La redazione del Tg2 prossima allo sciopero: “Impossibile lavorare”
Succede anche questo. La redazione del Tg2 è in fortissima agitazione a causa di motivazioni soprattutto logistiche. Il Cdr ha annunciato un pacchetto di giornate di sciopero a causa della divisione in tre sedi per i lavori di digitalizzazione: questo, a detta della stessa redazione, rende la messa in onda quotidiana praticamente impossibile. Si legge
Succede anche questo. La redazione del Tg2 è in fortissima agitazione a causa di motivazioni soprattutto logistiche. Il Cdr ha annunciato un pacchetto di giornate di sciopero a causa della divisione in tre sedi per i lavori di digitalizzazione: questo, a detta della stessa redazione, rende la messa in onda quotidiana praticamente impossibile. Si legge nella nota ufficiale emessa:
“La redazione del tg2 denuncia la grave situazione di disagio nella quale è costretto a lavorare ormai da due anni, a causa dei lavori per la digitalizzazione della testata, con gravi ripercussioni nell’organizzazione del telegiornale e nell’adempimento della propria missione di servizio pubblico. Ogni giorno è a rischio la messa in onda del telegiornale: la divisione in tre diverse sedi determina la frammentazione del processo produttivo. I lavoratori del Tg2 affrontano quotidianamente difficoltà logistiche, organizzative e tecniche in condizioni lavorative poco dignitose. Per questo l’assemblea del tg2 , a seguito dell’ennesimo ritardo nelle risposte da parte dell’azienda su tempi e modalità della conversione al digitale, proclama lo stato di agitazione e annuncia un pacchetto di giornate di sciopero. Si avvia la procedura di conciliazione, come previsto dalla legge sullo sciopero nel servizio pubblico”.
I giornalisti descrivono e mostrano, tramite un filmato, le problematiche assolute a cui vanno incontro nel lavoro quotidiano: redattori costretti a spostarsi da una sede all’altro, spingendo paradossali carrelli ricolmi di cassette, beta e altri incartamenti utili al lavoro, stanze di lavoro limitanti e piccole, archivi improvvisati e un sistema di climatizzazione che non funziona. Tutto questo, naturalmente, nel silenzio, visto che l’azienda è talmente impegnata con le varie procedure per mettere un piede nel futuro, da dimenticarsi del presente.