Daria Bignardi (disse) a TvBlog: “Il primo Grande Fratello sarebbe andato bene con qualsiasi conduttore”
Rivedendo ieri sera su La5 scampoli della prima puntata assoluta del Grande Fratello, grazie a cui – diciamolo – l’intera blogosfera ha potuto iniziare a mangiare (da Macchianera e Zoro, quando ancora non c’era il Pd, a DaveBlog e “ultimo tra i primi” TvBlog), una parte del sottoscritto si è chiesta: “Cos’aveva di speciale Daria
Rivedendo ieri sera su La5 scampoli della prima puntata assoluta del Grande Fratello, grazie a cui – diciamolo – l’intera blogosfera ha potuto iniziare a mangiare (da Macchianera e Zoro, quando ancora non c’era il Pd, a DaveBlog e “ultimo tra i primi” TvBlog), una parte del sottoscritto si è chiesta: “Cos’aveva di speciale Daria Bignardi?”. Soprattutto, non ho potuto fare a meno di ricordare che proprio TvBlog nel 2006 indisse un concorso, la miglior conduttrice di reality. E a vincere fu proprio la Bignardi, sbaragliando regine tuttora incontrastate come Barbara D’Urso, Simona Ventura, Alessia Marcuzzi, Paola Perego e Maria De Filippi.
I nostri lettori apprezzarono della Bignardi, forse, il taglio minimalista, l’approccio sociologico e finemente intellettualoide, perfetto per la sperimentazione di un format inedito tratto da 1984 di George Orwell. Peccato che, “studiando” ieri sera – dopo tanti anni – il suo stile, la sensazione sia stata quella di un appiattimento totale. Forse perché il ritmo delle edizioni a venire ci ha “viziato”, forse perché l’eccessiva spettacolarizzazione odierna rende improponibile qualsiasi spiraglio di sobrietà. Ma Daria era oggettivamente ingessata e, magari perché non glielo avevano spiegato bene, assolutamente poco convincente nel trasmettere la portata del fenomeno. Una che esordisce dicendo con fare scocciato, “lo chiamano già l’evento dell’anno, è il programma più discusso e chiacchierato, pure troppo”, non è il miglior esempio di marketing aziendale.
Mediaset negli anni si è sin troppo smaliziata – quando si parla di reality – vendendo merce ben più infima come se valesse oro. Ma il fatto che, allora, la Bignardi e Liorni si perdessero in infinite lungaggini sulla mobilia della casa – senza mostrarsi un minimo curiosi o intriganti – li riporta a un’era di innocenza (e incoscienza) perduta. Roba che l’arrivo di Barbara D’Urso, in confronto, è stata una ventata di aria fresca, a cui si deve la sopravvivenza “televisiva” del format (che alla seconda edizione sembrava più morto di adesso).
Dopo il salto, vi riproponiamo l’intervista-video alla Bignardi, in cui commentava il premio ricevuto (una maglietta con il logo di TvBlog se non ricordo male) e il suo rapporto con il Grande Fratello:
“Sono contentissima di questo premio. Raccontavo a Pietro Taricone che uno dei riconoscimenti che mi sono più cari è una targa regalatami dal sindaco di Trasacco, il paese di Pietro. Era dedicato alla conduttrice del primo Grande Fratello… che non si scorda mai”.
“La prima volta è stata un evento, poi è diventato un programma andato molto bene sempre, più o meno riuscito a seconda dei casi. Non mi sono pentita di averlo lasciato. Già mi è pesato fare il secondo, mentre sono stata contentissima di aver fatto il primo. Io poi ho anche provato il reality vip, La Fattoria. Condurre un reality, dopo che ne hai fatto già uno, è sempre un po’ la stessa cosa. Apri il collegamento, chiudi il collegamento”.
“Taricone è una persona complessa, con un talento televisivo e cinematografico che fatica a tirar fuori, perché è una persona, complicata e interessante. Ho ricordi carini di tutti i ragazzi. Ho invitato alle Invasioni Barbariche Salvo. I primi erano più naif, molto carini”.
“Sarebbe divertente fare un Grande Fratello con personaggi coltissimi: Michele Serra, Margherita Hack, Baricco. E litigherebbero per chi mangia più pasta asciutta. Mi piacerebbe variare un po’ il cast”.
“Con Alessia Marcuzzi ci conosciamo meglio. Penso tutto il bene possibile della sua conduzione, mi sembra che l’abbia molto ringiovanito. Ha un talento di spontaneità e freschezza. Barbara è più calda e istituzionale, ma ha un’energia pazzesca, è una donna molto in gamba”.
“Il primo Grande Fratello avrebbe avuto successo chiunque l’avesse condotto. Ma non è neanche facilissimo. E’ una diretta, tre ore, con dieci milioni di persone che allora lo seguivano. “Mi sono sforzata di sentirmi in colpa per averlo inaugurato, ma non ci riesco.”.