Home Antonella Clerici “Le fiction di Gabriel Garko dalla parte del pubblico” secondo Teodosio Losito. Ma la Clerici vinse nel 2008

“Le fiction di Gabriel Garko dalla parte del pubblico” secondo Teodosio Losito. Ma la Clerici vinse nel 2008

UPDATE: I lettori mi fanno notare un passaggio che mi era passato inosservato, a proposito del legame speciale tra lo sceneggiatore e il produttore dei teleromanzi di Canale5: “Sì, siamo un duo anche nella vita: non ci siamo mai nascosti, siamo felici alla faccia degli invidiosi. Senza di lui non sarei esistito. Scherzando qualcuno diceva:

pubblicato 29 Settembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 12:23


    UPDATE: I lettori mi fanno notare un passaggio che mi era passato inosservato, a proposito del legame speciale tra lo sceneggiatore e il produttore dei teleromanzi di Canale5:

    “Sì, siamo un duo anche nella vita: non ci siamo mai nascosti, siamo felici alla faccia degli invidiosi. Senza di lui non sarei esistito. Scherzando qualcuno diceva: ‘Losito è un genio’. No, noi siamo un genio. Io e Alberto siamo una persona sola”.

Il sottoscritto è stato il primo, in tempi non sospetti, a scagliarsi ferocemente contro le fiction Janus, ora misteriosamente targate Ares Film. Ora, però, si sta verificando un fenomeno molto singolare. Le critiche più o meno legittime ai prodotti in questione li hanno trasformati in veri e propri casi televisivi, un po’ come i reality dei primi anni 2000.

Grazie agli alti numeri non trascurabili, sono diventati prodotti da rivalutazione postuma, frisbee mediatici, fiction-evento degne del paginone di Repubblica. Non a caso, è Silvia Fumarola a intervistare l’eminenza grigia (c’è chi pensava a un ghost writer in incognito) di tutti i titoli che vedono protagonista Gabriel Garko, compreso il Caldo Criminale di questa sera. E’ Teodosio Losito, 45enne, ragioniere, ex muratore, ex ortolano, ex modello, con qualche particina d’attore all’attivo, nato da una famiglia di pugliesi emigrati a Milano.

Con il produttore Alberto Tarallo è nata una collaborazione indissolubile, a cui si devono serie da record di ascolti – ma ribattezzate trash – come L’onore e il rispetto, Mogli a pezzi e lo stesso Peccato e la Vergogna. Per la prima volta Losito esce allo scoperto dichiarando la sua verità e rispondendo alle mille polemiche:

Il Peccato e la Vergogna contro I promessi sposi - 1 settembre
Il Peccato e la Vergogna contro I promessi sposi - 1 settembre
Il Peccato e la Vergogna contro I promessi sposi - 1 settembre
Il Peccato e la Vergogna contro I promessi sposi - 1 settembre

Il Peccato e la Vergogna contro I promessi sposi - 1 settembre

“Io e Tarallo siamo una persona sola. Lavoriamo insieme, pensiamo i titoli delle fiction e li difendiamo sino alla fine, anche con Canale 5. Crediamo in quello che facciamo. Se trash significa stare dalla parte del pubblico allora sono trash. Non sono snob, io voglio sempre essere aggiornato sulla casalinga di Voghera, a differenza dei critici che la vorrebbero vedere morta. Ora si è emancipata: non è così volgarotta, si depila, va dall’estetista, legge. Ma questo i critici non lo sanno”.

Un po’ fotoromanzo televisivo, un po’ mélo, con atmosfere a volte alla Hitchock (specie nel caso di Caldo Criminale, dichiara Losito): è questa la ricetta della popolarità del nuovo immaginario seriale italiano. Lo stesso Garko, intervistato da Sorrisi e Canzoni Tv, ha commentato:

“Non mi aspettavo tutto questo successo del Peccato e la Vergogna. Le persone hanno apprezzato l’interpretazione. Il primo compito dello spettacolo è coinvolgere il pubblico, farlo divertire, farlo appassionare, farlo piangere, emozionarlo e questa fiction aveva tutti gli ingredienti giusti per raggiungere lo scopo. Che poi sono gli stessi che cerco in un copione, per decidere se interpretarlo”.

Intanto, Donatella Aragozzini su Libero è stata l’unica a ricordare che non tutte le ciambelle di Garko escono col buco, citando il basso riscontro de Il sangue e la rosa nel 2008. E ci rifacciamo a lei per ripescare qualche dato.

Quella tremenda serie in costume, infatti, fu strabattuta dal debutto di Tutti pazzi per la tele 1: nonostante Garko giocasse di anticipo anche allora, la penultima puntata riportò appena il 17.59% (4145mila spettatori) e l’ultima, la settimana successiva, il 18.24% (contro il 20.39% della Clerici). La media in valore assoluti di quella fiction fu di 4.500.000 spettatori.

Titolammo ai tempi: più che un kolossal, un colossale pasticcio: Garko per sua stessa ammissione era in enorme difficoltà con l’accento romanesco…

Ma ora che l’Auditel è dalla sua, il re della fiction è sempre più nudo…

Antonella Clerici