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La Tv che c’era – Telefono Giallo

Era il 29 settembre del 1987, quando alle ore 20:30 sulla terza rete della Rai, in cui da poco siedeva Angelo Guglielmi quale nuovo direttore, partiva “Telefono giallo”, un programma che sembra legarsi moltissimo all’attualità televisiva di questi giorni popolata da talk show sul tragico caso di Sarah Scazzi. Cos’era “Telefono giallo”? Era un programma

di Hit
pubblicato 24 Ottobre 2010 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:11


Era il 29 settembre del 1987, quando alle ore 20:30 sulla terza rete della Rai, in cui da poco siedeva Angelo Guglielmi quale nuovo direttore, partiva “Telefono giallo”, un programma che sembra legarsi moltissimo all’attualità televisiva di questi giorni popolata da talk show sul tragico caso di Sarah Scazzi. Cos’era “Telefono giallo”? Era un programma in diretta, condotto da Corrado Augias, in cui veniva presentato un tragico caso di cronaca nera e non solo, ancora avvolto dal mistero, raccontato attraverso una ricostruzione filmata fatta da attori a cui seguiva poi una seconda parte con un dibattito in studio in cui persone in qualche modo legate alla vicenda che si stava raccontando, portavano altri elementi per una eventuale soluzione del cosidetto “giallo”.

Il conduttore per raccontare meglio visivamente la situazione si avvaleva inoltre di plastici e disegni che rappresentavano la scena del delitto. L’elemento centrale della trasmissione, che ricordiamo trasmessa in diretta, era appunto il telefono, con cui i telespettatori che avevano da offrire elementi ed eventuali testimonianze sul caso trattato, potevano intervenire direttamente. Per fare capire meglio ai nostri lettori di cosa stiamo parlando, dopo il continua troverete un video di una celebre puntata della trasmissione in questione e precisamente del 1992, in cui veniva presentato il caso di “Gisella Orrù”. Un caso che già dal titolo ha alcune analogie con quello di cui si parla molto in questi giorni, era chiamato “Il giallo del pozzo”.

Raccontiamo brevemente quel fatto di cronaca nera: Gisella, una ragazza di 16 anni di Carbonia, fu ritrovata uccisa in fondo ad un pozzo il 7 luglio del 1989, dopo che era scomparsa da casa da 10 giorni . Per questo omicidio fu condannato a 30 anni di reclusione Licurgo Floris, che si è sempre dichiarato innocente e che si suicidò nel 2007 in carcere e a 24 anni il suo amico/nemico e grande accusatore Salvatore Pirosu. Anche vent’anni fa alcuni si chiedevano se era legittimo che un programma televisivo si occupasse in questo modo di casi giudiziari, ecco cosa rispondeva nel ’92 a Giovanna Grassi del Corriere della sera il conduttore di Telefono giallo Corrado Augias alla domanda su come mai in tv impazzano i giornalisti detective :

“Il romanziere inglese E. M. Forster ha scritto: “La suspense e’ uno dei pochi strumenti letterari che ancora funzionino”. La suspense di una inchiesta, il lavoro di un detective mascherano un mezzo per conoscere l’ Italia di oggi. Fermo restando che “Telefono giallo”, o altre trasmissioni simili, non potranno mai sostituire nemmeno parzialmente una vera indagine giudiziaria”

Ed ancora alla domanda allo scrittore Augias su come mai il conduttore di Telefono giallo usasse la TV per indagare e fare spettacolo, avendo a disposizione la letteratura per raccontare queste storie, rispondeva :

“Perche’ la televisione e’ il mezzo piu’ adatto e potente”

Ed ecco il video di quella puntata di “Telefono giallo” dedicata al caso di Gisella Orrù :

Rai 3