Gabriella Germani a TvBlog: “Il mio sogno? Il cinema con Pupi Avati”
Accogliamo oggi su TvBlog una delle protagoniste del varietà comico di Raiuno condotto da Carlo Conti “Voglia D’Aria Fresca”, in onda la prossima settimana nella prima serata del mercoledi. Gabriella Germani, recentemente applaudita per la sua personale versione di Monica Setta proposta su Raiuno (qui il video), racconta a TvBlog la nascita e l’evolversi di
Accogliamo oggi su TvBlog una delle protagoniste del varietà comico di Raiuno condotto da Carlo Conti “Voglia D’Aria Fresca”, in onda la prossima settimana nella prima serata del mercoledi. Gabriella Germani, recentemente applaudita per la sua personale versione di Monica Setta proposta su Raiuno (qui il video), racconta a TvBlog la nascita e l’evolversi di questa sua passione con qualche aneddoto sui personaggi vittime delle sue esilaranti imitazioni ma anche di qualche sogno ancora da esaudire per il futuro.
Come ti è scattata la molla dell’imitazione ?
E’ stata una cosa molto istintiva e naturale. Mi ritrovavo ad imitare le voci e quando mi dicevano che avrei dovuto fare qualcosa per entrare nel mondo dello spettacolo, dicevo sempre che non ero sicura che a qualcuno potesse interessare granchè questa mia passione, quindi negli anni l’ho messa sempre un po’ da una parte. L’ultimo anno di università invece ho partecipato ad un provino dove cercavano degli imitatori per un programma di Canale5, provino che superai e poi alla fine vinsi anche quella trasmssione (La sai l’ultima, ndr) e piano piano sono arrivate le prime richieste.
C’è un imitatore del passato a cui ti sei ispirata?
A me piaceva tantissimo Loretta Goggi, ma non ho mai pensato a lei come modello, perché quando facevo le imitazioni mi venivano assolutamente naturali. All’epoca vedevo Sabani per esempio ed ero anche molto colpita da Anna Marchesini ai tempi del trio con Solenghi e Lopez.
La tua primissima imitazione professionale qual è stata?
Le primissime imitazioni sono state nel programma di Pingitore al Bagaglino con Ambra, Mara Venier e Valeria Marini. Poi sempre con Pingitore feci in maniera più continua Daria Bignardi.
Qual è la tua imitazione migliore o quella a cui sei più legata ?
Qual è la tua imitazione migliore o quella a cui sei più legata ?
Sono molto legata all’imitazione di Monica Bellucci. L’ho fatta in radio con Fiorello. Mi è piaciuta perché sono andata al di là della semplice imitazione, perché ho provato ad inventare una Bellucci diversa: al telefono con la madre, una Bellucci con la parlata umbra. Tra l’altro ho saputo proprio ieri che c’è un’imitatrice che imita me che imito la Bellucci, fantastico!
A proposito di Fiorello, c’è in vista una nuova collaborazione con lui ?
Se dovesse capitare l’occasione io sono la prima a saltargli fra le braccia. Penso che sia indiscutibilmente il numero uno della televisione, quindi se mi dovesse chiamare io sicuramente correrò.
Vi siete sentiti di recente ?
Si, ci scambiamo spesso messaggini. Ha apprezzato molto l’imitazione di Monica Setta.
Ci sono dei personaggi che avresti voluto imitare e che non sei riuscita a fare?
No. Perché li scelgo in maniera istintiva. Se scelgo un personaggio è perché quel personaggio ha scelto me. Non decido mai a tavolino chi imitare, mi ritrovo improvvisamente ad imitarlo, è una cosa un po’ strana da spiegare ma è così. Se io vedo per esempio Monica Setta e improvvisamente mentre la vedo la riesco ad imitare, inizio a parlare come lei, m’incuriosisco al personaggio e ne colgo automaticamente i tic, i vizi ed i modi di fare. E’ strano e sembra quasi presuntuoso dirlo, ma io il personaggio non me lo studio, mi viene e basta.
Una delle tue ultime imitazioni è proprio quella di Monica Setta in Voglia d’ aria fresca, che ci ha confessato che vi siete poi sentite in privato, posso chiederti che vi siete dette?
E’ stata carina perché mi ha scritto un bel messaggio, per dirmi che le era piaciuta la mia imitazione e che ero stata soave e leggera. Poi la settimana dopo mi ha di nuovo messaggiato per dirmi che era stata di nuovo contenta dell’imitazione e mi ha invitata in uno dei suoi programmi.
Pensi di accettare l’invito ?
Non lo so ancora. Io sono fondamentalmente timida ad andare nei programmi in cui un’imitazione non centra granchè. Però sono stata felice di essere stata invitata, ora ci sto pensando ma ho paura di essere fuori luogo.
Più complimenti o più lamentele da parte delle tue “vittime” ?
Più complimenti per fortuna. All’inizio ci fu una discussione con l’agenzia di Monica Bellucci a cui non era piaciuta l’imitazione. La sua agente infatti bloccò la mia imitazione a Colorado Cafè tanto che partecipai ad una sola puntata in quella serie. Poi però alla fine c’è stato un avvicinamento da parte della Bellucci che io ho molto apprezzato e poi alla fine ci siamo esibite insieme in un duetto a Radiodue con Fiorello. Una volta anche l’imitazione di Maria De Filippi non fu ben vista da Maurizio Costanzo. Io facevo Domenica in con Mara Venier e lui faceva Buona domenica, probabilmente qualcuno deve avergli riferito qualcosa che in realtà io non avevo detto durante l’imitazione di sua moglie. Poi anche con lui ci siamo chiariti.
