Futurama: la fine del cane Seymour
Forse é stata l’unica volta in cui non ho riso a crepapelle guardando un episodio di “Futurama”. Un post di Geekosystem mi ha riportato alla mente il triste finale del settimo episodio della quarta stagione della serie animata sci-fi dal titolo “Cuore di cane” (Jurassik Bark). Nella puntata Fry, nel corso di una visita ad
Forse é stata l’unica volta in cui non ho riso a crepapelle guardando un episodio di “Futurama”. Un post di Geekosystem mi ha riportato alla mente il triste finale del settimo episodio della quarta stagione della serie animata sci-fi dal titolo “Cuore di cane” (Jurassik Bark).
Nella puntata Fry, nel corso di una visita ad un museo, rimane scioccato di trovare un cane fossilizzato che riconosce come il cagnolino che aveva nel ventesimo secolo, Seymour, spelacchiato, dai grandi occhi sporgenti.
Fry e Bender vanno a vedere una pizzeria del ventesimo secolo scoperta dagli archeologi e scoprono che in effetti è la pizzeria Panucci, proprio quella in cui Fry lavorava nel 1999. Fry scopre anche i resti fossilizzati del suo vecchio cane proprio lì. Inizialmente lo vuole riportare in vita ma poi ci ripensa perché crede che il cane abbia avuto una vita piena. In realtà il suo caro e fedele amico ha trascorso quindici anni della sua vita in attesa del ritorno del suo padrone (Fry era stato accidentalmente congelato). Fry pensa che Seymour si sia dimenticato di lui e ferma il processo di clonazione. Nella scena finale vediamo Seymour aspettare invano per il resto della sua vita fermo fuori dalla pizzeria Panucci.
Non solo io ricordo il geniale episodio. C’è persino un gruppo su Facebook che ha pianto lacrime sincere alla fine dell’episodio, chiamato “I cried for the dog episode of Futurama” e c’è chi desidera che il cane finalmente ritorni in vita. Ho anche scoperto dove gli autori hanno tratto ispirazione per creare il personaggio. Godetevi la scena finale dell’episodio, con il sottofondo musicale del brano malinconico “I will wait for you” cantato da Connie Francis, dopo il salto.