Emmy 2010: sorpresa Modern Family, delusione Glee, Lost e House. Siete d’accordo?
Gli Emmy Awards che sono stati assegnati ieri, lo abbiamo detto, ci hanno regalato molte sorprese. In tanti si aspettavano delle conferme, altri dei riconoscimenti “alla carriera”. Invece, in alcuni casi, ci sono stati dei colpi di scena degni del migliore telefilm. E come in ogni trama controversa che si rispetti, non sono mancate le
Gli Emmy Awards che sono stati assegnati ieri, lo abbiamo detto, ci hanno regalato molte sorprese. In tanti si aspettavano delle conferme, altri dei riconoscimenti “alla carriera”. Invece, in alcuni casi, ci sono stati dei colpi di scena degni del migliore telefilm. E come in ogni trama controversa che si rispetti, non sono mancate le polemiche, almeno su TvBlog.
Cominciamo dalla vera rivelazione della premiazione, ovvero “Modern Family”, a cui sono andati tre premi: Miglior comedy, Miglior attore non protagonista comedy e Miglior sceneggiatura comedy. Un bottino niente male per una serie che, nonostante il grande successo avuto in America (con oltre 10 milioni di spettatori) non era tra le favorire tanto quanto la rivale “Glee”.
Sarà stata la “promessa” di far sfilare nuda Sofia Vergara, o forse la preferenza da parte della giuria verso una comicità meno urlata, fatto sta che la comedy della Abc, con queste premesse, si prepara ad una seconda stagione di successi, rafforzati da questi premi. Per la serie di Ryan Murphy, comunque celebrata sia con l’apertura del programma che col premio a Jane Lynch ed alla regia del pilot, la consacrazione da parte del premio più ambito dalla tv americana non c’è stata.
Colpa, forse, di una seconda parte di stagione meno brillante della prima, o dell’eccessiva mania che durante l’estate ha preso sia il pubblico che i media, che hanno riportato notizie su “Glee” ogni giorno, tanto da far pensare che lo show possa arrivare ad un punto di non ritorno. Speriamo, ad ogni modo, che il mancato Emmy sia un modo per gli autori per darsi da fare ancora di più e dimostrare di meritarsi, il prossimo anno, la statuetta (comunque “Glee” ha già vinto il Golden Globe ed il Tca Award, quindi non è che sia rimasta a mani vuote).
L’altro grande escluso della serata è stato “Lost”. Alla serie cult qualche accenno è stato fatto durante lo show, ma nessun premio gli è stato assegnato. Come mai? I fan hanno criticato questa decisione, contestando il fatto che un premio sarebbe dovuto andare anche solo per il fatto che il finale della serie ha coinvolto tutto il mondo. Evidentemente, l’attenzione si è focalizzata su una sesta stagione che ha lasciato molti titubanti, con un finale che ha spaccato in due l’opinione pubblica. Ma, lasciatemelo dire, forse lo “scandalo” maggiore sta nel mancato premio a Michael Giacchino per la colonna sonora (premio vinto da “24”).
E poi c’è “Dr. House”. Il medical della Fox potrebbe inventarsi svolte lesbo, figli segreti, bastarde tagliagole che tornano alla ribalta, eppure per Hugh Laurie & Co. non c’è verso di vincere un premio. C’è chi dice che con la sesta stagione la serie abbia preso una direzione pessima, chi dà ancora fiducia allo show, chi non ha mai smesso di amarlo. Ma, soprattutto, sono molti quelli che vorrebbero dare l’Emmy al protagonista, uno dei più bravi attori della tv americana (ed è inglese) che ormai ha fatto il callo all’Emmy mancato.
Inoltre, “30 Rock” ha avuto meno attenzioni, così come “Dexter”, mentre “True Blood” resta ancora a mani vuote. Questi sono gli Emmy: soddisfazioni (come la meritata statuetta a Jim Parsons) e delusioni.
D’altra parte, la serata di ieri ha dato anche parecchie conferme, come quella di “Mad Men”, ancora Miglior Drama, e di “Breaking Bad” (con il Miglior attore protagonista e non di una serie drama), serie che hanno già vinto in passato in barba allo scontento di chi le considera elitarie. Il fatto di piacere a pochi (anche se i 4 milioni di “Mad Men” per Amc non sono affatto pochi) non vuol dire che non siano bene realizzate e, anzi, sono forse gli show che, nella loro realizzazione, si avvicinano di più al cinema.
E poi ci sono le nuove serie, quelle che devono ancora farsi conoscere per poter essere apprezzate, come “The Good Wife”, che ha già ottenuto dei premi come il Golden Globe che ne risaltano la qualità e che, statene certi, torneranno a far parlare di sè nei prossimi Emmy.