Alighiero Noschese diceva che spesso c’erano dei personaggi noti che lo chiamavano e gli chiedevano una imitazione, perché essere imitati equivaleva ad essere celebri. Ti ha mai chiamato qualcuno chiedendoti di essere imitato ?
Mi è successo una volta con Pamela Prati. Lei è simpaticissima, mi disse una volta che lei si divertiva tantissimo a vedere le mie imitazioni e mi disse “dovresti provare ad imitare me”. Ma è stata una semplice battuta. Qualcuno che me lo ha chiesto specificatamente no.
Quando scegli un personaggio da imitare ti basi sulla sua popolarità ?
Io non amo imitare per esempio i personaggi dei reality show, perché per quanto siano popolari non li trovo interessanti. Non vado di pari passo con la popolarità nelle imitazioni, per esempio quando mi misi ad imitare Emanuela Folliero, non è che la conoscessero tutti. Non era un personaggione e certamente con la mia imitazione ho aumentato la sua popolarità. Mi piace imitare i personaggi che hanno qualcosa che mi colpisca e non necessariamente devono essere popolari.
Cosa ti piacerebbe fare nel mondo dello spettacolo a parte le imitazioni ?
Mi piacerebbe molto una conduzione, che ho anche sperimentato avendo presentato alcune serate dedicate a Mogol, Battisti, Lavezzi. Mi piacerebbe fare un programma in cui interagire con i vari ospiti, un po’ sulle stile di Fiorello. Mi sentirei anche pronta per la conduzione di un programma non necessariamente comico ma anche per esempio musicale. Per esempio anche uno spazio all’interno di Domenica in mi piacerebbe.
Il programma a cui hai partecipato e che ti è piaciuto di più ?
Mi è piaciuto molto “Artù” di Gene Gnocchi perché ho trovato una persona squisita come Gene ed un bel gruppo di lavoro. “Markette” con Piero Chiambretti perché anche con lui avevo davvero un ottimo rapporto e “Domenica in” quando c’era Mara Venier perché è stato il mio vero debutto e mi divertiva davvero tantissimo fare quei siparietti con Maria De Filippi, poi in quel periodo stavo preparando la mia tesi di laurea tesi sul diritto alla dignità del lavoratore, un tema a me molto caro. E’ un bel ricordo.
Cosa pensi della televisione di oggi ?
A me non piace molto. Credo sia una televisione troppo urlata e poi non credo che ci siano grandi talenti. Quei pochi talenti che ci sono non venegono valorizzati, viene dato spazio a gente che non da nessun messaggio se non quello dell’inciviltà perché urlano fra loro. Ma anche gli stessi politici che vanno in TV per insultarsi, come se quello fosse un modo per fare avvicinare la gente alla politica.
Da telespettatrice come giudichi l’esperimento di Carlo Conti con “Voglia di aria fresca“?
Io credo che un programma comico su RaiUno era arrivato il momento di farlo. Se avessi dovuto decidere io avrei fatto un po’ meno comici perché mi rendo conto che ridere per due ore non è facile, quindi avrei magari spezzettato con qualche ospite sia musicale che non.
Cosa hai in programma per il futuro ?
Per ora ancora nulla. Mi piacerebbe che mi venga data l’opportunità di fare dei provini per recitare, perché la recitazione sento che è una cosa che mi appartiene.
Un tuo sogno ?
Il mio sogno sarebbe il cinema, ma non cose comiche, perché io non mi sento comica. Posso essere comica quando faccio le imitazioni e fra l’altro non ne sono neanche poi così consapevole perché lo faccio in maniera istintiva. Il mio sogno sarebbe interpretare un ruolo molto intenso anche drammatico. Mi rendo conto che non è facile vincere questa diffidenza che c’è fra i registi e gli addetti ai lavori.
Un regista con cui ti piacerebbe lavorare?
Io trovo che sia stato molto bravo Pupi Avati a scegliere Neri Marcorè come attore perché gli ha dato un ruolo davvero importante nel film che ha fatto con la Vanessa Incontrada “Un cuore altrove”. Lì si è visto per la prima volta un Marcorè attore. Io spero tanto che mi venga data una opportunità di questo tipo.
Lanciamo allora un messaggi a Pupi Avati ?
Si lanciamo questo messaggio a Pupi Avanti, ma anche a Paolo Virzì, a Ferzan Ozpetek che ha fatto un film come “Le mine vaganti” che è bellissimo, a mio giudizio è stato il migliore film italiano uscito quest’anno.
Com’è il mondo dello spettacolo visto dal di dentro ?
E’ un ambiente dove devi avere molta tenacia, molta forza e devi crearti sempre qualche alternativa. Uso in prestito un aforisma di Mogol che dice “L’uomo accorto quasi sempre si procura l’animo di riserva”. Ecco secondo me per lavorare nel mondo dello spettacolo serve l’animo di riserva perché altrimenti ti ammazzano, metaforicamente parlando ovviamente.
Hai pensato quindi ad una tua alternativa ?
Io penso quotidianamente ad una alternativa. Prima avevo l’università come alibi, pensavo che mentre mi stavo laureando potevo fare anche questo mestiere. Da quando mi sono laureata (giurisprudenza ,ndr) e son passati 7 anni, io ci penso sempre anche adesso. Sto cercando per esempio di contattare dei miei amici che stanno lavorando in varie aziende, anche fare la manager, essere pronta cioè anche a cambiare totalmente registro. Questo lavoro che faccio adesso non lo considero l’unica ragione di vita. Io do la prevalenza agli affetti e a tanti aspetti della vita. Credo nel destino, se dovrò sempre lavorare nello spettacolo sarà, però non farò la pazza per farlo per forza.
Ringraziando Gabriella Germani per la disponibilità vi riproponiamo l’esilarante imitazione di Monica Setta da “Voglia d’Aria Fresca”: