I Cesaroni raddoppiano stasera contro I Migliori Anni. Settembre spreme le corazzate?
Wake me up when september ends: è il titolo di una canzone dei Green Day che dovrebbe far da monito ai dirigenti televisivi. I Cesaroni 3, a febbraio 2009, arrivava a picchi di 7 milioni e a sfiorare il 30% di share. Ieri sera, pur vincendo la serata e partendo dopo la lunghissima finale di
Wake me up when september ends: è il titolo di una canzone dei Green Day che dovrebbe far da monito ai dirigenti televisivi. I Cesaroni 3, a febbraio 2009, arrivava a picchi di 7 milioni e a sfiorare il 30% di share. Ieri sera, pur vincendo la serata e partendo dopo la lunghissima finale di Velone, ha riportato ‘appena’ 4.760.000 telespettatori, share 22,23%.
A quanto pare, la soluzione all’americana di un solo episodio di 70 minuti (che avrebbe snellito il prime time e prolungato per più settimane l’indotto del marchio) non si è rivelata delle migliori, anche perché Canale 5 continua ad avere una seconda serata non competitiva contro un prime time allungato Rai (non a caso Chiambretti Night si è defilato dal venerdì sera).
Per questo, Mediaset ha pensato bene di arginare il debutto – a rischio sforo – de I Migliori Anni su RaiUno con due episodi da 70 minuti dei Cesaroni. Matrix inizierà, di conseguenza, tardissimo (a mezzanotte e venti).
Come si può pensare che il pubblico televisivo resti sintonizzato su una fiction per ben tre ore, sopravvivendo a una miriade di spot pubblicitari? A rimetterci è solo una fiction di successo come I Cesaroni, costretta a scontare una collocazione ballerina e, da stasera, “provante” per qualsiasi aficionado.
Morale dei palinsesti? Settembre è un mese pericoloso, in cui le corazzate si montano la testa e – a forza di controprogrammazioni spietate – ci rimettono le penne. Basti pensare a Ti lascio una canzone, show che una volta superava i 6 milioni col 30% di share e l’altra sera si è dovuto accontentare del 18.73% e di soli 4,3 milioni.
Bisognerebbe imparare dai saggi Maria De Filippi, che Unan1mous a parte ha sempre aspettato la ripresa dell’anno scolastico, e Paolo Bonolis (mai in prima serata prima di ottobre). I veri fuoriclasse sanno temporeggiare prima di gettarsi in sfide al massacro, anche perché in pieno inverno o in primavera il pubblico televisivo è meno instabile…