Big Love 4, da stasera su Fx. E l’America si prepara al docu-reality poligamo Sister Wives
La poligamia, per la tv, ormai è un argomento più che sdoganato. Lo testimonia la quarta stagione di “Big Love”, discussa serie della Hbo sugli amori di un uomo e delle sue tre moglie, che torna da stasera alle 21 su Fx (canale 119 di Sky) con gli episodi della quarta stagione.Bill (Bill Paxton), di
La poligamia, per la tv, ormai è un argomento più che sdoganato. Lo testimonia la quarta stagione di “Big Love”, discussa serie della Hbo sugli amori di un uomo e delle sue tre moglie, che torna da stasera alle 21 su Fx (canale 119 di Sky) con gli episodi della quarta stagione.
Bill (Bill Paxton), di fronte all’apertura del nuovo casinò Blackfoot Magic, all’incontro con la lobbista Marilyn (il premio Oscar Sissi Spacek) ed alla candidatura a membro del Senato per lo Utah per diffondere i principi della poligamia, non dimentica le sue mogli, ed in particolare la crisi con Nicki (Chloe Sevigny), di cui seguiremo il seguito.
Novità anche per Sarah (Amanda Seyfried), il cui personaggio si troverà defilato in questa stagione, per permettere all’attrice di lavorare nel cinema, mentre per Barb (Jeanne Tripplehornn) i guai saranno legati al casinò. In tutto questo, ovviamente, contano anche i figli, con cui Bill si trova a che fare non senza difficoltà, come con Ben (Douglas Smith). Le relazioni sono andate oltre lo “scandalo” del tema principale, cosa che ha permesso alla tv americana di tornare sull’argomento, addirittura con un docu-reality, “Sister Wives”.
In partenza su Tlc dal 26 settembre, lo show (il cui titolo indica il ruolo delle mogli spose di un poligamo) seguirà per sette puntate la vita della famiglia Brown, con a capo Kody e le sue tre (ma presto diventeranno quattro) mogli. Non più finzione, ma realtà: i tredici figli sono reali, così come il vivere tutti insieme e (ovviamente) i momenti di crisi.
“Big Love” non stupirà più (ma le storie restano ben scritte), ma ha permesso che un tema delicato e poco noto come la poligamia arrivasse in televisione attraverso una storia vera, per farsi conoscere a chi solo ne ha sentito parlare in termini poco chiari.