Milly (Kaiser) Carlucci prima e dopo Miss Italia… “ti fa sentire inadeguato”? Con i figli parla in inglese
Steso il sipario su Miss Italia (vinto dalla bella e tatuata Francesca Testasecca), il sottoscritto non riesce a levarsi la testa “le illusioni perdute” di Milly Carlucci, ovvero mesi di “grandi speranze” dispensate in una miriade di interviste sensazionalistiche. E’ un po’ come il gioco delle parti: per anni te la dipingono come l’impeccabile maestrina
Steso il sipario su Miss Italia (vinto dalla bella e tatuata Francesca Testasecca), il sottoscritto non riesce a levarsi la testa “le illusioni perdute” di Milly Carlucci, ovvero mesi di “grandi speranze” dispensate in una miriade di interviste sensazionalistiche.
E’ un po’ come il gioco delle parti: per anni te la dipingono come l’impeccabile maestrina dalla penna rossa, la conduttrice datata e figlia di un anacronismo televisivo duro e morire. E tutti questi epiteti, probabilmente, sono più che legittimi e aderenti al personaggio televisivo che ha sempre incarnato. Poi, forte del successo pop di Ballando, ti promette di “svecchiare tutto” con un tale(nt) entusiasmo che per un attimo vuoi crederle.
Ma vedere la Carlucci incespicare e balbettare in prima serata evento, pur trincerandosi dietro una conduzione (fintamente) rassicurante, me l’ha resa più umana. Allora ho pensato di rispolverare le vecchie interviste e cercare di penetrare più a fondo, nella verità di una delle conduttrici che forse il pubblico conosce meno.
Ringrazio per questo il giornalista Andrea Greco del settimanale A, che una settimana fa non si è limitato alla solita marketta di rito su Miss Italia. Ma ha raccontato la sua ‘regina’ in una maniera eccezionalmente inedita:
“E’ il Kaiser con i piedi giganti della tv italiana. Lei ride sul nomignolo che chi lavora con lei le ha appioppato. Si può frugare negli archivi, arare i blog, sobillare i suoi collaboratori ma non serve a nulla. Nessuno parla male di lei, e lei non parla male di nessuno. In studio possono capitare le cose più allucinanti, ma mantiene la calma. Come faccia a non farsi mai saltare la mosca al naso resta un mistero per tutti. Tranne che per lei, cresciuta in una famiglia dove le parolacce erano bandite e suo padre, generale, non tollerava volgarità”.
Dopo il salto, scopriamo dall’intervista in questione quello che mai avremmo immaginato su Milly, che la rende profondamente simile a una vera mamma perbene italiana, metà forte metà fragile:
“Tendo a occuparmi di tutto, ma giuro che mi immagino più come un coach, l’allenatore di una squadra che deve portare a casa il risultato”.
“Oggi uno sketch lungo e ben scritto è perdente rispetto al trash, all’insolito. E gli ascolti contano. Ecco, io non so fare la tv spazzatura. Così mi sforzo di trovare un punto di contatto tra la qualità che mi piace e i dati dell’Auditel. Un compromesso è possibile. Ballando con le stelle, se fosse Ballando, forse non avrebbe successo. Natalia Titova è bellissima e bravissima, ma per fare ascolti le devo affiancare un vip che impara a ballare”.
“Certo, non posso pagare di tasca mia i Pink Floyd per averli in trasmissione. Però se si devono noleggiare due fari in più e non ci sono fondi, non è un problema. Oltre che la conduttrice, sono il capoprogetto, non mi posso tirare indietro. E dico a tutti i collaboratori che siamo una famiglia. Devo essere coerente. Se usciamo a pranzo insieme pago io. E mi fa piacere”.
“Con i miei figli parlo solo in inglese, con il papà, che chiamiamo tutti Daddy, parlano solo in italiano perché l’inglese non lo sa. Comunque sono tutte e due lontani. La più grande si è laureata alla London School of Economics e ha lavorato alla Goldman Sachs. L’altro è in un college in Inghilterra. Il regolamento del college di mio figlio ha evitato una piccola crisi familiare. Patrizio si voleva fare i capelli rasta, e prima che dovessi fare le barricate ha scoperto che con quella acconciatura non l’avrebbero fatto entrare in classe”.
Addirittura un attrezzista Rai, al termine dell’intervista, fa una battuta che il giornalista riporta:
“Quella donna e tutta la sua famiglia hanno uno strano superpotere: mi basta guardarli per sentirmi inadeguato”.
Forse è per questo che Milly è perfetta come cerimoniera di Miss Italia, ma è al tempo stesso la negazione del suo successo Auditel. Lei appartiene fino in fondo alla vecchia scuola, delle professioniste che non esprimono le loro emozioni. E forse sono più vere di tante altre che le ostentano, per quanto lo sfacciato pubblico odierno le percepisca come più algide.
Qualcuno chieda, agli addetti ai lavori, come si lavora con altri conduttori apparentemente solari e paciocconi del piccolo schermo: di certo i pareri non saranno lusinghieri come quelli verso Milly.