Annozero – Il Monologo di Santoro contro PD, Repubblica e IDV: “Posso restare, chiedetemelo”
Era atteso al varco, Michele Santoro. Il conduttore di Annozero si è dedicato tutta l’anteprima della trasmissione (20 minuti buoni). Un infinito monologo per spiegare e per rispondere al fiume di commenti sulla notizia della trattativa in piedi con il DG Mauro Masi per lasciare la Rai come dipendente e, nel contempo, ottenere la commessa
Era atteso al varco, Michele Santoro. Il conduttore di Annozero si è dedicato tutta l’anteprima della trasmissione (20 minuti buoni). Un infinito monologo per spiegare e per rispondere al fiume di commenti sulla notizia della trattativa in piedi con il DG Mauro Masi per lasciare la Rai come dipendente e, nel contempo, ottenere la commessa per una serie di docu-fiction realizzate in proprio e cedute alla tv di stato.
Santoro è un fiume in piena, ce l’ha con tutti, in primis con il Partito Democratico, ma anche con il segretario Bersani, con i consiglieri d’amministrazione dell’opposizione, con Sergio Zavoli, con l’Italia dei Valori e con l’azienda. La Rai ha fatto di tutto per ostacolarlo, fino ad arrivare a presentare ricorso in cassazione contro la sentenza che blinda la sua presenza in prima serata e la sinistra non lo ha protetto, nessuno si è scomposto quando sui tavoli del Cda Rai è arrivata la bozza dell’accordo stilato con Masi.
Il punto, che Santoro svicola, sta proprio lì: perché si è seduto al tavolo delle trattative? Perché Curzio Maltese, molto più tenero di me per quello che vale, sbaglia se parla di “resa” da parte sua? La tesi che il conduttore vuol far passare, decisamente debole a mio giudizio, è che tutto sia nato da una sindrome da accerchiamento, dal sentirsi ingabbiato dalla formula di Annozero, assediato come un generale Custer a cui sparano sia gli indiani sia la presunta cavalleria.
Santoro la butta in caciara, mi pare evidente. Lui ha diritto ad una trasmissione in prima serata (diritto sancito da una sentenza ancora valida, per quanto appellata con colpevole miopia dalla Rai), nessuno gli impedisce di inserire in quel contenitore tutto quello che vuole, come d’altronde ha sempre fatto. Anche il richiamo alle altre vittime dell’editto bulgaro (“mi aspettavo tornassero i Guzzanti, Daniele Luttazzi“) appare forzato visto che lui ha la possibilità, sfidando i veti e i tentativi di censura con un coraggio e una determinazione che nessuno gli nega, di ospitare chi vuole. Lo ha fatto con la Guzzanti, fra l’altro non direttamente toccata dall’editto bulgaro, e avrebbe potuto anche con Luttazzi se avesse voluto. Il comico romagnolo è stato chiamato a Raiperunanotte, quando riportarlo al centro della scena non era pericoloso per nessuno.
Il conduttore di Annozero è visto da molti come l’esempio positivo rispetto ai giornalisti al soldo di Berlusconi, ma non esita ad utilizzare gli stessi deprecabili metodi contro chi si permette una critica nei suoi confronti. Non accetta la morale sulla sua buonuscita da nessuno, tanto meno dall’Idv che lo ha sempre sostenuto, loro “che sono esperti di operazioni immobiliari“. Le maligne accuse di Feltri a Di Pietro, già chiarite in passato, improvvisamente tornano utili. Questo è il metodo? Buono a sapersi.
Santoro può fare la transazione che vuole con la Rai, da queste parti nessuno si scandalizza per i soldi che potrebbe prendere, ma si continua a non comprendere perché non si possa dire che l’ipotesi transattiva fra lui e la Rai era valida già negli anni passati e solo ora viene presa in considerazione per una libera, legittima (ma criticabile) scelta dello stesso Santoro.
Ad ogni modo questo sfogo si chiude in una maniera chiarissima, Santoro sostiene di sentirsi isolato, vuole che “almeno una piccola parte” dell’azienda e della politica gli chieda di rimanere e dichiari apertamente che “Annozero è una perla del servizio pubblico“, a quel punto la trattativa con Masi può saltare tranquillamente.
Non fosse così, questa la nota più rilevante dal punto di vista della cronaca, Santoro si dichiara disponibile a “provare a fare qualcosa” prendendo spunto dall’esperienza di Raiperunanotte. Ecco, questa sarebbe decisamente una bella notizia.
Michele Santoro ad Annozero (Prima Parte)
Michele Santoro ad Annozero (Seconda Parte)