La Tv che c’era – Caccia al tesoro
Dopo aver fatto il punto sui programmi protagonisti della “Tv che c’era” fino ad ora, con un apposito gioco che li ha messi a confronto, riprendiamo la rubrica parlando di un vecchio programma indimenticato. Era l’estate del 1983 quando sulla rete uno della Rai alle ore 21:30 andava in onda la prima delle due stagioni
Dopo aver fatto il punto sui programmi protagonisti della “Tv che c’era” fino ad ora, con un apposito gioco che li ha messi a confronto, riprendiamo la rubrica parlando di un vecchio programma indimenticato. Era l’estate del 1983 quando sulla rete uno della Rai alle ore 21:30 andava in onda la prima delle due stagioni di “Caccia al tesoro”, programma di cui abbiamo parlato anche con l’ideatore Jocelyn in una nostra esclusiva intervista prossimamente online. Il menù della trasmissione prevedeva che da uno studio televisivo di Parigi due concorrenti ricevessero all’interno di una busta delle frasi sibilline dalle quali trarre indizi per trovare appunto un “tesoro”. Il bello del programma era che effettivamente poi queste indicazioni erano accolte in maniera concreta dal cercatore del tesoro vero e proprio che era impersonato dall’autore del programma (con Jacques Antonie) che era Jocelyn.
Jocelyn armato di cuffie, microfono e operatore di ripresa al seguito, grazie a vari mezzi di trasporto che potevano essere un elicottero, una barca, un cavallo o quant’altro doveva poi, attraverso le indicazioni di concorrenti da studio, trovare appunto questi oggetti, che valevano ovviamente premi. I concorrenti da studio avevano a disposizione 45 minuti di tempo e gli oggetti da trovare erano 3 per ogni puntata. La trasmissione era una diretta-differita fatta in tempo reale e i concorrenti da studio non potevano vedere Jocelyn e viceversa, ma sentirne solo la voce, poi in fase di montaggio venivano abbinate le immagini esterne con quelle da studio, dando la sensazione della diretta.
Dopo il salto continua la storia di “Caccia al Tesoro” anche con uno spezzone video di inizio puntata:
In studio a Parigi a condurre c’era la bravissima Lea Pericoli, mentre l’esperto che guidava i concorrenti alla ricerca degli indizi per trovare i tesori, era Brando Quilici, figlio del grande Folco Qulici, documentarista televisivo esperto di mare. La coppia in studio aveva a disposizione una biblioteca di libri per riuscire a scoprire quale fosse il tesoro da trovare, il tutto mentre Jocelyn intanto si portava nel luogo dove secondo loro l’oggetto fosse. Bellissime le location che potevano essere un deserto, un fiume, una città sperduta e tutto fatto in tempo assolutamente reale, con il fatidico cronometro dei 45 minuti in sovrimpressione.
Una trasmissione davvero appassionante che andò in onda purtroppo solo per due estati, quella del 1983 e quella del 1984, quando ancora la Rai non abbandonava il pubblico della stagione più calda e soprattutto quando la Rai sperimentava, magari anche con successo. Di questo programma ma non solo abbiamo parlato proprio con Jocelyn in una intervista che presto vedrete online qui su TvBlog..
A seguire il video della sigla di “Caccia Al Tesoro” sulle note della canzone “Runner in the Sky” :