Life, Tessa Gelisio a TvBlog: “No ai conduttori che per fare spettacolo infilano la testa nella bocca del coccodrillo. E’ diseducativo”
Questa sera alle 21:10 su Rete 4 va in onda il terzo appuntamento con “Life“, lo spettacolare documentario della BBC in sei puntate che vede come narratrice d’eccezione Tessa Gelisio. Tessa nasce ad Alghero il 6 maggio 1977. Il debutto televisivo è del 2001, con “Blu&Blu” su Tmc, poi con “Oasi” su La7. Per Rai
Questa sera alle 21:10 su Rete 4 va in onda il terzo appuntamento con “Life“, lo spettacolare documentario della BBC in sei puntate che vede come narratrice d’eccezione Tessa Gelisio.
Tessa nasce ad Alghero il 6 maggio 1977. Il debutto televisivo è del 2001, con “Blu&Blu” su Tmc, poi con “Oasi” su La7. Per Rai 2 ha partecipato a “Sereno variabile” nel 2002; per Rai 1, “Italia che vai” (2003). Dal 2003 è a Rete 4 dove ha condotto “Solaris” (2003-2006) e “Pianetamare“, (2003 ad oggi). Ha condotto inoltre lo speciale sul “Concerto di Natale” nel 2007 e l’Omaggio a Luciano Pavarotti nel 2008.
TvBlog ha rivolto alcune domande alla conduttrice di “Pianetamare” e narratrice di “Life”. Buona lettura!
“Life”, il documentario realizzato dalla BBC e trasmesso da Rete 4 in prima serata ogni mercoledì sta ottenendo ottimi risultati di ascolto con il 9,75% la prima serata e l’8,10% la seconda, ampiamente sopra la media di rete. Se lo aspettava?
“Se devo essere sincera, così tanto no. Si sente spesso dire che la qualità non paghi in termini di ascolti soprattutto quando è sofisticata e si pensa che sia un prodotto di nicchia; andare sulla generalista con un prodotto che ha un linguaggio classico, era una sfida. Ma sta andando meglio del previsto, il risultato è la dimostrazione di come in televisione ci sia sempre più bisogno di prodotti di qualità”.
Visto il successo si può pensare ad una seconda edizione?
“A dire il vero, come ha dichiarato anche lo stesso Mike Gunton della BBC sarebbe complicato realizzarla poichè ci sono voluti 5 anni per costruire la prima edizione: ci vorrebbero almeno altri cinque anni per farla. Però chissà, magari potremmo proporre un altro prodotto, la BBC realizza tanti documentari e prodotti di qualità adatti al nostro Paese”.
In questo periodo spopolano e ottengono tutti buoni risultati i programmi sulla natura e documentaristici trasmessi in prima serata, dal classico “Superquark”, a “Wild-Oltrenatura”, allo stesso “Life”. Come mai funzionano così tanto secondo lei?
“Molto probabilmente anche perchè per anni ce ne sono stati molto pochi, soprattutto a Mediaset. E’ ritornata la natura che era assente dalla prima serata dai tempi de La macchina del tempo di Alessandro Cecchi Paone. Abbiamo realizzato “Solaris” ma era quotidiano e poi “Pianetamare” ma anche questo va nel daytime. In prima serata, almeno per quanto riguarda Mediaset, di documentari non se ne vedevano da tempo nonostante, stando ai risultati di “Life”, il pubblico li gradisca molto”.
Qual è il motivo secondo lei per cui “Life” riscuote così tanti consensi?
“Senz’altro le straordinarie scene che vengono mostrate. Si tratta come ho già detto di documentaristica classica e, anche se alcuni comportamenti sono stati filmati per la prima volta, sono le immagini che catturano e interessano il pubblico. Per esempio quella con i delfini che cacciano facendo dei cerchi con i pesci che saltano e cadono nella loro bocche, è straordinaria. Ripresa poi con un piano-sequenza che parte dall’acqua e poi probabilmente in mongolfiera si alza in cielo fino a perdere di vista questi cerchi. Anche uno che non è un appassionato di natura rimane a bocca aperta per la bellezza delle immagini che ti fanno riflettere su quanto è bella la vita, che spettacolo è, che meccanismi inventano gli animali per sopravvivere, difendersi ed attaccare”.
Durante la presentazione di “Life” ha dichiarato di non gradire molto i programmi sulla natura in cui i protagonisti interagiscono con gli animali. Come mai?
“Non li trovo educativi. Non mi sembra corretto mostrare un certo tipo di rapporto uomo-animali in un certo senso contro-natura. Esistono gli animali domestici che si sono evoluti da 10.000 anni a questa parte con l’uomo e si chiamano domestici proprio perchè l’uomo li ha selezionati quasi come compagni della propria vita portandoli nel corso degli anni a vivere a contatto con lui. Gli animali selvatici invece, per una serie di motivi come la sicurezza nei nostri e nei loro confronti, per una questione di rispetto, non vanno toccati. Quando vedo un conduttore che infila la testa dentro alla bocca di un coccodrillo mi fa arrabbiare e soprattutto non è un messaggio educativo per i bambini. Quando cresceranno, avendolo visto fare al conduttore, magari tenteranno di fare la stessa cosa non appena si troveranno di fronte ad un coccodrillo. Poi ci si lamenta se uno va in India e viene sbranato da una tigre! Non dico che la tv debba essere per forza educativa ma perlomeno non deve dare messaggi sbagliati come questo”.
