E’ morto Edoardo Sanguineti, il dantista escluso da Baudo a Sanremo
Trovare “un pretesto” per dar spazio su TvBlog alla scomparsa di un grande intellettuale, quale Edoardo Sanguineti, è doveroso. Il poeta e scrittore genovese è morto oggi nell’ospedale Villa Scassi, nel capoluogo ligure, a 79 anni (ne parlano meglio ovviamente i colleghi di Booksblog). Insieme ad Angelo Guglielmi, poi storico direttore di RaiTre (bei tempi,
Trovare “un pretesto” per dar spazio su TvBlog alla scomparsa di un grande intellettuale, quale Edoardo Sanguineti, è doveroso. Il poeta e scrittore genovese è morto oggi nell’ospedale Villa Scassi, nel capoluogo ligure, a 79 anni (ne parlano meglio ovviamente i colleghi di Booksblog). Insieme ad Angelo Guglielmi, poi storico direttore di RaiTre (bei tempi, quando gli uomini di cultura davano qualità all’intrattenimento tv), fu infatti il teorico più famoso del Gruppo 63, la cosiddetta neoavanguardia sperimentale che sanciva ante litteram “l’impossibilità di comunicare nella società dei consumi”.
Questa impossibilità si è ritorta contro Sanguineti qualche anno fa, nel 20067, quando fu “espulso” dal Festival di Sanremo. Ebbene sì, il critico e scrittore fu tra “i grandi esclusi da Premio Nobel” (così li definì il Tg1) di quell’anno, in qualità di autori e non di cantanti si intende: Margherita Hack, Alda Merini, Rita Levi Montalcini, Alessandro Baricco. E lo stesso Pippo Baudo si limitò a commentare così la scelta:
“Avranno tempo di ripresentarsi”.
E invece ogni lasciata è persa. La canzone con paroliere Sanguineti era stata affidata alla cantante-attrice Ottavia Fusco. Ma qualcuno collegò l’esclusione alla concomitante polemica, scatenata dalle dichiarazioni di Sanguineti, a proposito della bontà del concetto di «odio di classe», inserite nelle tensioni esistenti a Genova nel centrosinistra alla vigilia delle elezioni primarie (Sanguineti era in lista come candidato sindaco, appoggiato dai Rifondazione Comunista e dai Comunisti italiani). Queste le sue dichiarazioni rilasciate al Corriere:
Ma no, non c’ è alcun collegamento. La canzone non è piaciuta a Baudo e ai giurati punto e basta, anche perché era una canzone romantica e non politica. L’inizio era speciale. Vola colombo, vola nella gabbia. In pratica ho creato una commistione fra la Carmen di Bizet e una serie di uccelli citati da Dante nell’ Inferno nel canto di Paolo e Francesca come lo stornello e l’ usignolo. Naturalmente l’ attacco strizzava l’ occhio all’ indimenticabile Vola colomba. Insomma era una canzone d’ amore in un allegro mix fra sacro e profano». Ma un poeta di fama come Sanguineti è davvero interessato a Sanremo? Sono aperto sia alla musica colta che alla musica popolare. E confesso di aver sempre guardato il Festival di Sanremo anche se non in maniera sistematica. Avevo scritto “Habanera” pensando a Sanremo. Era un testo chiaro e lineare, adattissimo alla gara. La musica è di Andrea Liberovici. E’ una canzone popolare, un omaggio allo stile sanremese”.