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Su RaiStoria i 50 anni delle Olimpiadi di Roma

Esattamente cinquant’anni fa, dal 25 agosto all’11 settembre 1960, si svolsero a Roma i Giochi Olimpici. Per festeggiare questa importante ricorrenza, il canale Rai Storia dedicherà all’evento 10 giorni di programmazione, “riesumando” il tanto materiale presente nelle Teche Rai. Non solo il racconto delle Olimpiadi, ma il resoconto di un periodo storico importante: un giornale

pubblicato 22 Agosto 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 13:42


Esattamente cinquant’anni fa, dal 25 agosto all’11 settembre 1960, si svolsero a Roma i Giochi Olimpici. Per festeggiare questa importante ricorrenza, il canale Rai Storia dedicherà all’evento 10 giorni di programmazione, “riesumando” il tanto materiale presente nelle Teche Rai. Non solo il racconto delle Olimpiadi, ma il resoconto di un periodo storico importante: un giornale costava 30 lire, un caffè 50 e il biglietto del tram 35. Il 2 gennaio moriva a tortona il campione di ciclismo Fausto Coppi, dopo una febbre malarica non riconosciuta, mentre a maggio Federico Fellini vinceva la Palma d’Oro al festival di Cannes con “La dolce vita”.

Il 1960 è stato l’anno del “miracolo economico” con un prodotto interno lordo pari all’8,3%, il più alto della storia d’italia. Ben 17 paesi africani divennero indipendenti, tanto che il 1960 fu ricrdato come “l’anno dell’Africa”. John F. Kennedy fu eletto Presidente degli Stati Uniti, era il primo cattolico che entrava alla Casa Bianca, e Roma ospitava le Olimpiadi, evento che per la Città Eterna fu l’occasione per unire sport e cultura. Le gare furono organizzate nei luoghi della storia: le Terme di Caracalla, la Basilica di Massenzio e con lo sfondo dei Fori, del Colosseo, dell’Arco di Costantino per finire con le quelle di canoa al lago Albano.

Un modo speciale per “far vivere i monumenti” creando la vita attorno ad essi. Indimenticabile e suggestiva la maratona disputata in una affascinante Roma notturna, vinta dalla sorpresa etiope Abeba Bikila, che gareggiò scalzo. E per la TV un ruolo di primo piano. Quella grande “scatola nera” divenne di colpo un “bene di largo consumo” e con le Olimpiadi scoppiò “l’epidemia da video”. Per la prima volta le immagini delle gare furono trasmesse in TV in tutta Europa dal centro RAI del Foro Italico.

La Tlevisione Italiana aveva fatto le cose in grande: 4 studi, una centrale video, 450 tecnici, un’officina mobile per assicurare l’efficienza a telecamere e pannelli di trasmissione, 80 interpreti al servizio dei giornalisti delle 65 radio e 20 televisioni straniere. Un preventivo di spesa di circa 300 milioni per assicurare ai telespettatori in tutto il mondo la visione delle gare sportive. 106 le ore di trasmissione prodotte dalla Rai, di cui 96 in Eurovisione e Intervisione (permetteva la visione nei paesi dell’est Europa). Roma si era rifatta il look e dotata di un nuovo aero porto a Fiumicino sull’Isola Sacra, tutto era pronto per quel 25 agosto. Adolfo Consolini pronunciò il giuramento degli atleti, mentre ad aprire ufficialmente i giochi fu il Presidente della Repubblica.

Rai 1