Parliamo della sua carriera professionale. Da “Pianeta mare” a “Life”, da “Blu&Blu” a “Oasi” e tanto altro. La natura è insita nel suo dna professionale?
“Sì assolutamente, sono cresciuta a pane e Piero Angela. Sin da piccola in televisione ho guardato quasi solamente documentari. E poi ho avuto la fortuna di crescere in campagna vicino al mare perciò sono vissuta sempre in una casa paragonabile ad uno zoo per i tanti animali che c’erano. Inoltre i miei genitori mi hanno fatto viaggiare tanto, soprattutto in posti selvaggi e mi hanno parlato tanto di questioni ambientali. Insomma, sono cresciuta in mezzo alla natura.”
Da molti anni lei si occupa anche di “Pianetamare”, forse un documentario unico nel suo genere per ciò che riguarda il linguaggio che viene usato.
“E’ appena iniziata l’ottava edizione che riprenderà con la messa in onda delle nuove puntate dal 12 di settembre ed è un programma che piace al pubblico. Ha un ottimo gradimento sia in termini quantitativi che qualitativi; è sempre alla ricerca di esperienze nuove e di luoghi nuovi e ha uno stile che ormai si è affermato nel tempo. Un programma che mi da’ tanto dal punto di vista professionale e mi toglie tanto dal punto di vista fisico! (ride ndr)”.
A breve a tal proposito dovrebbe uscire un nuovo libro su “Pianeta mare” giusto?
“Sì, ad ottobre uscirò con il terzo libro de Le ricette di Pianetamare, tratto da uno dei momenti quello della cucina che riscuote il maggior successo di pubblico. Ci tengo a dire che piace perchè si conoscono le ricette del territorio legate a prodotti meno noti, i cosiddetti pesci poveri, che spesso vengono snobbati e non finiscono sulle nostre tavole. E’ uno spreco dal punto di vista alimentare, ecologico, e pure economico perchè costano molto meno rispetto agli altri ma sono buonissimi. Noi cerchiamo proprio di promuovere attraverso queste ricette sfiziose il consumo di più specie ittiche e non sempre le stesse cose”.
Visto il gradimento che “Pianeta mare” da anni riscuote, non avete mai pensato ad uno sbarco in prima serata?
“Non credo sia fattibile poichè così com’è non andrebbe bene. La prima serata ha bisogno di un format diverso, non dico che il mare non possa approdare in prime time ma se accadesse il programma dovrebbe essere completamente rivoluzionato. Chissà…”
Tornando ai suoi esordi a TMC si occupava, neanche a farlo apposta ancora di natura…
“La cosa buffa è stata che il primo programma era sul mare. Alla fine finisco sempre in mezzo al mare. Di quel periodo ricordo che sono stata fortunata a passare subito alla conduzione senza aver mai fatto niente prima. Ho cercato di imparare il più possibile in meno tempo possibile perchè buona la prima, se avessi sbagliato quel programma non me ne avrebbero dati altri. Per fortuna è andata bene e l’anno dopo ne ho iniziato uno su La7 che parlava anch’esso di natura. Mi sono buttata nella mischia, ho improvvisato e ho ottenuto risultati”.
Si è sempre occupata di natura, ma le piacerebbe anche cambiare genere?
“Parlare di natura è sempre quello che avrei voluto fare per cui non vorrei lasciarla. Ma mi piacerebbe anche fare anche qualche cosa d’altro…”
Per esempio le sarebbe piaciuto presentare “Mattino Cinque”, visto che era tra le papabili alla conduzione? Dispiaciuta per non essere stata scelta per quel programma?
“Devo ancora capire se mi sia dispiaciuto…”
Una risposta sibillina… Cambiamo argomento… Da un’esperta ambientalista come lei, come sta la nostra Terra? La possiamo ancora salvare?
“Sì, per fortuna non siamo ancora arrivati al punto di non ritorno. Bisogna darsi una mossa perchè è una questione di tempi e di quantità: se fossimo in 100 su questo pianeta potremmo fare quello che ci pare perchè il nostro impatto sarebbe minimo ma siccome siamo miliardi dobbiamo ridurlo. Dobbiamo ridurre la quantità di risorse che utilizziamo e i rifiuti che creiamo, dovremo farlo abbastanza velocemente perchè ad un certo punto l’ecosistema sul pianeta Terra arriverà ad un punto di rottura. Non sarà un problema questo per la vita sul pianeta, ma per noi perchè ci troveremo seriamente ad avere difficoltà a livello di approvvigionamento alimentare, idrico e anche a livello climatico, come sta già accadendo”.
Per concludere, lei che viaggia molto per lavoro, dove andrà a passare le prossime vacanze?
“Resterò in Italia perchè non ho molta voglia di viaggiare. Starò una settimana in Toscana dai miei genitori e un’altra in Sardegna dal mio fidanzato. Voglio stare tranquilla e rilassarmi in vista della nuova stagione”.
E dove consiglierebbe ai lettori di TvBlog e ai suoi telespettatori di passare le vacanze?
“Quest’anno in Italia. Dopo anni di esterofilia ci vuole un ritorno alla scoperta della nostra penisola che ha angoli straordinari che non conosciamo. Qualche giorno fa ero a Chia in Sardegna… Altro che Maldive! Una sana riscoperta dell’Italia quest’anno ci vuole per tutti”.
Allora buone vacanze e in bocca al lupo per la prossima nuova stagione televisiva.
Michele Biondi