Michele Santoro – Buonuscita sì/buonuscita no: la posizione della Rai è ambigua
Più o meno mentre Michele Santoro tuonava nel suo monologo d’addio nell’incipit di Annozero, la televisione di Stato emetteva una sorta di comunicato ufficiale più o meno definitivo in merito all’affare “buonuscita”. Si sa che niente e nessuno riesce a smuovere gli italiani dalle loro poltrone quanto la notizia di una grossa cifra di danaro
Più o meno mentre Michele Santoro tuonava nel suo monologo d’addio nell’incipit di Annozero, la televisione di Stato emetteva una sorta di comunicato ufficiale più o meno definitivo in merito all’affare “buonuscita”. Si sa che niente e nessuno riesce a smuovere gli italiani dalle loro poltrone quanto la notizia di una grossa cifra di danaro somministrata nelle tasche di un concittadino. Allora sì che noialtri siamo bravissimi a scattare in piedi con un colpo di reni degno di Buffon e a catechizzare il catechizzabile. Il fatto che, da giorni, si parli quasi esclusivamente di questi milioni di euro piovuti addosso a Santoro, piuttosto che del fatto stesso, cioè di uno dei migliori giornalisti della nostra televisione (sicuramente il più libero) convinto a togliersi dallo schermo per non dover subire più determinate angherie e limitazioni. Due milioni di euro, tre milioni di euro, dieci milioni di euro: qualcuno, nella giornata di ieri, ha parlato di 17 milioni di euro. Domani si scoprirà che Santoro ha preso 400 milioni di euro da Viale Mazzini e che moriremo tutti ancora più poveri per colpa di questa specie di mini manovra finanziaria ad uso e consumo di un singolo.
La Rai ha parlato di cifre “fuorvianti e prive di riscontro con la realtà”, confermando i tre milioni di euro e precisando che tale trattativa “è in linea con casi analoghi e conforme alla normativa vigente in materia giuslavoristica e alla governance aziendale. La risoluzione del contratto di Santoro è stata regolata secondo la normativa generale sull’esodo incentivante per i dirigenti d’azienda, affiancata da un accordo commerciale del tutto vantaggioso per Rai che acquista da un professionista prestigioso programmi e prodotti televisivi di qualità a prezzi inferiori a quelli medi di mercato e per almeno due anni”.
Questo, nonostante i consiglieri di minoranza, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, in una nota congiunta, abbiano smentito e ricordato che “Annozero è inserito nei palinsesti di autunno e se mancherà sarà solo per una “decisione finale di Santoro”.
Altro che misteri di Lost…