La Cbs pensa ad un’altra sit-com tratta da Twitter. Ma 0*! My Dad Says ci riporta negli anni Novanta
Un’altra sit-com tratta da una pagina Twitter? La Cbs ci sta pensando. Dopo il buon esordio di “0*! My Dad Says”, tratta, appunto, da un profilo del social network in cui l’autore scrive tutte le sfuriate del padre, potrebbe arrivare “Shh… Don’t Tell Steve”.Tratto dall’omonimo profilo, la serie, prodotta da Ashton Kutcher, racconterebbe di tale
Un’altra sit-com tratta da una pagina Twitter? La Cbs ci sta pensando. Dopo il buon esordio di “0*! My Dad Says”, tratta, appunto, da un profilo del social network in cui l’autore scrive tutte le sfuriate del padre, potrebbe arrivare “Shh… Don’t Tell Steve”.
Tratto dall’omonimo profilo, la serie, prodotta da Ashton Kutcher, racconterebbe di tale Steve, improbabile personaggio le cui avventure vengono narrate, a sua insaputa, dal compagno di stanza. Un progetto che, se andasse in porto, potrebbe portare alla Cbs una serata “Twitter comedy”.
Eppure, a proposito di “0*! My Dad Says”, la sensazione è che si sia tornati alla sit-com a risata garantita (almeno quella registrata) delle serie degli anni Novanta. Insomma, da una delle invenzioni degli anni Duemila, forse, ci si sarebbe aspettati una comicità un po’ più moderna, alla quale ci hanno abituato serie come “How I Met Your Mother”, “The Big Bang Theory” e “Modern Family”.
La sit-com è divertente, sia chiaro: la relazione tra Henry (Jonathan Sadowski), giornalista disoccupato che torna a casa del padre scorbutico, Ed (William Shatner), promette una serie di situazioni esilaranti, che punteranno tutto sulle battute ciniche e spassone proprio di Ed, che ricalca quei personaggi secondari proprio delle sit-com di qualche anno fa, cattivi ma adorabili, unico motivo per cui non ci perdevamo neanche una puntata. Insomma, è come se in “Will & Grace” (i cui creatori sono dietro proprio a questo nuovo show), la protagonista fosse stata Karen.
Forse “0*! My Dad Says” dovrebbe osare di più, staccandosi dal classico schema del genere a cui appartiene e puntare in alto, esplorando nuove zone che nel panorama televisivo di oggi sono ancora scoperte. Solo allora potremo dire che Twitter ha contribuito a portare qualcosa di nuovo in tv.