Home X Factor X Factor 4 – Gli Effetto Doppler a TvBlog: “Elio è un buon venditore dei suoi prodotti mentre Ruggeri usava il cuore”

X Factor 4 – Gli Effetto Doppler a TvBlog: “Elio è un buon venditore dei suoi prodotti mentre Ruggeri usava il cuore”

A meno di 24 ore dalla quinta puntata di X Factor diamo la parola agli ultimi eliminati. Ad abbandonare la quarta edizione di X Factor la settimana scorsa è stato ancora una volta un componente della categoria di Enrico Ruggeri. Allo scontro finale sono usciti sconfitti gli Effetto Doppler, già al ballottaggio anche la settimana

di Hit
pubblicato 4 Ottobre 2010 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:11


A meno di 24 ore dalla quinta puntata di X Factor diamo la parola agli ultimi eliminati. Ad abbandonare la quarta edizione di X Factor la settimana scorsa è stato ancora una volta un componente della categoria di Enrico Ruggeri. Allo scontro finale sono usciti sconfitti gli Effetto Doppler, già al ballottaggio anche la settimana precedente. Con loro, tramite la voce di Enrico Bergamo, ripercorriamo le fasi saliente di queste settimane nel talent di Rai2 ricordando gli episodi più divertenti vissuti nel loft, dei rapporti instaurati con gli altri colleghi ma anche delle diverse tattiche usate dai vari giudici.

Avete già smaltito la rabbia per essere stati eliminati dal programma?

“La rabbia non c’è mai stata. C’è la delusione, il dispiacere di abbandonare un palcoscenico così importante e degli artisti che ormai sono diventati amici. Dispiace poi abbandonare la musica, che era la magia che circondava tutto. E’ un dispiacere che però sta passando ma ovviamente la mattina quando ci svegliamo pensiamo a cosa stanno facendo i nostri amici là dentro. Il peggio diciamo che è passato..”

Proprio sul considerare gli altri concorrenti anche amici c’è stata una lite nelle scorse settimane. Vi considerate davvero amici?

“Soltanto Nevruz alzò quel polverone. Diciamo che noi, con tutti gli altri, eravamo d’accordo sull’usare la parola amicizia con molto piacere, credendoci. Ovviamente ho sempre specificato che quell’amicizia va contestualizzata in quel loft perché diventa un micro mondo senza scappatoie. I rapporti che si instaurano sono più accentuati che nella vita normale, quindi la parola amicizia non è che soltanto l’affetto per le persone con le quali condividi 24 ore su 24 tante cose. “

Dopo l’eliminazione avete mantenuto i rapporti con il vostro giudice Enrico Ruggeri?

Dopo l’eliminazione avete mantenuto i rapporti con il vostro giudice Enrico Ruggeri?

“Con Enrico e il vocal coach ci sentiamo e siamo rimasti in contatto. Ogni tanto ci mandiamo dei messaggi d’in bocca al lupo o per farci salutare gli altri ancora dentro. Siamo rimasti in buon rapporti.”

Che rapporto siete riusciti ad instaurare con lui?

“Con Enrico prima del rapporto professionale si è instaurata subito una amicizia umana molta intensa. Prima di esser giudice è diventato un amico, levandosi ogni muro d’artista. Ci consigliava sotto il livello umano. E’ stato importante perché , come spero si sia notato, nella categoria gruppi ha creato una amalgama molto importante tra noi. Lui è il giudice più disponibile a livello umano, perché quando entrava nel loft salutava e abbracciava tutti. Gli altri giudici entravano e spesso non li vedevamo nemmeno. Enrico è un gran signore, così come Fabrizio il vocal coach.”

Se foste stati nella squadra di Elio sareste andati più avanti?

“Sicuramente Elio è un buon venditore dei suoi prodotti, come si può vedere in questa edizione. Basta vedere come sono andate le 4 puntate. Lui sa benissimo giocare sul pubblicizzare al meglio i suoi cantanti anche quando in determinati contesti ci sono state lacune. Non so dire se saremmo andati più avanti ma sicuramente avrebbe usato con noi una strategia più agguerrita rispetto a Enrico. Io comunque sono contento di aver avuto un giudice come Ruggeri, una persona obiettiva che dice sempre quello che pensa con sincerità.”

