Home Addio a Annozero, le ragioni di Michele Santoro e la delusione di Franco Siddi della FNSI

Addio a Annozero, le ragioni di Michele Santoro e la delusione di Franco Siddi della FNSI

Una mattina…mi son svegliato…e ho trovato l’invasor. Ecco, questa volta, Bella Ciao, la dedico tutta, ma proprio tutta a Santoro capopopolo. Che però come un altro capopopolo, Masaniello, fece una brutta fine, non come l’Agnese che andò a morire. Perdonate le citazioni, ma quando ce vò ce vò. Ed ecco che la teoria del berlusconismo

di marina
20 Maggio 2010 09:00

Una mattina…mi son svegliato…e ho trovato l’invasor. Ecco, questa volta, Bella Ciao, la dedico tutta, ma proprio tutta a Santoro capopopolo. Che però come un altro capopopolo, Masaniello, fece una brutta fine, non come l’Agnese che andò a morire. Perdonate le citazioni, ma quando ce vò ce vò. Ed ecco che la teoria del berlusconismo graffiante:”Ognuno ha il suo prezzo e Lei quanto costa?”, mostra di essere maledettamente valida (sia chiaro, lo dico a denti stretti e con le lacrime agli occhi).

Dunque, in merito alla sua rottura con la Rai Michele Santoro motiva la sua scelta e dichiara a Il Corriere della Sera:

Ragazzi, non potevo continuare a lavorare accerchiato come il generale Custer. Non si può vivere bene in un’azienda che ti considera un nemico interno. Se digito il mio nome sulla banca dati Rai esce fuori l’espressione “in causa”.

Però siamo nel pieno di una bufera politica, la libertà di stampa vacilla: in Senato è alla discussione un disegno di legge contro i giornalisti e i loro editori che decideranno di pubblicare (anche in video ovvio!) intercettazioni telefoniche, anche se non coperte da segreto istruttorio: i media potranno riferire solo se qualcuno è indagato e delle eventuali ordinanze di custodia cautelare. Fine.

In una emergenza simile, il nostro, intendo Capitan Santoro, che fa? Se la dà a gambe dopo aver mosso dal web il popolo con l’appoggio della FNSI, in una serata Rai per una notte, (e anche nostro) che fu la parabola dell’informazione in Italia.

Franco Siddi, segretario FNSI, che in quelle giornate fu il sostenitore principale di Santoro, è molto dispiaciuto per la piega che ha preso la vicenda:

Premesso che in certi contesti non si giudica nessuno, trovo però che la separazione dalla Rai e la chiusura di un programma come Annozero sia giunta quanto meno in un momento poco felice. Un po’ di delusione c’è. La FNSI ha sempre sostenuto Santoro e noi stiamo combattendo le nostre battaglie con spirito volontario. Sono sicuro che sarà ancora dei nostri. Se avesse aspettato ancora un po’, ecco dico solo questo. Non lo ancora sentito e spero di sentirlo presto.

Non discuto sulla buonuscita, siamo nel diritto del lavoro, capitolo del nostro Diritto Civile e costruito sul sangue dei lavoratori in almeno 200 anni di soprusi. Ciò che mi scandalizza (si può usare oggi una parola così demodé?) è che strappa un contratto milionario per la produzione di docu-fiction (ahi! il prezzo del berlusconismo) che non è detto che la Rai manderà mai in onda.

La causa a cui fa riferimento Santoro, è quella che vi ha ben spiegato Gabriele nel post sotto, e che è stata impugnata nuovamente dalla Rai che l’ha portata in Cassazione. Chiosa Santoro:

Scelta condivisa da tutti. La sinistra nel Consiglio Rai non si è opposta… E nemmeno il presidente Paolo Garimberti…

Perciò, impennata d’orgoglio e muoia Sansone con tutti i Filistei! Una prova? Seguiamolo nel Santoro-pensiero:

Annozero va benissimo, l’ascolto quest’anno supera largamente il 20,3%, ci sono state punte del 30%, la trasmissione viene considerata merce pregiata dalla Sipra, cioè la concessionaria della pubblicità Rai, perché la prima serata di Raidue raramente supera il 10-12%. La stagione è cominciata con due blocchi di pubblicità, adesso siamo a quattro: in un periodo in cui la pubblicità latita ovunque. I Centri Media calcolano che ogni puntata di «Annozero» vale sui 350.000 euro (1 milione e 200.000 euro al mese). E che di questi 350.000, circa 100.000 sono ascrivibili al valore aggiunto di «Annozero» poiché Raidue venderebbe comunque due spot in prima serata. Allora, invece di avere appoggio, aiuti, sostegno dai vertici Rai ti arriva il ricorso in Cassazione. Io mi sarei aspettato ben altro. Cioè la proposta di trovare un accordo e chiudere il contenzioso giudiziario, dopo un’annata così. Al contrario, dovrei aspettare altri tre anni…Come posso lavorare così?

Benvenuto caro Santoro nel mondo del lavoro all’italiana. Non creda di essere il solo a vivere una situazione simile. Certo, lei non è mai stato solo e nessuno l’avrebbe mai abbandonata. Vuol sapere come potrebbe lavorare in un clima simile? Provi a chiederlo alle migliaia di cassaintegrati che campano con le loro famiglie con 700 euro mensili; provi a chiederlo ai nuovi schiavi dei call-center; provi a chiederlo alle migliaia di stagionali cooptati dalle mafie a raccogliere pomodori…provi provi. Del fatto poi che non voglia giocarsela avviando una Santoro Tv la dice lunga sulla, chiamiamola così, pigrizia imprenditoriale: meglio evitare di stare sotto padrone, fare il libero professionista-consulente e senza tutte le rotture di balle di un azienda editoriale in proprio, come una Tv.

Infine, un consiglio fraterno alla squadra: ragazzi, non contradditelo, sennò non vi coopta per le prossime produzioni milionarie.

Michele SantoroRai 1Rai 2