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Israele attacca nave di un’Ong diretta a Gaza – Nuove guerre in tv

Update: aggiornamenti via Twitter, su Witnessgaza.com.La marina israeliana all’attacco di convogli pacifisti in navi internazionali.Le immagini che si vedono fin da un paio d’ore fa, poco dopo l’evento, mi riportano indietro di quasi 20 anni. Era il 17 gennaio 1991: allora, le armate statunitensi attaccavano l’Iraq che aveva invaso il Kuwait con l’Operation Desert Storm.

pubblicato 31 Maggio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 15:19


Update: aggiornamenti via Twitter, su Witnessgaza.com.

La marina israeliana all’attacco di convogli pacifisti in navi internazionali.

Le immagini che si vedono fin da un paio d’ore fa, poco dopo l’evento, mi riportano indietro di quasi 20 anni. Era il 17 gennaio 1991: allora, le armate statunitensi attaccavano l’Iraq che aveva invaso il Kuwait con l’Operation Desert Storm. Furono le prime immagini di guerra “dal vivo” di cui ho memoria in televisione. E fu la prima guerra che venne raccontata in maniera sistematica da ogni tipo di media e con un tempo di reazione minimo fra gli eventi e le notizie. I traccianti verdi dell’antiaerea iraquena, gli scud, i patriot: tutti termini che per noi che abbiamo vissuto da testimoni indiretti (ma diretti, grazie alla tv) quella che venne definita la prima guerra del villaggio globale, erano entrati nel linguaggio quotidiano.

Era strano. E faceva anche un po’ paura. Oggi le guerre non fanno quasi più notizia, e finiscono spesso in tv quando si contano i morti di questa o quella nazione impegnati in non meglio precisate “missioni di pace”. Ma questa mattina si apre un nuovo capitolo nella storia delle immagini di “guerra”: la marina israeliana ha attaccato un convoglio turco che faceva parte della flottiglia di convogli (la Freedom Flottilla) diretti a Gaza per protestare contro l’assedio della striscia e per portare aiuti umanitari ai palestinesi.

Attualmente, mentre scrivo, il bilancio ufficioso è di almeno 15 morti. Al Jazeera segue gli eventi e mostra al mondo i video dell’attacco e la tv torna a farla da padrone, insieme ai siti internet che seguono l’evolversi della situazione e che fanno rimbalzare velocemente i video di Al Jazeera. Certo, si dirà. Non è una guerra. Non nel senso tradizionale del termine. Per il momento è un attacco in acque internazionali a un convoglio pacifista, che potrebbe avere enormi conseguenze internazionali.

Il villaggio globale – e con esso anche TvBlog, che di comunicazione si occupa e si deve occupare – seguirà l’evolversi degli eventi. E attenderà, quantomeno, una condanna internazionale per quanto accaduto.