Home Marco Costa, vice-direttore di Canale 5 a TvBlog: “Non è la Rai su La5? Non lo escludo. Canale 5 non teme lo switch off, il palinsesto andrà in assestamento” [2° p.]

Marco Costa, vice-direttore di Canale 5 a TvBlog: “Non è la Rai su La5? Non lo escludo. Canale 5 non teme lo switch off, il palinsesto andrà in assestamento” [2° p.]

Pubblichiamo la parte finale dell’intervista che abbiamo realizzato con Marco Costa, vice-direttore di Canale 5 e La5 (qui potete leggere la prima). In questa seconda parte il dirigente spiega il motivo della mancanza della replica de “I Cesaroni” sulla rete free del digitale terrestre Mediaset, parla di un’ipotetica riproposizione di “Non è la Rai” e

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pubblicato 15 Settembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 12:47

Pubblichiamo la parte finale dell’intervista che abbiamo realizzato con Marco Costa, vice-direttore di Canale 5 e La5 (qui potete leggere la prima). In questa seconda parte il dirigente spiega il motivo della mancanza della replica de “I Cesaroni” sulla rete free del digitale terrestre Mediaset, parla di un’ipotetica riproposizione di “Non è la Rai” e fa autocritica sulla stagione estiva non brillante di Canale 5. Per il futuro, in una garanzia allungata come annunciato a giugno da Marco Paolini, direttore marketing strategico Mediaset, Canale 5 punterà ancora sui suoi brand storici e lancerà qualche prodotto nuovo.

Tornando a parlare di riproposizioni, è ancora molto forte l’appeal tra il pubblico di un programma storico, “Non è la Rai”, tanto è vero che viene richiesta dai fans una replica o una nuova edizione. Potremmo vederla su La5?

“’Non è la Rai’ è senz’altro un evergreen. Non vi nascondo che all’inizio, prima che La5 partisse, questo programma era stato preso in considerazione per una sua riproposizione. Poi abbiamo optato sui telefilm e sulle serie che abbiamo trasmesso. Non escludo però che l’idea non possa essere ripresa in considerazione. Stiamo effettuando degli esperimenti: penso ad esempio alla messa in onda di cartoni animati, cosa per nulla prevista alla vigilia e che invece ha funzionato molto. Terminati ‘Lady Oscar’ e ‘Kiss me Licia’ cercheremo nel vasto magazzino Mediaset nuovi titoli da proporre in questa fascia”.

Dai comunicati di luglio era prevista la replica della puntata trasmessa il venerdì su Canale 5 de “I Cesaroni” al sabato mentre ora sta andando in onda la riproposizione de “I Liceali 2”. Come mai?

“Abbiamo fatto una riflessione e concluso che una serie come ‘I Cesaroni’ non sia molto adatta al sabato sera. E’ una fiction che verrebbe penalizzata dal calcio, è romano-centrica, legata per molti aspetti anche alla Roma. Abbiamo preferito lasciarla solo su Canale 5 per adesso. Viceversa proponiamo la seconda stagione de ‘I Liceali’ poiché la prima ci ha dato tante soddisfazioni: è stata scritta e realizzata prima della nascita di La5 ma è perfetta per questa rete, sia come linguaggio, che come scrittura, che come pubblico di riferimento”.

Quanto è complesso per il vice-direttore di La5 e Canale 5 programmare su due reti che in qualche modo hanno prodotti simili?

“In realtà è abbastanza semplice perché abbiamo una bella equipe, facciamo un bel lavoro di squadra guidati dal nostro bravo Channel Manager Stefano Baldeschi, reduce in questi giorni dal Festival del Cinema di Venezia, e agli altri miei collaboratori”.

I Liceali 2
Ci sono dei programmi, attualmente trasmessi dalle altre reti che vorrebbe portare anche su La5?

“Quello che volevamo trasferire da Canale 5 lo abbiamo portato. Per quanto riguarda le altre reti Mediaset, direi che come target di riferimento ci sentiamo più vicini ad Italia 1 e ci piacerebbe portare sulla nostra rete successi come “Le Iene”, “Colorado” o anche serie come “Dr. House” o “Grey’s Anatomy”, che sarebbero perfette per il nostro target. Anche delle serie trasmesse da Premium sono molto appetibili”.

Passiamo ora a Canale 5. Come vede questa stagione che a mia memoria è una delle più movimentate a livello di palinsesto che si ricordi? Non pensa che tutti questi cambiamenti anche dell’ultima ora possano alla lunga disaffezionare il pubblico?

