Luttazzi copione? Forse. Luttazzi spocchioso e arrogante? Sicuro
Update: A sostegno della mia tesi mi fanno notare una cosa che avevo completamente rimosso, un mio vecchio post su Luttazzi e proprio su un’accusa di plagio. L’articolo è datato Dicembre 2007, lo potete trovare qui. Si fa un gran parlare, in questi giorni, di una notizia in realtà vecchia di quasi due anni (almeno
Update: A sostegno della mia tesi mi fanno notare una cosa che avevo completamente rimosso, un mio vecchio post su Luttazzi e proprio su un’accusa di plagio. L’articolo è datato Dicembre 2007, lo potete trovare qui.
Si fa un gran parlare, in questi giorni, di una notizia in realtà vecchia di quasi due anni (almeno per chi segue su internet il sottobosco di ex fan spietati cacciatori di plagi). Daniele Luttazzi copia, questo in sintesi il messaggio. Molte battute, sono circa 250, di una produzione che si immaginava completamente originale, sono riadattamenti o traduzioni di cose scritte e recitate da mostri sacri della satira americana come Bill Hicks, George Carlin, Bill Maher, Steven Wrigth e Robert Schimmel. Le potete trovare qui e, promettono i “cacciatori”, sono destinate ad aumentare.
Partiamo da un punto: chi scrive qui è un fan di Luttazzi, dichiarato, da anni. Sin dai tempi della Gialappa’s. Per la mia personale passione credo anche di poter affermare di aver visto/letto l’intera produzione di Hicks e buona parte di quella di Carlin. Mi ero già accorto che alcune battute (una ventina a testa) fossero anche parte del repertorio del comico di Santarcangelo. Basta per parlare di plagio? Luttazzi si giustifica dicendo che questa sua pratica era dichiarata da tempo: si tratterebbe di una “caccia al tesoro”. Disseminare i suoi monologhi di citazioni di altri comici, sviluppando un confronto con i suoi fan.
Ecco, io non credo che Luttazzi copi, ma credo che il suo “saccheggio” avrebbe meritato una giustificazione più onesta: “Sono grandi battute e a me non erano venute in mente, in pochi le conoscono e io le integro al mio lavoro“. Se nel corso degli anni avesse risposto così non ci sarebbero ulteriori discussioni, nessun polverone mediatico con orde di “ex fan delusi” che arrivano a rammaricarsi perché alcune delle risate strappate da Luttazzi erano risate “truffa”.
Invece Luttazzi ha sempre difeso, con una spocchia giustificabile solo nell’ottica in cui l’intera sua opera fosse effettivamente sua, il suo primato, la sua capacità di scriversi da solo le battute arrivando a dichiarare “tutte le battute di Satyricon sono mie, chi dice il contrario deve portare delle prove o scusarsi” di fronte a qualche trombone critico tv che lo accusava di plagiare David Letterman con scarsa cognizione di causa.
Avesse detto “Satyricon è il mio programma, non è un format, le battute e gli sketch sono stati ideati da me ed in alcuni casi sono citazioni di grandi stand-up comedians ai quali Letterman può giusto lustrare le scarpe” ne sarebbe uscito con stile allora e sarebbe tranquillo ora.
Rifiutare il confronto con i suoi ex fan delusi, cercare di far cancellare ripetutamente un video che mette in confronto alcuni di questi plagi dalla rete, parlare di “diffamazione” sperando che la pervicacia dei suoi detrattori si affievolisse miracolosamente ora ha prodotto il risultato di vedere la questione rilanciata da tanti quotidiani con un polverone che gli farà rimanere per sempre appiccicato lo stigma del “copione senza talento” e il suddetto video (40 minuti su un repertorio di ore) pubblicato sul sito de L’Unità.
A noi non resta che riflettere, nel caso si voglia dare totalmente per buona la tesi del plagio, sul fatto che sulla nostra televisione non è consentito l’accesso a quanti traducono in italiano il meglio della satira mondiale. Questo è molto più avvilente di scoprire che un comico ha rubato delle battute.