Preferisco il Paradiso: Gigi Proietti è San Filippo Neri, stasera e domani su Raiuno

Sarà Gigi Proietti a dare il volto a San Filippo Neri, protagonista del film tv in due puntate “Preferisco il Paradiso”, che Raiuno trasmetterà stasera e domani alle 21:10. Prodotto da Lux Vide e Rai Fiction, il film ha il soggetto di Giorgio Mariuzzo (“Enrico Mattei”), che ha anche scritto la sceneggiatura con Monica Zapelli, Mario Ruggeri ed il regista Giacomo Campiotti.

La storia parte da quando Filippo va a Roma per chiedere ad Ignazio di Loyola di poter partire in missione. Prima di quest’incontro, però, Filippo conoscerà i ragazzi per le strade di Roma, giovani lasciati allo sbando ed a volte sfruttati dai potenti. E il caso di Alessandro (Adriano Braidotti), vittima degli ordini dello zio, il Cardinal Capurso (Roberto Citran).

Proprio Carpurso è artefice dei soprusi di Galiotto (Toni Mazzara), sarto costretto a subire delle violenze da Alessandro. Intervenendo, Filippo diventerà amico di Galiotto nonchè precettore dei figli Michele ed Ippolita (Francesca Chillemi). Filippo si mostra subito un personaggio fuori dagli schemi, ed i suoi metodi di insegnamento lo portano a conoscere molti altri ragazzi che vivono alla giornata, come Mezzapagnotta (Josafat Vagni) e Pierotto (Niccolò Senni).

Attraverso loro, Filippo capisce che il suo posto è lì, tra i ragazzi, per educarli ed insegnarli la retta via. Molte le difficoltà che inconterà: non solo la diffidenza dei giovani, che gli tireranno qualche scherzo, ma anche quella di Galiotto, che preferisce stare lontano dall’idea del sacerdote.

E se da una parte ci sarà Camillo (Jesus Emiliano Coltorti), principe interessato ad entrare a far parte del gruppo di Filippo, dall’altra il Cardinale ed Alessandro cercheranno di ostacolarlo in diversi modi, che però non toglieranno l’ottimismo al sacerdote. Azzeccata, quindi, la scelta di un attore comico come Proietti, che saprà dare al personaggio di Filippo la giusta dose di ironica ma anche, quando necessario, di drammaticità.

“Preferisco il Paradiso” è, tra l’altro, la risposta che Filippo Neri disse quando gli fu chiesto di diventare Cardinale. I giovani sono stati sempre al centro della sua opera, tant’è che nel 1575 l’Oratorio da lui voluto divenne una vera e propria congregazione, grazie a Papa Gregorio XIII. Morto in quell’anno, fu proclamato Santo nel 1622.