“Questa stagione che parte con la garanzia il 12 settembre (stessa data della Rai) si preannuncia difficile anche perché, facendo un esempio calcistico, se 10 anni fa c’erano solo due squadre forti e altre che dovevano salvarsi, ora siamo di fronte a tutte teste di serie. Ogni serata non è più così scontata: il pubblico è iper-attento, pretende la qualità e la serietà. Sono convinto che la cosa più corretta da fare sia quella di mantenere la serialità degli appuntamenti perché il pubblico li riconosce: non a caso i prodotti che vincono sono quelli che si chiamano ‘Grande Fratello’, ‘C’è Posta per Te’, ‘Chi ha incastrato Peter Pan?‘, ‘Paperissima‘, perché creano appuntamenti fissi. Penso comunque che il caos di questi primi giorni andrà in assestamento nelle prossime settimane”.

Marco Paolini, direttore marketing RTI, aveva annunciato a giugno la possibilità di un periodo di garanzia allungato da settembre a luglio.

“So che c’è una volontà di estendere più a lungo la stagione e in pratica questo sta già avvenendo, se si pensa che per esempio che prodotti forti come ‘Grande Fratello’, ‘Paperissima’ e ‘I Cesaroni’ si prolungheranno fino ai primi mesi del 2011. Quest’anno senza Campionati del Mondo, Olimpiadi o Europei potrebbe essere l’occasione per osare e per sperimentare di più”.

I Tudors Canale 5 viene da una stagione estiva deludente mentre Retequattro e in parte Italia 1 hanno ottenuto risultati interessanti. Pensate a qualche cambiamento rispetto a ciò che non ha funzionato nel periodo estivo?

“Non abbiamo fatto una stagione brillante, inutile nascondersi. Retequattro ha avuto film e serie in prima tv oltre a prodotti di grande qualità come ‘Life’ e anche Italia 1 ha trasmesso il programma ‘Wild’ che ha pagato non solo in termini di ascolti ma anche di immagine e di riconoscibilità. Forse l’errore di Canale 5 è stato quello di appoggiarsi 7 sere su 7 su film di cui 5 erano pluritrasmessi e su una serie come ‘Women’s Murder Club’ che è stato un esperimento. Publitalia ci aveva chiesto una serata telefilm da vendere agli inserzionisti e abbiamo avuto disponibile solo quella con risultati non positivi. Per assurdo, l’esperimento ‘I Tudors’ giudicato tre anni fa negativo, era andato meglio, raggiungendo il 18% in prima serata”.

State pensando a come rinnovare il preserale ora che anche il ‘Milionario’ dà qualche segno di stanca?

“Aveva chiuso — bene alla fine della garanzia di primavera, ora è partito da pochi giorni, diamogli tempo. Intanto ha già recuperato 4-5 punti rispetto alla stagione estiva quando la gente ancora non si è sincronizzata in pieno e ancora non è totalmente a conoscenza che tutti i programmi siano ripartiti e sono terminate le repliche. Il pubblico sta cambiando e stanno cambiando le esigenze del telespettatore. Aspettiamo a e alla fine della stagione faremo le considerazioni su tutto il palinsesto nel suo insieme “.

Quale rete generalista, Canale 5 teme lo switch off e la possibilità che il suo pubblico possa diminuire?

“No, io prevedo per la tv generalista un futuro ancora radioso. E’ chiaro che questo implichi dover pensare di più, immaginare qualcosa di differente rispetto alla tv tematica. Dovremo riflettere su ciò che funziona e ciò che invece non va. Nella stagione scorsa nonostante tutto abbiamo lanciato due programmi nuovi come ‘Io canto’ e ‘Italia’s got talent’ che sono andati molto bene nonostante il calcio, ‘L’Isola dei Famosi’ o ‘Ballando con le stelle’. Sarà questa la direzione da seguire compatibilmente con i budget assegnati”.

Pensate di rinnovare il parco titoli di Canale 5?

“La primavera è una bella palestra per osare, essendo più lunga rispetto all’autunno. Penso perché ci possa essere un futuro radioso sulla tv generalista si possa e si debba lavorare a 360 gradi per proporre prodotti nuovi insieme a brand storici e di successo. Un esperimento simile lo stiamo attuando con la fiction, partita quest’anno con il grande successo de ‘Il Peccato e la Vergogna’ seguito da oltre 6 milioni di spettatori e con ‘I Cesaroni’”.

Ringraziamo Marco Costa per la disponibilità augurando a La5 e Canale 5 una stagione di grandi risultati.
(Michele Biondi)

Italia's got talent

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