La star del porno Francesco Malcom su shootv, web tv dei pubblicitari (ma non ci sono spot)
Scopro dalle pagine di Style che a giugno sarà inaugurata una nuova webtv, battezzata shooTv.com e che tra i suoi protagonisti ci sarà un noto porno attore, Francesco Malcom in qualità di conduttore del programma “MalcomXXX”; nel palinsesto non è prevista la pubblicità. Con ordine provo a spiegarvi un po’ la portata rivoluzionaria di questa
Scopro dalle pagine di Style che a giugno sarà inaugurata una nuova webtv, battezzata shooTv.com e che tra i suoi protagonisti ci sarà un noto porno attore, Francesco Malcom in qualità di conduttore del programma “MalcomXXX”; nel palinsesto non è prevista la pubblicità. Con ordine provo a spiegarvi un po’ la portata rivoluzionaria di questa web tv che si distacca notevolmente dalle web tv fino a oggi conosciute (inclusa la pretenziosa web tv di Simona Ventura).
Confesso che sono rimasta ferma a Rocco Siffredi e cerco su youtube dei video che mi possano dire chi sia Francesco Malcom e che c’entra con una webTv ideata dai pubblicitari della Tbwa Italia. Dunque, dopo il salto trovate una intervista molto gradevole a Francesco Trulli, 39 anni in arte Francesco Malcom che da giugno condurrà una trasmissione di due minuti, in cui parlerà di sesso in puntate dal titolo: “Eiaculazione”, “Gang Bang”, “Vibratori”, “Penetrazione anale” e così via.
Dove starebbe la novità? Il web è pieno di sesso a buon mercato. Ok, ma quello che manca è un sesso ragionato come invece proposto da Shootv. Dunque l’ obiettivo dei pubblicitari è capire quanto le web tv siano un affare per la pubblicità e che evoluzione promettono. Perciò la prima mossa è stata quella di costruire una web tv ad hoc, la shoot tv, appunto; il secondo passo è stato quello di modellarci su un palinsesto che tenga conto dei gusti del popolo del web e dove per questo motivo il sesso non può mancare; trovati gli argomenti è stato necessario riempirli di contenuti e dunque ecco che sono nati sette format originalissimi destinati alle peculiarità di chi vive il web; infine fuori dalle scatole la pubblicità affinché non inquini con la sua massiva tracotanza l’esperimento.
Ecco perciò il senso di una trasmissione di cucina ma con un cuoco che insegna ricette con surgelati; c’è il programma dedicato alle fiabe della buona notte ma lette in cinese (io avrei suggerito i racconti del cuscino in giapponese…); documentari (immancabili); musica ma vista sotto le prospettive di chi la fa in maniera inconsueta. Insomma, l’impressione è che alla Tbwa Italia abbiano analizzato le principali tags che sono in cima alle classifiche di ricerca dei vari motori sparsi per la rete e che ci abbiano costruito su i sette format, trasformati poi trasmissioni televisive i cui titoli e contenuti saranno perciò indicizzati dai vari spider. Altro fattore necessario è il contenimento del tempo: i format di shootv non superano i 15 minuti, il tempo giusto a disposizione di chi naviga sul web.
Il procedimento, allora, e questa è rivoluzione, è l’esatto contrario di quanto avviene solitamente nelle web tv che conosciamo oggi sul web e che si limitano a scimmiottare, se non a traslare del tutto, il processo di “cucina” e “impaginazione” di un programma televisivo tradizionale (ecco perché la tv della Ventura mi appare pretenziosa) sui server. In tal modo, le potenzialità della comunicazione via web sono mandate a farsi benedire e consegnano ai fruitori lunghi video, spesso interrotti da malfunzionamenti vari dell’ADSL; girati senza tener conto del sistema di visione via web; senza audio adeguati; senza la minima considerazione che dall’altra parte probabilmente gli interessi siano ben altri. Perciò mi è sembrato di intendere che le matrici dei format proposti, ma aspetto di vederli in atto, potrebbero costituire un po’ i semi per tutte le trasmissioni a venire delle web tv italiane.
Della superchiosa (purtroppo) intervista a Francesco Malcom vi riporto l’unico punto, secondo me interessante, che mi fa capire quanto la sua trasmissione dedicata al sesso sarà rivoluzionaria:
Oggi i giovani invece guardano Internet e Internet del sesso diffonde immagini molto violente: se si vuole fare qualcosa di diverso, trasgredire, lo si fa solo in direzione della violenza. Oggi i ragazzi non sanno nemmeno più fare un petting dolce. E io glielo insegno.
Ecco, caro Francesco Malcom, se solo lei riuscisse a far intendere che i film porno non rappresentano affatto la sessualità umana ma che sono solo una piccola parte della sua immensa varietà, credo che potrebbe passare alla storia del web come il Che Guevara della scopata.