I Borghi Bros la settimana scorsa dichiaravano che Enrico Ruggeri sta adottando una tattica non vincente. Siete d’accordo?

“Bisogna analizzare caso per caso. Con i Kymera la tattica è vincente perché li ha indirizzati sul loro genere e sul loro mondo, facendoli esibire alla grande. I Borghi Bros hanno ragione nel dire che spesso non gli è stato fatto cantare il genere che loro solitamente fanno. Con loro però si cercava di far togliere dalla testa del telespettatore che fossero erroneamente solo dei piacioni . Cercava quindi di mettergli un velo di serietà con determinate canzoni più importanti. Hanno ragione nel dire che non hanno saputo esprimersi al meglio.”

Quale tattica ha usato invece nei vostri confronti?

“E’ stato un percorso altalenante. Siamo partiti con un pezzo che ci andava benissimo perché esaltava le nostre caratteristiche poi però ci siamo forse persi in brani troppo alti di livello, come “Don’t stop me now”. Noi amiamo quel pezzo ma cantare una canzone più pop rock sarebbe stata forse la nostra strada giusta. Enrico però più che usare tattiche va con il cuore, cercando di metterci alla prova e tirar fuori il nostro meglio. “

Passando alla vita nel loft, quali saranno i momenti più divertenti da ricordare?

“Ci sono stati vari momenti divertenti come le serate discoteca nella sala prove dove all’una o due di notte attaccavamo il computer con le casse a tutto volume facendo un bordello infernale e facendo così arrabbiare anche il nostro grande custode del loft. Ricordo con piacere anche le serate in cui guardavamo due o tre film di seguito bevendo tisane. Ci sono stati tanti bei momenti perché appena potevamo scherzavamo e ridevamo tutti insieme.”

Quanta gelosia c’era, in verità, fra voi?

“Assolutamente nessuna. Noi eravamo un gruppo vocale, quindi non potevamo esser gelosi di una altra categoria. Noi cantiamo un genere totalmente diverso dagli altri. C’era stima per chi ci piaceva e curiosità verso chi non conoscevamo come mondo musicale. Nevruz è di un mondo che non ci appartiene ma eravamo curiosi di conoscerlo. Ora, se è vero che vuol rappresentare questo mondo anche fuori, aspettiamo di sentire il suo cd.”

Vivendo i meccanismi del programma dall’interno, quale è secondo voi l’X Factor che permette di vincere?

“La visione dell’X Factor può cambiare da artista a artista. Per noi l’ X Factor è quello che ti permette di riuscire ad arrivare alle altre persone, cantando e emozionandoti. Quando non fai ascoltare solo una canzone ma trasmetti anche una emozione, creando un sentimento. L’X Factor non è una voce o un modo di cantare, è arrivare alla gente. Noi, con molta umiltà, vogliamo crescere sotto questo aspetto ma, visti anche i pareri post eliminazione, abbiamo dimostrato di esser arrivati a tanta gente. Cercheremo di continuare a farlo ,soprattutto nei live.”

Esistono concorrenti di Serie A e concorrenti di Serie B?

“Ti posso dire che sicuramente si vedeva una disparità di trattamento a livello televisivo. E’ innegabile che quando la televisione nota un personaggio che si distingue per il look o modo di fare, chiaramente cerca di valorizzarlo mettendolo in video il più possibile. Detto questo non voglio far discriminazioni ma quando siamo entrati sapendo che era un programma televisivo, sapevo che questo sarebbe potuto avvenire. Siamo stati troppo normali, ragazzi semplici con le facce pulite che non volevano apparire eccentrici ma solo cantare.”

Chi vorreste come prossimo eliminato?

“Noi ora teniamo a tutti e non vorremmo dare dei nomi però forse al prossimo giro potrebbero abbandonare Ruggero o Manuela. Lui ha dimostrato delle lacune, anche dovute ai pezzi assegnati. Lei ,nonostante sia una ragazza con una tecnica formidabile, l’ultima volta non ha fatto il pezzo al meglio e arriva al pubblico come un po’ fredda. “

Un coro quasi unanime vorrebbe Davide già candidato alla vittoria finale. Siete d’accordo?

“Noi crediamo che debba arrivare in finale Davide ma con lui anche i Kymera. Gli Vogliamo molto bene e crediamo in loro come artisti.”

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