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Rai: Giovanni Masotti ricorre contro la rimozione

Giovanni Masotti, ex corrispondente Rai da Londra, ricorre al Tribunale del Lavoro contro la decisione dell’azienda di rimuoverlo dal ruolo che ha ricoperto negli ultimi quattro anni e mezzo. Lo stesso Masotti ha dichiarato all’Adnkronos: Chiedo il reintegro immediato come corrispondente responsabile dell’ufficio londinese della Rai preannunciando anche la richiesta di danni professionali e privati,

pubblicato 20 Luglio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 14:05


Giovanni Masotti, ex corrispondente Rai da Londra, ricorre al Tribunale del Lavoro contro la decisione dell’azienda di rimuoverlo dal ruolo che ha ricoperto negli ultimi quattro anni e mezzo. Lo stesso Masotti ha dichiarato all’Adnkronos:

Chiedo il reintegro immediato come corrispondente responsabile dell’ufficio londinese della Rai preannunciando anche la richiesta di danni professionali e privati, di immagine e di salute. La mia rimozione dall’Ufficio Rai di Londra dalla sera alla mattina dopo quattro anni e mezzo e senza nessun avviso senza una bozza di trattativa su una destinazione alternativa, con una famiglia e una bimba nata a Londra e con 5 giorni per sgombrare tutto come fossi un pacco postale e con uno stipendio più che dimezzato è a dir poco allucinante. È una cosa che grida vendetta dal punto di vista sindacale, professionale e umano.

Masotti, che nel suo ruolo incassava uno stipendio di 240 mila euro lordi, è un altro dei dipendenti Rai che non accettano le decisioni dell’azienda, di fatto di questo passo impossibilitata a prendere una qualsiasi decisione sulla collocazione dei propri dirigenti. Basta guardare l’esempio del reintegro di Ruffini sulla poltrona di direttore di RaiTre, confermata oggi dal Tribunale di Roma. La sua destituzione appare politicamente curiosa, tenendo conto che Masotti è da sempre allineato su posizioni governative.

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