con Amadeus su Raiuno nel 2002 quando lanciò la sfida al concorrente “Passaparola” ed ora incontrastato campione d’ascolti del preserale.

Prima di iniziare un esclusivo tour fotografico nel backstage del programma, incontrando tutti i protagonisti tra camerini e sale trucco, abbiamo voluto parlare del successo e del futuro de “L’Eredità” proprio con Carlo Conti, giunto al suo quarto fortunato anno da conduttore del quiz:

Qual è il segreto del successo de L’Eredità?

“Prima di tutto inconsciamente ogni anno il programma ha un restyling. Alla partenza di una nuova stagione ha un gioco nuovo o uno già visto ma con un ritmo diverso. Anche la ghigliottina stessa in questi 4 anni è cambiata, dall’inizio ad ora ha un taglio diverso. Ora do più spazio alla seconda parte cercando di giocare sulla parola che ha scritto il concorrente facendo prima capire una cosa e poi l’esatto contrario. Nei primi anni questa parte era molto più rapida. Piccole novità ci sono sempre, quest’anno per esempio al tavolo siamo tornati alle materie. Abbiamo inserito il gioco dei Fantastici 4 tenendo a riposo il Domino. In sostanza nell’Eredità ci sono tre punti fissi: il Vero o Falso iniziale, la Ghigliottina e la Scossa, mentre gli altri giochi ci divertiamo a modificarli, tararli e farne di nuovi. La forza di questo programma è che non è monocorde ma ha una forma di ritmo e tensione che vanno aumentando dall’inzio alla fine. Si parte con un clima molto allegro con il gioco del vero o falso che ci permette di farci qualche risata e poi man mano si arriva al finale del programma. E’ un crescendo di tensione che sfocia poi nella ghigliottina conclusiva.”

Dopo il salto Carlo Conti, domani protagonista di una intervista a tutto tondo, commenta le ipotesi di portare il quiz in prima serata o nell’access time di Raiuno con a seguire una ricca galleria di foto dai corridoi e lo studio de “L’eredità”:

E’ una bella responsabilità agire con ritocchi ad un programma così forte, nessuna paura nel toccare un motore vincente?

“Assolutamente si. Di solito però, proprio in questa fase della stagione, sperimentiamo alcune novità. Per esempio un gioco nuovo come i Fantastici 4 l’avevamo sperimentato prima di proporlo in maniera continua. Dalla prossima settimana voglio iniziare a giocare con gli anni. Ci saranno sul tavolo una serie di annate, io ti dico un fatto e tu devi abbinarlo all’anno in cui è accaduto. C’è anche un gioco di memoria che sperimenteremo adesso, se vediamo che c’è il sapore giusto e soprattutto se il concorrente reagisce bene allora lo presenteremo in pianta stabile dalla prossima stagione. Se un gioco funziona ti accorgi se stimola il concorrente, allora è quasi automatico che piace anche al pubblico a casa che è un concorrente indiretto. La forza del quiz è che a differenza di altri game partecipi tentando di indovinare la risposta, diventi quindi pubblico attivo. E’ la differenza che c’è anche fra “Affari tuoi” e “I Soliti Ignoti”. Ne “I Soliti Ignoti” partecipi molto di più, perché dai il tuo tentativo di risposta, mentre l’altro lo segui più per vivere l’emozione del concorrente. “

L’Eredità è stata in passato anche in prima serata, che ne pensi?

“Io sono stato sempre contrario a questa ipotesi. Credo che ogni programma abbia un suo taglio. Si può fare un’edizione speciale una tantum ,ma se ci si allunga troppo poi cala la tensione e butti tutto a tarallucci e vino, allora diventa un’altra cosa. Non puoi trasformare un quiz in un varietà. L’eredità è quello con la sua tensione il suo taglio e la sua durata. Ci chiesero una volta di fare degli spazi con la sola ghigliottina, ma il programma è quello e così deve essere, tutto insieme. “

Funzionerebbe la Ghigliottina in versione allungata dopo il telegiornale?

“Penso di si. La ghigliottina è talmente forte che funzionerebbe. Ne abbiamo fatto una versione di mezz’ora, proprio nello studio qui accanto per gli inglesi. Se ne facevano due di ghigliottine, però personalmente trovo abbia un sapore diverso rispetto alla nostra che facciamo ora. “

L’intervista con Carlo Conti continua domani su TvBlog parlando anche de “I Migliori Anni”, “Voglia d’Aria Fresca” e del suo futuro professionale.. A seguire ora un tour fotografico nel backstage de “L’Eredità”:

TvBlog nel backstage de L\’eredità con Carlo Conti e le professoresse