Sky lancia Babel, il canale dei migranti, scatta la polemica con Auditel
L’8 novembre per Sky sarà una giornata di grandi rinnovamenti. Oltre al lancio del nuovo canale dedicato alla fantascienza, AXN Sci-Fi e alla rimodulazione dei canali di intrattenimento, ci sarà anche il debutto di Babel, canale dedicato agli immigrati, o meglio ai “nuovi italiani”. Contenuti originali, trasmissioni di grande successo nei paesi d’origine dei migranti
L’8 novembre per Sky sarà una giornata di grandi rinnovamenti. Oltre al lancio del nuovo canale dedicato alla fantascienza, AXN Sci-Fi e alla rimodulazione dei canali di intrattenimento, ci sarà anche il debutto di Babel, canale dedicato agli immigrati, o meglio ai “nuovi italiani”.
Contenuti originali, trasmissioni di grande successo nei paesi d’origine dei migranti (in lingua originale con sottotitoli in italiano), una programmazione “verticale” con ogni giorno della settimana dedicato alle principale aree e paesi dell’Europa e del mondo da cui provengono i migranti residenti in Italia (il lunedì l’America Latina, il martedì la Romania, il mercoledì le Filippine, il giovedì l’Albania, il venerdì l’Africa e il sabato l’Ucraina). L’intenzione di Babel (canale 141) è quella di fornire una guida, utile anche gli italiani, all’integrazione e alle diversità culturali. Già attivo il sito web Babel.tv che si propone come piattaforma per raccogliere le idee, i contributi (anche video) che i nuovi italiani potranno offrire al canale televisivo.
Il lancio di questo nuovo progetto ha scatenato anche una fastidiosa polemica fra l’A.d. di Sky Italia, Tom Mockrigde, e la società Auditel. Mockrigde ha sostenuto che il sistema di rilevazione degli ascolti dovrebbe iniziare a tener conto dei 5 milioni di stranieri residenti in Italia, cosa al momento tecnicamente impossibile perché il campione di rilevazione è selezionato sulla base delle liste elettorali.
La replica di Walter Pancini, direttore generale di Auditel, è piuttosto piccata:
Sky non opera su Marte ma lavora con noi nel Comitato Tecnico. Sa quindi benissimo che il problema dell’inclusione degli stranieri nel campione che rileva la televisione non dipende da Auditel che, invece, si batte, da anni, per ottenere l’accesso alle liste anagrafiche per estrarre i nominativi, immigrati compresi.
Il problema è all’attenzione dell’Agcom che sta collaborando con noi per superarlo: attualmente, le normative vigenti ci consentono l’uso delle sole liste elettorali. E’ paradossale che un problema, comune a tutte le ricerche, portato avanti con forza da Auditel (e ripreso, ancora il 21 ottobre, dal suo Consiglio) venga usato da mister Mockridge per ‘attaccare’ proprio chi l’ha denunciato per primo. E’ stato il direttore di Auditel a informare il responsabile di Babel Tv della circostanza e non viceversa. Lealtà e chiarezza – conclude – impongono questa rettifica”