Home Domenica Live Domenica Cinque, tra il ‘ricatto’ Scazzi e Mengoni (che gioca con l’ambiguità sessuale e il rosario)

Domenica Cinque, tra il ‘ricatto’ Scazzi e Mengoni (che gioca con l’ambiguità sessuale e il rosario)

UPDATE: Sono tornati i dibattiti che generano forti conflitti sull’omosessualità, viste la presenza di posizioni totalmente divergenti sul tema (dopo il sindaco tacciato di omofobia, ci mancava il coordinatore della Militia Christi). Dopo tante puntate di qualità, salvo poi il caso Scazzi a tutto campo, la d’Urso ha nuovamente ceduto, domenica 31 ottobre 2010, al

pubblicato 31 Ottobre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 11:30


    UPDATE: Sono tornati i dibattiti che generano forti conflitti sull’omosessualità, viste la presenza di posizioni totalmente divergenti sul tema (dopo il sindaco tacciato di omofobia, ci mancava il coordinatore della Militia Christi). Dopo tante puntate di qualità, salvo poi il caso Scazzi a tutto campo, la d’Urso ha nuovamente ceduto, domenica 31 ottobre 2010, al trash.

    Domenica Cinque – omosessualità
    Domenica Cinque - omosessualità
    Domenica Cinque - omosessualità
    omosessualitÃ
    Domenica Cinque - omosessualità

Barbara è stata anche oggi maestra di astuto sfruttamento dell’ospite a scopi scandalistici. Prima invita Claudio Scazzi, con l’alibi di ferro di dare visibilità al canile che avrebbe voluto la piccola Sarah, elevata a paladina degli animali (ora ci chiedono soldi persino per sovvenzionare il brand Avetrana).

Peccato che, un minuto dopo, lo incalzi sui rapporti privati con la sorella, meritandosi un suo doveroso rimbrotto contro lo sciacallaggio dei giornalisti. Qualcuno gli avrà insegnato a dire, però, che fanno sempre più schifo gli altri e non quelli che ti ospitano, perché poi subito il ragazzo tenta (o è costretto?) a fare un distinguo tra questa trasmissione e le altre.

Il fratello della Scazzi si è lamentato di un vero e proprio ricatto, con cui le televisioni hanno sfruttato l’iniziale apertura ai media della sua famiglia come merce di scambio per calpestarne la privacy. La d’Urso gli ha fatto credere di rispettarne l’opinione, salvo poi scagliargli contro i suoi opinionisti perché si è sottratto alle confidenze esclusive. Da una parte, lei aveva annunciato la sua presenza come quella di un superospite a tutti gli effetti, dall’altra il ragazzo non è nuovo allo sgarbo in diretta.

Non che dall’altra parte Giletti sia meglio: dopo una parentesi autolegittimante, dedicata all’artista Milva, ha avuto l’esclusiva di una lettera della sorella Valentina. L’Arena è diventata, dunque, l’ambasciator che non porta pena vista la precisazione del conduttore: qui non si sta facendo morbosità o strumentalizzazione come si legge o si vede in giro. Vai a capire chi lo sta sfruttando questo caso… ci manca solo che il criminale sia Chi l’ha visto?.

Marco Mengoni dalla d\’Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque

Poi, come la d’Urso riesce a passare dalla sigla del sabato sera alla scena del delitto, dal sorriso allo sguardo contrito, nel giro di un nanosecondo, la star da centralini intasati Marco Mengoni non fa meno danni. Arriva, si infervora fintamente per la conduttrice di turno (dagli una primadonna e diventerà il suo toy boy) per poi accostare nella stessa intervista due facce della sua ‘mattità’: l’ambiguità sessuale e il rosario. Il tutto senza un minimo di riflessione e profondità, per quanto – dalla sua – sia ‘vittima’ delle solite domande trite e ritrite:

“Mi piace il mistero, mi piace giocare sull’ambiguità sessuale. Io prendo esempio da tantissimi artisti che su questo hanno costruito carriere intere, partendo da David Bowie fino al nostro Renato Zero. Se uno viene giudicato perché si mette la matita sugli occhi è una cosa un po’ becera, ma che si faccia pure. Fabri Fibra vende copie facendo scalpore, ma a suo tempo ero un suo estimatore, anche se ora gli preferisco il fratello Nesli (…) Bacio quando c’è tempo, forse quella delle medie è stata la mia unica vera fidanzata, ma da baci a stampo (…) Metto il rosario a prescindere, perché me l’ha dato mia mamma, perché ha detto che mi protegge. Non so quanto sia vera ‘sta cosa, ma lo metto a prescindere. Tanto non fa male a nessuno”.

E’ pazzesco come la domenica pomeriggio riesca a ‘frullare’ una quantità enorme di massimi sistemi, affrontati con dichiarazioni quantomeno ‘leggere’ e superficiali. Nella fattispecie, vedere Domenica Cinque è come spararsi un mohito dal lattaio: ti fa sballare quando meno te l’aspetti.

Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque

Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
Marco Mengoni dalla d'Urso a Domenica Cinque
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